Mi è piaciuta molto questa storia!
L'ho trovata romantica al punto giusto...
E' bello immaginarli insieme, felici e sposati, lontani dal caos di Londra, dalla follia che caratterizza le loro vite..
Quando John ha allungato la mano per stringere quella di Sherlock, il mio cuoricino ha cominciato a battere più forte.. sono perfetti insieme!!

Alla prossima storia! Bye!! :)

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Distanti dal resto del mondo, dal ghigno di Moriarty, dalla stupidità di Anderson, dall’ombra del crimine. Solo loro due e il loro amore, alle prese con la tenera cornice di un (secondo) viaggio di nozze, liberi di pensare anche alle cose più futili. O di gustarsi un piatto prelibato, come quello che hanno davanti. Ci regali la buffissima immagine di un consulting la cui icona, pretenziosa e quasi arrogante anche nel suo fascino, ha qui la dimensione più “casalinga” di un turista qualsiasi (“…la mezza scottatura che gli ha baciato il naso e le guance colorandoli di rosa, e la ridicola camicia a quadretti…”). Il sermone sulle aragoste, che Sh sciorina di fronte ad un John divertito, diventa il travestimento di tutto ciò che lui vorrebbe dire al suo compagno ma è troppo sociopatico per farlo. E’ come se gli parlasse d’amore attraverso un trattato di biologia marina. John, però, lo sa ed è felice. Storia, la tua, molto gradevole, garbata e solare come la primavera.

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Ciao!! 
Complimenti, immediata e romantica al punto giusto, mi piace la descrizione dei personaggi, anche se il vestiario di Sherlock decisamente  no, non si addice ma si sa, se lo dice John si fa XD 
Grazie! 

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