Recensioni per
Snippets of love and life
di FloxWeasley
Maccio! Sono qui per lo scambio di recensioni! |
Ciao! |
Accipicchia Flox, nemmeno questa storia ti ho commentato! O_O |
Hello! Sono qui per lo scambio di recensioni... |
Ma guarda chi c'è! Ciao Fra :) |
Flox! |
Ok, oggi mi sento ispirata a recensire e mi è venuta anche voglia di rileggere le tue splendide drabble, quindi eccomi qui :) |
Ohmammamia! E' passato mezzo secolo da quando mi sono detta: "domani commento l'ultimo capitolo di Flox" (col cavolo mi dirai tu!) |
Eeeeeeeeehm... cosa? Dovevo recensire tipo un'era geologica fa? Davvero? |
Oddio che meraviglia questa raccolta, finalmente qualcuno che rende giustizia a Addison e Derek. A me quella coppia piaceva, forse come e di più di Meredith e Derek... |
FLOOOX! |
Eccomiiiiiiiiiiiiii! Il quieto vivere era davvero da considerarsi una colpa? Ma quanto è vera questa drabble? Il quieto vivere: è proprio questo il problema! Alle persone piace discutere, le fa sentire vive, anche se a volte non se ne viene a capo e si finisce di passare giorni e giorni con il muso lungo. I litigi, le urla, i pianti sono la forza motrice di ogni rapporto, poiché il giorno in cui si smette di discutere e si comincia solo ad annuire non si rinuncia solo ad andare avanti, ma si inizia una strada fatta di passi all'indietro e salite ancora più ripide. Quando il discutere ti fa sentire la stanchezza addosso è il momento in cui inizi a mollare e a credere che non ne valga più la pena. Perché impiegare tutto le nostre energie per far valere le proprie ragioni o per cercare una soluzione, quando si può semplicemente voltare la testa dall'altra parte e fingere che vada tutto bene? Si deve avere forza per discutere. Discutere all'infinito è come dichiararsi amore eterno! Quelli che vanno avanti per quieto vivere sono infelici e si prendono in giro da soli. Sono condannati a morte nel loro quieto vivere. Bisogna urlarsi in faccia, tirarsi i piatti e gridarsi addosso. Non si può andare avanti per inerzia, non si può vivere tutta la vita in un limbo, è inevitabile che prima o poi si scoppi, quindi è meglio farlo piano piano, poco alla volta. Dopo essersi distrutti ci si può impegnare per ricostruirsi a vicenda, insieme. Leopardi diceva: “la quiete dopo la tempesta”. Derek e Addison avevano bisogno della loro tempesta, di un temporale non fatto solo di gocce d'acqua e tuoni. Avevano bisogno della loro tempesta, del loro cielo plumbeo e pieno di nuvole, per poter sopravvivere alla bufera di odio e frustrazione che il loro quieto vivere aveva innescato. Oggi piove, ma domani potrebbe esserci il sole con tanto di uccellini cinguettanti! Numero 23. Che amore infinito sono gli Addek? Lo voglio anch'io un Derek Shepherd che mi sussurra all'orecchio “la città è nostra”. Non c'è niente da aggiungere qui! È adorabile e perfetta e zuccherosa come tutte, o quasi, le tue storie su di loro. Sono troppo felice quando leggo le tue storie sugli Addek. Sei brava in generale a scrivere e credo che mi piacerebbe leggere pure la tua lista della spesa, ma quando scrivi di loro hai una marcia in più. Non me ne vogliano tutti gli altri, ma gli Addek sono gli Addek. Mi hai chiesto in che puntata si abbracciano... sicuro avevano preso già il cane perché mi sembra che ci fosse anche lui nella scena, (quindi è dopo la 14esima puntata) e se non erro la puntata è la numero.... non lo so! >.< Ora mi manca solo la tua ultima storia da leggere ma me la voglio godere quindi aspetto di tornare a casa. Un bacio! |
ciao, ecco la recensione, come annunciato ieri. |
Ehilà, c'è nessuno? Io sono tornata alla carica ad intasarti la pagina delle recensioni. Quando smettevano gettavano le spade a terra e si sdraiavano sull'erba uno accanto all'altro, a guardare il cielo. Questa frase è bellissima. Semplice e bellissima. Racchiude al suo interno il rapporto - che il più delle volte si da per scontato - che un bambino può avere con il proprio genitore. Non importa chi vince o chi perde, non importa chi ha ragione e chi ha torto, l'importante è stare insieme. È poter stare insieme. Con questa storia ce l'hai dimostrato alla grande. Numero 11. Ok, parlare di Derek e Mark ti riesce piuttosto bene e questo ormai è un dato di fatto. Anche qui mi sei piaciuta, una drabble semplice, bella e senza troppe pretese. Numero 12. Amelia.... cosa dire della piccola di casa Sheperd? Inizialmente non mi aveva appassionata, la trovavo un personaggio un po' forzato che Shonda aveva deciso di infilare in Private Practice per portare un po' di brio al telefilm che si stava facendo troppo piatto. Piano piano invece è iniziata a piacermi, non è stato un vero e proprio colpo di fulmine il nostro, ma una passione – definiamola così – che si è andata a formare nel tempo. Ora posso dire con assoluta certezza che mi piace. Sì, Amelia mi piace. E non ti immagini quanto mi possa piacere vederla insieme ad Addison, loro sono sorelle e non-sorelle. “Conosco” Amelia solo tramite PP, probabilmente sto per dire uno strafalcione, ma ho sempre pensato che loro due fossero davvero unite e che Amelia fosse davvero legata alla sua ex-cognata. Non è solo una parente acquisita. E' la sua spalla destra, è la mano tesa che trovi quando ti serve aggrapparti a qualcuno, è quell'amica che ti osserva ma non ti giudica mai, o perlomeno solo se strettamente necessario. Mi piace che sia stata proprio lei a rincuorarle questa piccola donna in piena crisi adolescenziale con un semplice gesto. Insomma, anche con Amelia e Addison il mio pollicione è bello alto. Numero 13. Doc li portava fuori dall'asfissia della roulotte e della quotidianità e alla caccia di un amore da riscoprire. Doc, mio caro piccolo Doc, che angioletto bellissimo sei? Il cane gli da una scusa per uscire da quelle - strette – quattro mura di latta e li fa rilassare; tornano ad essere semplicemente quei due piccioncini innamorati che tanto ci piace immaginare. (Confermo che è il cane che ti porta ovunque, almeno questo è quello che fa la mia piccola palletta di pelo.) Numero 14. Ryan Gosling è perfetto! Ed anche Johnny lo è, con tutto che è un alcolizzato e un pelino psicopatico... Ok, torno seria, lo giuro. Che cucciola bellissima è Amelia da piccola? Me ne sono innamorata come una pazza dopo aver letto la tua ultima storia e ora me la immagino sempre come un piccolo koala sulle spalle del fratello. È così bello vederli insieme. È così bello vederla innamorata persa del fratellone a tal punto da considerarlo perfetto. Perfetto come il suo papà. Non c'è niente altro da aggiungere se non che questa drabble è assolutamente perfetta! Numero 15. Non posso fare copia e incolla dell'intera drabble, vero? Questa è... questa è... non lo so, non ci sono parole per descrivere quanto è bella. Penso che batte quasi tutte le drabble lette fino ad ora, anche se nelle otto precedenti ce ne era più di qualcuna bella bella bella. Beeeeeeella. Quanto può essere bello un Derek che spia Addison immaginando che quel bambino sia il loro? Un piccolo Shep con gli occhi della mamma e i capelli del papà. Mamma che belli! *.* Io voto per il mini-Derek. Numero 16. “Non provare ad andarci senza di me”. Devo aggiungere altro? La loro amicizia mi piace da impazzire. Mark sarebbe disposto a farsi strappare entrambe le braccia se necessario. Derek lo considera come e più di un fratello; l'unico con cui può essere se stesso, l'unico a cui sa di poter dimostrare ogni paura senza dover impostare nessun filtro. Numero 17. Le tue storie sono lacrimogene. Punto. La puntata a cui ti riferisci se fosse finita così, sarebbe stata perfetta! :3 Drabble dopo drabble mi ritrovo sempre a dire: “Questa è quella che mi è piaciuta di più” e siamo arrivate alla diciassette. In questa però c'è quel giusto senso di malinconia e tristezza e amore che tanto mi piace degli Addek. Più sono sofferenti ed ammaccati e più mi piacciono. Questa dovresti svilupparla di più... il difficile connubio tra dolore e amore è così tangibile quando scrivi di loro due. Sai, questa drabbre ha tanto di quel potenziale che è proprio un peccato lasciarla così piccolina! Numero 18. Quest'ultima drabble è triste e malinconica al punto giusto. Anche qui è presente quel mix di amore e complicità e dolore. Molte volte alcuni gesti sono così semplici e scontati che non gli si da il giusto valore, questa cosa te l'ho già scritta riguardo al rapporto con i proprio genitori, e credo che si rifletta anche in quello di coppia. Il nostro compagno con il tempo diventa il proseguo della nostra stessa persona. Si consolidano delle abitudini che vanno a formare la routine di una coppia e solo quando queste ultime vengono meno, ti rendi conto di quanto ci eri legato e quanto ti facevano stare bene. Dicono che ci si fidanza per risolvere i problemi che prima non si sapeva di avere, io credo che invece, inconsapevolmente, si cerchi una persona che ci renda completi. Un qualcuno che non ci faccia sentire mozzi quando non c'è, ma completi quando lo abbiamo al nostro fianco. La quantità di zucchero, dopo il divorzio, sembrò sempre sbagliata. Lacrime e lacrime e lacrime. Di proposito mi lasci le drabble malinconiche alle fine? Ti diverti a lasciarmi con il magone? Sei una persona cattiva. Cattiva e bravissima! L'idea di prendere spunto da una frase, una parola, o una situazione e poi svilupparla non è male, soprattutto in periodi dove l'immaginazione è un po' ballerina... Io probabilmente non riuscirei a rimanere entro il limite delle 90-100 parole e scrivere così bene! L'unica cosa che mi dispiace è vedere nessuno, tolta la sottoscritta, si ferma qui a scriverti anche solo due righe. Sono un'accanita sostenitrice del potere della recensione ma qui su efp sono tutti poltroni! E vabbe', vorrà dire che ti penserò io a farti sanguinare gli occhi con le mie recensioni. Alla prossima! Un bacio Ps. mi sono dimenticata di chiudere il codice del sottolineato e da Doc in poi era scritto tutto con la riga sotto! Ora dovrei essere riuscita a sistemare tutto. (Si spera) (Recensione modificata il 09/06/2016 - 09:57 am) |
Buongiorno mia amica scrittrice, sono tornata – o per lo meno si spera – in modalità on e sono pronta a scriverti qualcosina di senso compiuto su questa recensione. |