Quando si cerca originalità e bella scrittura, bisogna passare dalle tue storie, c'è poco da fare. Splendido e molto "Tixit" questo Fersen, e per Tixit intendo l'occhio di una autrice acuta, intelligente, di grande cultura, che sa privare i personaggi della patina dorata che bene o male tutti i buoni di una storia hanno cucita addosso, restituendoli al lettore in un racconto che sa di reale. Come spesso ho detto, la realtà è (anche, a volte spesso) gretta, maligna, sporca, non idilliaca... e chi si muove in tale contesto non può non essere condizionato dall'ambiente. A me piacciono tantissimo le tue analisi così profonde e attente, è sempre un piacere immenso leggerti. Grazie Tizi, un abbraccio
Rose

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Un altro pezzo scaturito dalla l tua mente geniale.
La contessa di Polignac esprime chiaramente come vivevano i nobili all'epoca e soprattutto quelli che ritenevano necessario essere alla Reggia.
Dura e cinica ma veritiera quando parla della figlia in fondo era la sorte che toccava a tutte le donne anche alle principesse reali ,dovevano concedersi e figliare ad uomini scelti dalle loro famiglie e l'età, l'aspetto, una reazione chimica non erano tenuti in conto quando si stipula vano alleanze.
Nel suo disincanto ecco che descrive Fersen per come deve essere stato. Un libertino che ha preso molto e dato quel poco che un'ingenua ha scambiato per molto.
Anche se alla fine è stato fedele come non mai ha tentato in tutti i modi di salvarli.
La chiosa finale é bellissima questo confronto con Oscar, donna c on le palle che lui mai avrebbe avuto.
Personaggi centrati pienamente e lettrice colpita e affondata piacevolmente nella lettura
Un abbraccio

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Bella bella bella!! Bellissima è impietosa, vera e disillusa questa immagine che ci restituisci della contessa di Polignac e attraverso lei, della figura del conte di Fersen, meno romantica e idealizzata del solito... amava la regina, ma era un libertino, e questo è un fatto certo... lui e la Polignac amanti? E perchè no? Facevano parte di quel mondo e in quel mondo si muovevano per i loro scopi. "Oscar era l'amico del cui giudizio si sarebbe vergognato" verissima questa frase, perchè Oscar il nostro Fersen lo idealizzava e lui era molto attento a non mostrasi per ciò che era.
E bello leggere di personaggi deversi ogni tanto, e tu qui hai puntato sulla contessa intrigante una luce interessantissima, spietata, ma verace.
Bravissima!!

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Ciao Tizit, dico subito di primo acchito che non avrei voluto leggere questa fic, insomma il nonsense e l'ooc non mi ispiravano, l'ho fatto solo perché scritta da te, le tue parodie non sono mai scontate o campate per aria, c'e'sempre celata una sostanziale verità di fondo.
Hai espresso bene le intemperanze e le astute mire della contessa, regina dell'intrigo e di come facilmente riesce a raggirare la regina vera e pure circuire il conte svedese che qui appare molto piu'disinibito e libertino del solito....... uno che gliela faceva sotto il naso alla povera Antonietta!
Effettivamente questa tua versione e'piu' realistica di quella romantica che conosciamo.
La parte finale sull' Oscar-pensiero e'quella che prediligo; l'amicizia e'sacra ed e'prima di tutto rispetto, e Oscar nulla ha a che vedere con quello stuolo di sciocche, svenevoli dame francesi che sembrano tutte pendere dalle labbra del beau Fersen; una donna scaltra come la Polignac non avrebbe potuto non capirlo ed in effetti,seppure a malincuore lo ammette.
La sincerita' finale della contessa ci riscatta po'dal personaggio odioso e impenitente che ci e'stato consegnato. Grazie a te e a presto su questi lidi!
(Recensione modificata il 21/03/2016 - 05:42 pm)

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Splendido ritratto di Fersen misto a confessioni e ammissioni della Polignac..Certo che nella realtà storica non può che essere stato così..noi abbiamo troppo "idealizzato" la figura romantica del conte di Fersen..anche se siamo state ben consapevoli della "stronzaggine" della Contessa, che comunque, tutto è, fuorchè stupida, come emerge dal tuo "ritratto"..Il rapporto tra Oscar e Fersen, per come lo vede lei,la Polignac, è autentico..lui non avrebbe mai potuto amarla..proprio perchè ci teneva troppo a lei, la rispettava troppo..Continua sempre a piacermi questa tua analisi delle varie figure dei personagi di VnB..spero che la continuerai ancora..Ciao!

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Uno sguardo disincantato e impietoso, quasi beffardo, su se stessa e sul conte di Fersen: è questo quello che ci offre questo tuo ritratto a tutto tondo della contessa di Polignac. Mi colpiscono due elementi di questa tua rivisitazione: il fatto che i due avrebbero avuto un incontro sessuale (insomma, un Fersen fedele alla sua fama storica di libertino, altro che innamorato devoto 😉!) e, soprattutto,le originali considerazioni sul rapporto tra lo Svedese e Oscar, la cui chiave di lettura non è per niente campata in aria, anzi... Sono ovviamente felice di questo ritorno (tra l'altro sono stata accontentata!), che conferma indiscutibilmente la tua capacità di sviscerare i personaggi di VnB tra realtà storica, anime, manga e fantasia... e spero che tu possa deliziarci ancora con i personaggi rimasti. Al prossimo, dunque!

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L'ipocrita e corrotta società del tempo emerge chiaramente dalle chiacchiere di una delle sue più alte esponenti: un obbrobbrio!! Povera regina, tradita dalle due persone più fidate!

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