Recensioni per
Black Widow: Forever Red
di Sandra Prensky
Ho scoperto questa storia da poco e l'ho finita tutta d'un fiato! Finisce dritta nelle preferite! A presto! |
Sono in ritardo, ma ci sono! |
Wow...mio dio veramente non so cosa dire... |
Ciao Sandra, che bello poter leggere un nuovo capitolo così presto e, come sempre, non hai deluso le aspettative! |
Ciao Sandra!! |
Ciao! Ho iniziato a leggere questa long solo stamattina e l'ho completamente divorata! |
Ciao, volevo cominciare questa recensione dicendo che sto letteralmente divorando la tua storia e che quindi mi sembrava doveroso soffermarmi a commentarla qui (sia perché non ho modo di continuare a leggere per stasera, ma anche perché non vorrei perdermi dei dettagli importanti da commentare andando avanti con le vicende). |
Ciao Sandra, non puoi immaginare quanto sia contenta di leggere un nuovo capitolo della tua fantastica long. Non vedevo l'ora di poterla recensire di nuovo. |
Il monoblocco non è esattamente la migliore delle presentazioni, ma alla fine è ben scritta. |
Aspettavo con ansia questo capitolo per poter vedere come fosse cambiato il rapporto fra Natasha e Bucky dopo il lavaggio del cervello subito da quest'ultimo. Secondo me (come sempre dopotutto), le emozioni di Nat sono state descritte davvero bene. Credo infatti che se la persona più importante che hai, il tuo migliore amico -o nel loro caso qualcosa di più- dovesse da un momento all'altro fare di tutto per evitarti, l'unica cosa che puoi fare è tentare di capirne il motivo. Dal 'regalo' che Bucky fa alla rossa si capisce che la distanza che ha creato fra loro è stata fatta perché lui teme di poterla ferire. Una scena simile si può vedere in Civil War quando, parlando con Steve e Sam (e con il braccio saldamente bloccato sotto al morso di una pressa), il Soldato d'Inverno capisce cos'ha fatto e dice chiaramente che non era sua intenzione, ma che era ancora controllato (in quel caso da Zemo). |
Ciao Sandra, |
Prima di tutto devo assolutamente farti i complimenti per la scelta della canzone iniziale dato che gli Evanescence mi piacciono moltissimo e quindi era impossibile per me non conoscere Bring me to life. Soprattutto conoscendola si è capito subito il collegamento fra il testo e il rapporto fra Natasha e Bucky (non riesco a chiamarlo James... È più forte di me! ^^" ). |
Piccola premessa: un po' di tempo fa ho letto la tua one-shot "Ghosts" (che tra l'altro ho adorato) e quindi quando sono arrivata alla parte del capitolo in cui Nat viene colpita dal proiettile la mia reazione è stata del tipo "Non puoi morire così!" Poi la mia parte logica è giunta alla conclusione che forse -e sottolineo il forse- sarebbe complicato continuare la storia senza la protagonista principale, ma dopo aver letto Ghosts non ne sono più tanto sicura... Non mi resta che sperare... |
James Buchanan Barnes. Sospettavo che prima o poi il Soldato d'Inverno avrebbe fatto la sua comparsa, sapendo che il tuo personaggio preferito è la Vedova, era scontato che si sarebbe parlato anche di lui. Infatti (anche se dai film fanno capire che il primo incontro fra Bucky e Nat sia stato quello durante la missione a Odessa) conoscendo la storia della Vedova nei fumetti della Marvel è impossibile non sapere che i due si erano incontrati molto prima, appunto nella Stanza. |
Ciao Sandra, preparati perché questa recensione sarà abbastanza diversa da quelle a cui sei abituata. Devi sapere che se in una storia che mi piace compare un alone di mistero, io inizio a farmi film mentali a tutto spiano. Il mistero in questione sarebbe la ragazzina bionda dello scorso capitolo (lo so, sono in ritardo). Da quando hai detto che gli "indizi" si trovavano nella serie Agent Carter io ho dato il via alle ricerche e sull'identità della biondina ho qualche ipotesi. La cosa che più mi ha fatto pensare sono gli anni che avevi indicato all'inizio degli ultimi capitoli riguardanti il passato di Natasha, cioè il 1935 e il 1939. Nella serie della Marvel c'è un episodio in cui Dottie (la vedova nera) rivive il suo passato attraverso un flashback e l'anno indicato (se non ricordo male) dovrebbe essere il 1937 quindi come periodo sarebbe compreso fra i due anni da te citati. Invece la cosa che maggiormente 'legherebbe' la Stanza ai tempi di Natasha e negli anni di Dottie sarebbe un personaggio, apparentemente insignificante che troviamo insieme ad entrambe. Questo personaggio è una donna, più precisamente quella che troviamo in Avengers: Age of Ultron che compare nel flashback di Nat, quando quest'ultima è sotto l'influenza dei poteri di Scarlet Witch. Sembrerebbe un'addestratrice della Red Room come le altre se non fosse che, facendo qualche ricerca, ho scoperto che l'attrice che la interpretata è la stessa che interpreta la donna che appare nel flashback della vedova nera in Agent Carter che libera le ragazzine dalle manette ogni mattina. Conclusione? Natasha e Dottie hanno avuto la stessa addestratrice e anche se magari la bionda non sarà proprio Miss Underwood, penso che possa comunque essere una ragazza di quel periodo. |