Ciaoooo :)
Che bella poesia! Questa canzone ti ha proprio ispirato versi splendidi! Viva la mamma! Mi piace molto, davvero molto, a cominciare dal titolo. Hai fatto bene ad usare il titolo stesso della canzone, così in inglese. Ma vado per gradi.
Noto, a bocca aperta, che ci sono tantissime rime! Insomma, adesso do testate al muro! Ma perché io non riesco a combinarne di rime, che non siano banali ovviamente?! Niente, mea culpa. Quindi la musicalità che regna per tutta la poesia rapisce, anche perché sembra proprio una canzone, un continuo tentativo di convincimento ad andarsene, fiduciosamente, che si fa all'amata. Fantastico!
Poi, non so...ho come avvertito una certa follia in questo gesto. La ragazza sembra reticente nell'andarsene, sembra non credere alle parole dell'Io. Ma questo viaggia con la fantasia, la vuole convincere, le parla di tutte le libertà di cui potranno godere una volta fuori da questa monotona città. Sono loro, che viaggiano con la mente, nei sogni, i soli capaci di liberarsi. Devono trovare il coraggio di dire no.
Poi mi è piaciuta molto la schiettezza con la quale hai "narrato" questa "storia". Sei ricorso a termini semplici, diretti ed appartenenti alla nostra quotidiana sfera d'azione. Trovo che siano perfetti per trasmettere il messaggio e, soprattutto, quel pizzico di "rancore" e di rabbia che agitano il cuore dell'Io.
Si sente che è personale :)
"Ho la macchina più veloce di questa città,
con essa ci salveremo da tutta questa maledetta mediocrità.
Andremo lontano, senza avere più limiti,
riempiremo la nostra bocca solo di risate, e non più di dolorosi gemiti",
questi sono i versi che mi hanno colpito. Sono bellissimi.
"maledetta mediocrità".
Molta speranza, quindi.
Complimenti per questa poesia! Mi è piaciuta moltooo :D
Comunque, la Chapman è imbattibile. Come la canta lei la canzone non può farlo nessuno. A sentirla il cuore diventa un pugno di cenere.
A presto 🌺 |