Recensione premio 1/3 per il contest "My favourite things"
***L'unico modo per venire a capo del problema, rifletté Democrito, che comunque non aveva ancora abbandonato l'idea di diventare amante di Andromaco, era quello di migliorare se stesso.
Portare la virtù al massimo grado, divenire il migliore e quindi il più desiderabile.***
Quanto vorrei che tutti ragionassero così! Questa è una delle poche buone abitudini che ho: se voglio piacere a qualcuno, invece di rompergli le scatole cerco di migliorarmi senza attirare la sua attenzione ma mettendomi in condizione che si accorga lei/lui di me.
Lo "strigile", l'ho visto una settimana fa ad un museo ^^ Lì avevano scritto "striglio" ma è la stessa cosa. E sai quale altra cosa fighissima c'era? Un modellino di scheletro in bronzo lungo non più di dieci cm, e chissà quanto era antico.
Chiudo l'ot e proseguo. Nel frattempo mi limito ad aggiungere che Democrito mi sta simpatico perché è un bravo ragazzo, è umile ma sa di valere perciò non si mette in testa strane idee e se vuole provarci con Andromaco è perché lo desidera davvero, non lo fa per vanità o per egoismo. Sto quindi con la speranza che troverà il modo di ottenere le sue attenzioni e diventare il suo amante, checché ne dica il suo amico!
Scrivendo di quello detto Il toro, "per entrare a far parte del pancratisti." - dei.
***Sapeva inoltre che quei motti di spirito servivano anche per metterlo alla prova. Se si fosse dimostrato insicuro, se si fosse risentito o spaventato, la sua carriera come pancratista sarebbe finita prima di cominciare.***
E mi sembra logico, chi vuole nel suo gruppo gente che si offende per la qualunque o che se la tira o che si comporta come se bisognasse trattarlo coi guanti?
***Trovarselo ora di fronte come avversario gli suscitava due ordini sentimenti contrastanti,*** - due sentimenti (senza "ordini").
***La notte Democrito fece quanto gli era stato ordinato.
Sebbene tutti sapessero che lui e Andromaco erano amanti, era usanza che gli incontri di un certo genere avessero sempre connotazioni di segretezza, quindi persino Polinice fece finta di dormire quando vide l’amico sgattaiolare fuori silenziosamente.***
Sono arrivata qui, più tardi proseguo. Intanto invio il commento perché già prima per sbaglio ho chiuso la pagina e perso tutto. ^^''
EDIT: riprendo da qui
Intanto ti dico che la parola più bella del racconto è Austerità, per tutto ciò che significa per loro. *__* Per loro austerità non è un sacrificio noioso che nessuno vorrebbe, è un prova di forza di volontà che tutti condividono e apprezzano.
Senti un po', non è che quel braccio quasi rotto sarà la rovina di tutto? E che passerà dall'apprezzare l'austerità ad apprendere una bella lezione di obbedienza e di pazienza? Il sesto senso mi dice che questo voler fare di testa sua nonostante i consigli dell'amato (che è anche il loro più grande campione, e se gli dà un consiglio proprio lui, anche se fossero a stento due conoscenti farebbe meglio ad ascoltarlo!) avrà gravi conseguenze.
***La vergogna è utile perché ci fa capire che abbiamo commesso degli errori e ci spinge a migliorarci.***
La vergogna fa sentire ignobili, e per questo l'ho sempre considerata qualcosa di viscido, una sorta di unto difficile da lavare via, invece la fai sentire nobile e nobilitante, come se invece di una cicatrice fosse una pagina bianca su cui si può riscrivere tutto.
***protestò il più giovane, fissando truce un uomo gli aveva appena rivolto un apprezzamento volgare.*** un uomo che...
***Forse me lo chiede perché mi reputa un vile, pensò con una stretta al cuore. Quell'idea non fece che confermare il suo sospetto di essere scaduto nella stima di Andromaco.***
L'insegnamento più grande di questo racconto è: mai mettersi coi bimbiminkia, per quanto siano adulti nel fisico. Hanno avuto ragione a frustare Andromaco, è lui che non si è messo con uno alla sua altezza . Lui e Democrito sono i migliori atleti, ma emotivamente non sono affatto alla pari, e purtroppo Democrito dimostra che è immaturo di suo e non perché ha un amante-mentore da relativamente poco tempo.
***Cosparsi d’olio, i corpi nudi degli atleti brillavano al sole come metallo.*** Pensa quanto doveva essere bello vederli dal vivo. *____*
Quando fanno un film così?
***I primi furono facili. Erano solo eliminatorie e nessun atleta impegnava tutto se stesso nel combattimento, perché ognuno serbava le energie per gli incontri più importanti.*** E' il motivo per cui non seguo i mondiali di calcio, ogni volta buona metà delle partite sono fatte per dovere, tirate via con l'unica convinzione che basta fare il minimo indispensabile, tanto si è migliore degli altri. Fanno bene a tenere da parte un bel po' di energie, non dico che dovrebbero dare il massimo altrimenti arrivano spossati, ma dovrebbero fare del loro meglio! Dare il massimo possibile senza arrivare spossati.
Nell'antichità sono sicura che facessero così: dare il meglio senza rischiare di rovinarsi.
***Nell'Heraion c'era la già corona di ulivo che avrebbe adornato il capo del vincitore,*** - c'era già la corona...
***Andromaco obbedì in silenzio, gli occhi fissi sul rogo.
Non avrebbe pianto, a Sparta non si piange.
A Sparta si stringono i denti e si va avanti.***
Ma dai, chissà perché ricordavo che sarebbe morto Andromaco! Sono felice che lui sia salvo, in tutti i sensi: prima di tutto preferisco Andromaco; secondo, sono egoisticamente contenta che sia morto il più rompicoglioni dei due; terzo, ora mi sento cattiva per ciò che ho detto su di lui definendolo un bimbominkia indegno di stare con un eroe come Andromaco, e in realtà sono contenta che sia lui a morire perché "moralmente" tutti i tasselli tornano al loro posto.
Grazie per questa bella lettura. Ho notato alcuni dettagli che mi hanno fatta sorridere. Da quando si mettono insieme e finché non partono per i giochi, parli dei luoghi in cui si incontrano più o meno come ho fatto io con le mie guerriere. Te lo metto in corsivo.
“Vieni con me alla fonte delle driadi stanotte,” gli disse piano. “Sarà l'ultima volta che potremo farlo, almeno fino a che non saranno conclusi i Giochi.”
Gli sfiorò appena la guancia con le dita. Un gesto esitante, insolitamente impacciato.
L'altro levò lo sguardo su di lui. “Davvero vuoi che andiamo alla fonte?” gli chiese con voce sommessa.
Andromaco annuì con un gesto che aveva quasi un'aura di solennità.
I due si abbracciarono. Erano soli contro la parete inondata di sole, nessuno a parte gli dei immortali avrebbe potuto vederli.
Avvinti l'uno all'altro, nudi, la polvere chiara dell'arena ancora addosso, essi si scambiarono un lungo bacio, dolce preludio a quello che sarebbe seguito solo poche ore dopo.
Solo che tu parli di due maschi e ci metti il Sole caldo, io parlo di donne mascoline e ci ho messo un grande sole freddo. Per certe cose abbiamo lo stesso cervello. :P (Recensione modificata il 31/01/2020 - 09:52 am) |