FAST CAR
Ho la macchina più veloce di questa
città,
salta su, ti porto via da tutta
questa mediocrità.
La mia auto ci porterà ben oltre
Milano,
e la tua solitudine sarà solo un
ricordo lontano.
Non fregartene se piove, se nevica o
c’è il sole,
noi siamo al sicuro, non vedi?
La mia macchina ci protegge, col suo
color miele,
e nulla ci può sfiorare. Perché non
mi credi?
E allora faccio ancora più pressione
sull’acceleratore,
voglio dimenticare tutto questo
rancore,
assieme vogliamo solo sognare
e su prati verdi vogliamo volare.
Dimentichiamo la nostra vecchia vita,
in tasca ho un portafoglio mezzo
vuoto,
i soldi che abbiamo si possono
contare sulle dita
ma sapremo arrangiarci, in un mondo
che ci parrà nuovo.
Nella nostra zona nessuno si accorge che
esistiamo,
siamo creature di cui non importa
nulla a nessuno,
stiamo dando una svolta alla nostra
esistenza
così grande, che ci cambierà fin alla
sua primordiale essenza.
Faremo un pieno d’amore,
ed esso ci basterà, grazie a tutto il
suo calore.
Sfrecceremo ovunque ai cento all’ora
e saremo invidiati da tutti, allora.
Non avere paura, siamo in due, due
compagni
che di viaggi s’intendono, come di
vaghi sogni.
Niente e nessuno la nostra fuga
fermerà,
e noi ci allontaneremo da questa
dannata città.
Giunti in una qualche zona
sconosciuta,
dopo giorni di viaggio ininterrotto,
una sigaretta fumeremo, e mangeremo
un piatto di pastasciutta,
rideremo soltanto, alla faccia di chi
credeva di poterci mettere sotto.
Ho la macchina più veloce di questa
città,
con essa ci salveremo da tutta questa
maledetta mediocrità.
Andremo lontano, senza avere più
limiti,
riempiremo la nostra bocca solo di
risate, e non più di dolorosi gemiti.
Ci scorderemo di chi ci ha fatto del
male,
e tutti e due potremo facilmente dimenticare.
Il nostro passato resterà dietro di
noi, come sale,
e la nostra vita un’altra svolta
potrà seguire.
NOTA DELL’AUTORE
Buon giovedì a tutte voi, carissime lettrici!
Ecco, prima di tutto devo dirvi che questa poesia è ispirata
ad una splendida canzone, ed è la prima che ho scritto prendendo spunto da
un’idea altrui.
Fast car infatti è, per chi non lo sapesse, una canzone
famosissima di Tracy Chapman, uscita nel 1988. Una canzone che tratta argomenti
ancora molto attuali, a mio avviso, dalla povertà generazionale al più cupo
dramma.
La protagonista del testo infatti narra alcune vicende della
sua vita privata(l’abbandono della madre, la vita col padre alcolizzato e
disoccupato, l’accantonamento del percorso scolastico a causa della situazione
paterna), in cui si giunge ad invocare questa fantomatica auto veloce, posseduta
dal ragazzo della narratrice stessa, unico possibile strumento in grado di
offrire la fuga alla protagonista da quell’orrenda realtà. Ebbene, il destino
volle che, una volta fuggita dal padre e dal suo alcolismo proprio su questa
‘’fast car’’, la narratrice si trovò nuovamente nella situazione di partenza,
poiché dopo aver sposato il fidanzato, lui si ritrovò ad essere disoccupato e a
fiondarsi anch’esso nell’alcolismo.
Il testo originale è drammatico, ma a suo tempo riuscì a
conquistare le classifiche mondiali, prendendosi la posizione numero centosessantacinque
nella Lista delle cinquecento canzoni più belle della Storia. Un grandissimo
traguardo!
Io ho avuto modo di conoscere la canzone tramite una
rivisitazione riproposta da Jonas Blue, assieme a Dakota, che casualmente mi fece
ascoltare mia madre un mesetto fa, dicendomi che le piaceva ancor di più della
prima versione, da lei molto apprezzata. Mi è piaciuta tantissimo, e
informandomi, ho scoperto che la stessa giovane Dakota, quasi ventenne, ha
scoperto la canzone in modo simile al mio, ascoltando sua madre che la
canticchiava. Tante coincidenze, vero? J
Ebbene, visto che la versione proposta da Jonas Blue e Dakota
è semplicemente stupenda a mio avviso(e non solo; da inizio 2016 sta scalando
le classifiche mondiali), e che l’argomento drammatico trattato dall’autrice
originale mi ha letteralmente rapito, ho scritto di getto questo componimento.
Non è assolutamente bello come il testo originale(nella mia poesia è
addirittura il protagonista che, narrando in prima persona, è il possessore dell’automobile,
invocando egli stesso la partenza dell’amata, contrariamente a tutto ciò che è
stato scritto finora, e il tutto è molto meno drammatico), ma spero che vi sia
piaciuto. Vi invito davvero ad ascoltare almeno la canzone proposta da Dakota e
Jonas Blue, se non la conoscete già, perché merita davvero tanto.
Quindi, qui ho precisato esattamente da chi mi sono ispirato,
per poi naturalmente proporre un lavoro mio e più personale. Spero di non aver
fatto un disastro, e di non avervi annoiato con queste lunghe note, ma era mio
obbligo e dovere specificare tutto quanto.
Vi ringrazio di cuore per tutto, e buona giornata J a giovedì prossimo J