Recensioni per
Ten things I know about you
di M4RT1

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Ok, ora ho voglia di piangere. Ma tipo... tanta.
E forse è perché sto ascoltando Joshua Radin (non so se lo conosci, fa canzoni tristissime), ma credo proprio che stavolta la musica c'entri ben poco. 

Perché Henry è morto e, francamente, è stato orribile vederlo nel telefilm e sarà orribile ogni volta che lo rivedrò, così come è orribile leggerlo nelle fanfiction. 
E il silenzio che riempie tutta la casa di Teddy - di Teddy e Henry - mi sembra di sentirmelo addosso anche io, così vuoto di calore e familiarità che preme sulle orecchie e fa male.
Fa male il silenzio e fa male leggere le parentesi, perché Henry quel silenzio l'avrebbe riempito di parole, di stupidaggini o frasi serie, di risate e domande e preoccupazioni e amore. Perché Henry era fastidioso e logorroico e testardo e pedante, ma era il suo fastidioso, logorroico, testardo e pedante marito e trovarsi senza di lui, trovarsi in una casa che non sa più di lui... è doloroso da morire e penso che quelle parentesi lo esprimano benissimo (l'ultima è semplicemente perfetta e li rappresenta benissimo).
Fa male vedere Teddy che all'inizio esplora la casa, quasi come un'estranea che la vede per la prima volta - ed è innaturalmente vuota e silenziosa, quindi in un certo senso è come se davvero non fosse la sua casa - e fa ancora più male immaginarsela lì in mezzo al salotto, testarda e irremovibile nel voler capire cosa ci sia di sbagliato intorno a lei, con la stessa sofferenza ostinata con cui nel telefilm chiedeva a Cristina di ripeterle ancora e ancora come si era svolto l'intervento di Henry.
E' un'immagine dolorosa ma estremamente bella nella sua tristezza, mi è piaciuta davvero tanto: 
"Così continui a guardarti intorno, immobile, mentre il nero cede il passo al grigio e la notte diventa alba. E tu sei sempre lì, ferma, le mani tra i capelli e gli occhi chiusi. E cerchi di capire dove sia il problema - perché c'è un problema, dev'esserci - e ti domandi se non sia tu, a essere diversa."

Mi sono venute in mente tutte le scene che hai ambientato in quel salotto e penso che anche Teddy le abbia rivissute una a una, immobile davanti al divano e poi ogni volta che ci passa davanti: Henry con il cucciolo di cane in grembo, o che studia pescando distrattamente da un sacchetto di noccioline, o che dorme come un bambino.
In queste shot hai riempito di vita quell'appartamento e poi l'hai svuotato... è una cosa crudele da fare! Ma ti è venuta davvero benissimo. 

Non so bene che altro aggiungere, a questo punto.
Mi piace come scrivi, mi piace l'idea dei punti e le idee intorno a cui costruisci ogni shot. Mi piace come rappresenti Teddy e Henry insieme e non vedo l'ora di leggere altro, perché nel loro dramma l'amore che li legava risulta così speciale e perfetto... insomma, non c'è niente da fare: per quanto io ami il fluff, l'angst è la cosa che rende più coinvolgente un amore e te lo fa sentire davvero (e la cosa non vale sono per questi due!)

Quindi alla prossima, spero di leggerti al più presto!
E grazie mille per la dedica, sei stata carinissima :)

Fra

PS: inutile dire che questa raccolta finisce nelle preferite, vero?
(Recensione modificata il 05/04/2016 - 05:44 pm)