Recensioni per
Father Lucifer (Aphrodite dei Pesci)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/16, ore 14:41
Cap. 4:

«E dalla bellezza, viene il desiderio e dal desiderio, la forza che muove il mondo.»
Forse hai fatto bene ad alzare il raiting. Forse. La frase che ti ho sottolineato ha fatto suonare tutta una serie di campanelli, nella mia testa, ché sì, è il desiderio la forza che fa muovere il mondo, e il desiderio nasce dalla bellezza. E ad Aphrodite si imputa una bellezza quasi femminea, no? E non è un caso che anche i militari americani, a Qannaq, lo scambino per una ragazzina, di primo acchitto. Questo è il campanello che ha iniziato a tintinnare. Ed è possibile. Probabile. Non lo so. Conoscendoti, direi di no. ma le sfumature dell'animo umano sono tali e tante che è come osservare il mondo attraverso un caleidoscopio.
Oppure il desiderio di cui parla Edmund è altro, magari più prosaico e relativo al compito di Aphrodite, ossia piantare quelle stramaledette rose nel ghiaccio, e farle crescere al freddo e al gelo (chiedi al Piccolo Principe, una campana di vetro e passa la paura!!), e io mi sono lasciata menare per il naso da te.
Chi può dirlo?
Io, in questo momento, no di certo.
I capitoli successivi sapranno sicuramente dirimere questo mio dilemma!

Recensore Veterano
20/05/16, ore 15:57
Cap. 1:

Così, entro in scivolata anche in questa storia dopo settimane di latitanza -non tanto per mancanza di tempo, quanto per 'mancanza' mia interiore per la lettura- perché sono troppo felice che qualcuno si sia preso il compito di scrivere di Aphrodite.
Ti ringrazio.
É un personaggio complesso, spesso prigioniero di facili osservazioni, tanto facili che si autocompiacciono al punto da non voler scalfire mai la patina della superficie. Sono lieta sia nelle tue mani, che anche se ho letto poco di te ancora, e mi sono ripressa di recuperare ogni tassello col tempo, amo già la poesia che da te traspare. Una poesia cruda, a volte ruvida, ma incredibilmente evocatrice. Non uscirà nulla già detto.
Ed il nome...tu dici che é stato un 'capriccio', a me ha aperto un mondo di rimandi.
A presto, più presto che potrò!

Recensore Master
17/05/16, ore 18:14
Cap. 3:

Che bello trovare un aggiornamento di questa storia proprio oggi che me ne sto spiaggiata sul letto con dei crampi improbabili. Grazie per avermi fatto compagnia per una mezzoretta al freddo e al gelo.
Qaannaaq, la città palindroma, deve apparire un po' come il paesello del presepe al povero Christopher. Ritorna la casupola di un'unica stanza da condividere col maestro, ma se a Mask è andata bene, ché la casa di Petre almeno era al caldo, in Sicilia, e se Asura rischiava di ritrovarsi al massimo Sole e Luna appena svegliate con la camicia di Leo­s addosso (una camicia in due, sia chiaro), il povero Christopher rischia grosso già da subito, in quella casetta rossa che macchia la neve: sicuri sicuri che Edmund non gli abbia messo qualche goccia d'arsenico nel porridge?
Così, tanto per augurargli il benvenuto...

Recensore Master
27/04/16, ore 10:01
Cap. 2:

Follia?
Naaa, sono le tue idee a creare questo mondo, sicché se loro presumono qualcosa, allora questo qualcosa è esistito, si è verificato. Con buona pace di tutto e tutti. Non si dice forse, la fantasia al potere? Ecco.

Io oggi sto crepando di freddo, coi brividi e tutto, ma nemmeno il gatto sulle ginocchia che ronfa a tutta potenza è riuscito ad alleviare il freddo assurdo che sei riuscita a trasmettermi dalle prime righe, con quella tavoletta di cioccolato durissimo e quelle mandorle simili a sassi.

Mi piace la famiglia cosmopolita che hai creato per Aphrodite/Christopher. Dove si nasce è poco più che un accidente aristotelico, e mi piace vedere radici differenti mischiate tra loro. Un innesto, una talea, parlando di fiori, cosa che vien da sé, se si tira in ballo Aphrodite dei Pesci.

Ho apprezzato moltissimo la fatalità della scelta di Christopher. Ché è vero: possiamo dire tranquillamente di no, ma è una pietosa bugia, perché dentro di noi sappiamo che no, non si può dire di no. Si deve dire di sì. Ce lo sussurra il sangue. O il sesto senso, fai tu.

E adesso mi siedo qui, ad aspettare che il maestro di Aphrodite faccia la sua entrata in scena. Oddio, per essere entrato è già entrato, a bordo della slitta, coi capelli rossi e i baffi a manubrio. Una versione irlandese di Lemmy buonanima. Ma voglio vederlo in azione, per quanto i maestri da te descritti non gonfiano di calci e pugni i propri allievi; sono più pericolosi, ché li spingono a vedere ciò che è realmente importante, quello che, altrimenti, passerebbe in secondo piano.
E poi voglio vedere dove caspita le trova le rose in quello sputazzo di cittadina immersa nei ghiacci, ecco!

P.S. avrei detto, dopo Petre e Leoš, che anche Christopher avrebbe avuto un maestro proveniente dal cuore dell'Europa Orientale. Tuttavia, i capelli rossi e gli occhi verdissimi mi spiazzano e mi fanno pensare ad un iralndese (sono prevedibile, lo so). Vedremo...

Recensore Master
23/04/16, ore 18:40
Cap. 1:

/disco rotto mode on

Noncicredononcicredononcicredononcicredo! (ad libitum)
L'hai fatto!
Hai dedicato una storia anche ad Aphrodite.
Graziegraziegrazie! (ad libitum)
Sapevo che le lunghe ciglia dello svedesone ti avrebbero fatto scattare qualcosa. Svedesone che SA che lassù, oltre la Tredicesima Casa non c'è Athena. Insomma, non si può scappare. Che sia per colpa delle rose? Non lo so. Christopehr sarà anche un capriccio, ma tutto, in Aphrodite, è un concentrato di capriccio, no?
Grazie per avermi rallegrato un piovoso et uggioso sabato pomeriggio.
E io sto qui che gongolo come una scema, col sorriso largo quanto una fetta d'anguria.
La storia fila subito tra i preferiti.
Grazie ancora

/disco rotto mode off

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