Recensioni per
I love you, mummy
di Blue Eich

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/09/16, ore 23:45

Blue... questa shot è semplicemente stupenda !
Davvero e non esagero affatto con le parole: di solito si usa quest'aggettivo per una storia strappalacrime, piena di tradimenti, persone in fin di vita e chi più ne ha più ne metta! Ma questa storia ha qualcosa che una tragedia degna di Shonda Rhimes non potrà mai dare: la dolcezza.

Sai, è come se avessi aperto la porta dei ricordi o un piccolo scrigno che tenevo nascosto da qualche parte; mi hai fatto riassaporare ciò che sognavo da piccola: avere una famiglia, vivermela al cento per cento anche senza una persona al mio fianco; gustarmi il sapore di un piccolo esserino al quale badare e crescere - più o meno - con le stesse abitudini che a me tanto piacevano quand'ero piccina: un bicchiere di latte tiepido, una chiacchierata prima della nanna e qualche carezza sulla fronte.
Ero piccola e immaginavo il mondo dei balocchi, ma in realtà essere madre - a mio avviso - è una delle esperienze più belle che la vita possa offrire.
E questa mamma mi è entrata nel cuore insieme al suo bambino, ai loro ricordi e al tempo che hanno speso insieme e a quello che sta passando.
Lei che lo aspetta, ma che sa che in realtà dovrebbe lasciarlo andare per la sua strada.
Ma come si fa a non essere in pensiero per un cucciolo d'uomo di dieci anni? Sarò drogata di Nicholas Sparks - e probabilmente ti sembrerò uscita dal Mulino Bianco -, ma... 'na gioia ogni tanto ci vuole!
Grazie per avermi rallegrato la serata, davvero!

Per quali altri motivi ho ragione di dire che la tua shot è stupenda: hai uno stile già ben formato e il testo scorre che è una favola. Zero errori, nessuna virgola al posto sbagliato, né una frase che "suonasse male".
E poi... mi sono innamorata dell'immagine che precede la One Shot! *-*

Tutto questo per dirti che questa piccola perla finisce nelle ricordate di una ragazza che grazie a te è ritornata bambina, almeno per un po'.

Recensore Master
16/09/16, ore 13:49

Ma... è tutto così triste. Rossa, dannazione, vai a trovare tua madre! ç.ç Povera donna.
Okay, aspetta, devo riprendermi. Hai un dono pazzesco perché sei in grado di spaziare in tutte le emozioni umane, rappresentarle e renderle vive, forti. Era davvero sofferente alla fine della lettura e tra le parole sgorga proprio la nostalgia di questa madre. Sono profondamente colpita dal modo semplice in cui hai espresso il dolore che prova questa donna e il modo apatico con cui, sebbene si culli in un "ti voglio bene", vive la sua vita di tutti i giorni.
Ancora una volta, complimenti. Anche se questa volta sei stata vicina dal farmi piangere! :')
VenerediRimmel

Recensore Master
19/08/16, ore 22:39

Eccomi qua, per lo scambio di recensioni! :D
Devo dirti la verità, è da molto tempo che non seguo più i pokemon e mi sono persa un bel po' di personaggi lungo la via, ma ho letto questa storia come se fosse un'originale e posso dirti di averla apprezzata parecchio. :D
Ho trovato davvero bella questa tua storia, un vero ritratto di amore materno, bellissimo e a tratti malinconico.
Penso che debba essere davvero terribile, per una madre, sapere il proprio figlio lontano ed i ricordi, in certi momenti, tornano inevitabilmente a farsi sentire... Non è in alcun modo possibile dimenticare.
Del resto, anche se il figlio cresce, per una madre resta sempre il suo piccolo e credo che per nessuna donna debba essere semplice vivere sapendo che una parte di sè, ormai, è diventata abbastanza grande da farcela da sola.

Complimenti davvero, mi è piaciuta molto!;3

Recensore Veterano
08/05/16, ore 10:59

ah quell'immagine l'avevo vista anch'io! :3 solo che non ho vene poetiche o se ce le ho mi si sono chiuse, quindi non sarei riuscita a cavarci fuori niente. intanto mi presento, sono barbra e... non credo di averti mai recensito (preparati perché il le recensioni le scrivo malissimo) anche se ti ho vista in giro. è che non sono una fan delle shipping, le quali un po' mi hanno scocciato (ma non è colpa di nessuno). questa invece è una storia particolare, finalmente si parla di un tipo di amore diverso che non è meno dolce, anzi. mi stupisce che il pov delle mamme non sia mai preso in considerazione in questo fandom.
il lessico scelto è semplice e anche la sintassi e questo per i miei criteri è un punto in più, soprattutto in questo contesto. l'inica cosa, quando racconti di natale, non sarebbe meglio usare l'imperfetto e il passato prossimo? cioè "invadeva" e "la porta si è chiusa" ecc? perché il resto della storia la racconti al presente. ora, santa donna lei che equipara l'abbandono del marito alla partenza del figlio, io sarei un filo inca_ata. ma in quel mondo funziona così, quindi... :P
porca vacca io mi ero scordata completamente la festa della mamma O_O ok ok calma e gesso.
comunque nel complesso la storia è molto carina anche se il pezzo in cui dice di sentirsi invecchiata è davvero triste. bellissima l'immagine. alla prossima

Recensore Veterano
08/05/16, ore 07:34

Ebbene sì, cara la mia Ale, questa è la mia 230° recensione. Coincidenze? Io non credo. (?) Anyway, come ti dissi quando mi parlasti di questa (bella) idea ero già curiosissima di leggerla. Indi per cui, sono felice che tu l'abbia pubblicata, ma iniziamo a recensire!
La grammatica del testo è perfetta, non ci sono errori di battitura o imperfezioni, bravissima. La trama è molto ma molto carina. In realtà, quando gioco a Pokémon, ogni tanto mi viene da chiedere "Ma le mamme, cosa provano? I loro figli sono costantemente via, saranno tristi?" e beh, leggendo questa shot ho trovato la risposta! La mia parte preferita è stata in particolare l'ultima, così dolce ma terribilmente triste. La mamma di Rosso non riesce più ad andare avanti, suo figlio le manca davvero troppo, ma cerca di non abbattersi pensando a lui che le dice quelle tre semplici e tenere parole. (L'immagine mi sta facendo sciogliere, aww♥).
Un'altra cosa che mi ha colpito tantissimo sono le descrizioni. Perché santo cielo, queste descrizioni sono qualcosa di fantastico, sul serio. Le sensazioni della mamma di Rosso sono perfette, sono riuscita a immaginare tranquillamente la sua tristezza e la malinconia, la nostalgia di quando suo figlio era piccino e ancora stava da lei. Oltre a questo, ovviamente parlo anche delle descrizioni dell'ambiente: nella mia testolina bacata ho immaginato una casa prima felice, piena di gioia portata da Rosso bambino, il tepore, l'affetto della madre... poi una casa fredda, vuota e triste. Davvero, i miei più sinceri complimenti!
E un'ultima cosa: il titolo. È adattissimo alla storia, molto semplice ma sicuramente perfetto.
Hai fatto proprio un ottimo lavoro, di nuovo complimenti!♥
Ci sentiamo~
~Chià

Recensore Master
08/05/16, ore 02:55

Buonasera (o notte, data l'ora)!
...Ebbene sì, non potevo sfuggirmi quest'occasione di poter leggere una storia nuova dal tuo profilo e sinceramente mi immaginavo fosse su questa giornata così speciale e genuina, per cui la recensisco anche con molto gaudio e ben volentieri.
Le madri hanno generalmente questo modo di fare che va a rimarcare l'immacolata condizione dei ricordi che legano esattamente loro con i figli, prendendo specialmente in esame quei momenti dove loro sono piccolissimi, così innocenti e puri, l'età dove richiedono più la loro presenza perché è in quelle occasioni che più sono fiere del loro modo di maturare una parte della loro femminilità, un istinto che arriva solamente se lo si desidera fortemente e se si è disposti ad imparare e passare tante fasi per crescere ed essere profondamente preparati, o almeno in maniera sufficiente.
Anche in questo caso la madre di Rosso non fa eccezione e si dimena nel labirinto delle sue maledette emozioni senza scordare il suo presente ed aprendo quasi uno spiraglio verso il futuro, in quanto lei vorrebbe solamente abbracciare l'adorato figlio e sapere che tutta quella magia non si è placata (ed anche perché non ritorna da un sacco di tempo, diciamolo) ma anzi, è servita esattamente a far comprendere tanti aspetti del suo modo di essere, essere madre.
Mi piacciono molto i passaggi che portano la mamma a parlare del passato e del presente, percependo il senso di vuoto che crea ogni stanza, specie la cameretta che è stata presumibilmente riordinata ma al tempo stesso lei non ha messo piede al suo interno per evitare di cadere nella nostalgia.
Mi piace anche le azioni che lo stesso Rosso compieva quando frequentava ancora la scuola elementare e fosse veramente reattivo e disposto a parlare tanto per poter confidarsi ed avere un'amica veramente d'altri tempi e modi che si occupava di lui come nessun altro.
Quando un bambino vuole affacciarsi alla vita con forza e tenacia (tralasciando il carattere) cerca a modo suo di attirare l'attenzione e Rosso con sua mamma può farlo in una maniera così genuina e spontanea che è veramente incredibile l'atmosfera che si respira, sia per odori e sapori particolari che non torneranno più ma al contempo resteranno e verranno rinchiusi dolcemente in un cassetto di emozioni.
Comparare quegli odori al delizioso sapore delle lasagne condivise in solitaria (forse anche per mantenere vivi i ricordi e la grande assenza del figlio da casa) è innegabile, possibile e viene spontaneo e la differenza, la differenza si nota eccome!
E poi diciamocelo, in questa fic Rosso mi è molto vicino per i suoi modi di fare, specie per quel tornare dopo aver pranzato e posato lo zaino di scuola per potersi riposare un attimo prima dei doveri scolastici: molto caratteristico delle persone diligenti ma empatiche al tempo stesso.
Sai, più una persona diventa indipendente e poco incline allo sfogo e all'utilizzo equo della spalla per poter ottenere un po' di comprensione reciproca ed affetto incondizionato e più le paure incrementano e portano a sentire delle emozioni che causano lacerazione e sconforto, anche se consideriamo l'avanzare del tempo e l'età scorrere... mai sottovalutare il tempo, in ogni caso.
La dichiarazione è l'apice del contrasto delle sensazioni che prova la mamma di Rosso e la portano a crogiolarsi in un mondo che non le apparterrà più per ovvie ragioni ma che spera, grazie alla tenacia, alla volontà e al suo istinto materno, possa materializzarsi con l'avvicinamento fisico e potersi concretizzarsi in un nuovo inno di affetto e un abbraccio che congelerebbe ogni dubbio ed incertezza becera.
Hai proprio ragione in questo spaccato di malinconia: ogni mamma che possiede questi sentimenti e li afferra quotidianamente senza mai rinnegarli è degna di poter festeggiare questa festa e di sentirsi onorata di una femminilità così coinvolgente rispetto a chi non lo è mai stata.
È una questione che non riguarda propriamente il sangue ma la protezione, il sacrificio, la crescita equa tra due personalità che hanno età praticamente troppo lontane per scontrarsi ma che hanno le carte in regola per diventare un team vincente di sentimenti e di amicizia affettuosa.
Un tributo bellissimo, con uno stile cristallino e coinvolgente con tutti i passaggi e le piccole cose che arricchiscono esattamente il genere proposto... non mi dilungo sulla grande forza dei punti più grammaticali perché sai, è una fic talmente pulita come molte altre che non c'è nessun tipo di segnalazione ed è meglio parlare del messaggio e del grande affetto che regola esattamente le relazioni.
Una conferma assoluta, come sempre!

Un abbraccione sincero,

Watashiwa