Recensioni per
Frammenti di colpevolezza
di Lory221B
Sapevo che sarebbe finita bene. |
Nelle Note esprimi il dubbio che la soluzione del caso da te elaborata non sia stata soddisfacente per noi lettori ma, questa è la mia opinione, penso abbastanza condivisa, chi vaga per questo fandom alla ricerca di storie da leggere che possano risultare piacevoli non cerca solo un romanzo giallo o una situazione romantica punto e basta o altre tipologie letterarie: io vado trovando come, in un determinato contesto narrativo di vario genere, siano stati calati i personaggi che amo di più. Dunque attribuisco più valore a come l’autore faccia muovere Sh e gli altri, il più possibile IC, in testi di diversa natura, ma non metto al di sopra di tutto se, per esempio, l’assassino è scontato o no. Sicuramente se c’è anche l’abilità narrativa di produrre un buon giallo a prescindere dai nostri personaggi preferiti, per poi incorniciare le loro vicende in uno scenario più credibile ed avvincente, ben venga. Ma, ripeto, non lo ritengo superiore, per esempio, ad uno Sh ed ad un John che rispondano ai criteri che li caratterizzano in situazioni che possano coinvolgermi anche emotivamente. Comunque, la tua struttura narrativa è buona, avvincente e bene impostata: troppa “carne al fuoco” dà la nausea. Il capitolo è il necessario raccordo tra tutta la tensione vissuta nell’interrogativo sulla presunta colpevolezza di John e l’instancabile, lucido delirio investigativo di Sh che non trova pace se non quando, finalmente, riesce a “…distinguere gli inconfondibili contorni della figura di John, china al suo fianco…”. Brava. |
Sto recuperando, piano piano! |
Finalmente l'incubo è finito!! |
Ho mio dio c'è anche Sebastian Moran! Un altro personaggio che vorrei vedere della serie (Ma non voglio che della serie Mary sia il cecchino di Jim, una teoria che non condivido U.U) Ma come scritto tu lo hai reso bene fin quando ho odiato il personaggio! Ottimo lavoro! |
Amo Sherlock e i suoi enigmi, il suo modo di dare le soluzioni per scontate e la sua fedeltà illimitata per John. Sarebbe disposto a fare qualunque cosa per il suo blogger... E John questo lo sa. |
“…quando le parole di John lo inchiodarono sul posto… E in quel momento Sherlock capì…”: questo che ho riportato è stato il momento, per me, più coinvolgente del capitolo, quel trascolorare improvviso di Sh da un’espressione di sconfitta e di rabbia, di fronte ad un John che si nasconde, all’illuminazione che alimenta la grande speranza che tutto possa risolversi. Mi è piaciuto molto, appunto, questo tuo soffermarti sul cambiamento del consulting con termini che spaziano dal fisico all’animo (“… Si rilassarono le spalle, assunse la….”), facendoci partecipi anche dell’apertura ai sentimenti che la precedente vicinanza di Watson, ai bei tempi del 221b, ed il suo affetto hanno provocato in Holmes. In tanta preoccupazione ed angst derivanti dalla situazione drammatica in cui ci troviamo immersi, c’è uno sguardo ironico veramente riuscito, quello del momento in cui, forse, Victor, nella sua premura lodevole, ha cotto anche qualcosa che proprio commestibile non era! (“…il rumore di qualcosa che veniva buttato nella pattumiera…”). La tua storia continua a interessarmi davvero ed a lasciarmi con tante domande, ma mi fido di Sherlock (e di te!). |
Finalmente la verità sta venendo a galla!! |
Allora John è stato minacciato! Ora doppiamo sapere da chi, e perchè si è inventata tutto... e non so il perchè... tutti i miei sospetti sono rivolti al nostro bel avvocato Victor Travon... |
Tu lo sai, vado per uno in questo periodo (come si dice dalle mie parti XD) ma un commento dovevo lasciarlo per forza. |
Per un attimo ho creduto, anzi sperato, che Sherlock avesse ragione, che il cadavere non fosse di Mary e che era stata tutta una mossa architettata dalla signora Watson... |
Beh ancora complimenti per la storia. Il personaggio di Victor già mi piace, assomiglia un po' a Molly, sempre inutilmente innamorato di Sherlock, sempre pronto ad aiutarlo senza aspettarsi nulla in cambio. |
Finalmente una storia diversa dalle altre e davvero intrigante! L'idea mi piace moltissimo sia che John sia innocente sia che (e lo spero, sarebbe qualcosa di nuovo!) non lo sia. |
Premetto che ho visto che ci sono altri due capitoli, ma non li leggerò ora, perché prima mi devo riprendere da questo prologo. |
“…purtroppo non riesco a dedurre niente da questa scena…”: una frase, questa, che tu fai pronunciare a Sh dopo che il suo attento sguardo indagatore ha “scannerizzato” l’interno della casa che ha sostituito, per John, il 221b. In quelle parole, a prima vista usuali ed anonime, c’è, invece, tutto quello che lui ha colto tra quelle mura: è un’atmosfera asettica, senza storia, senza calore, senza loro due. Inoltre, ciò che è successo ed il tremendo sospetto che getta un’ombra inquietante su Watson, hanno causato nella mente del consulting un corto circuito che, forse per la prima volta nella sua carriera, non gli permette di ragionare con la sua mente lucida e superiore. Si sente come al buio, privato com’è del suo conduttore di luce. Ed è talmente sconvolto che lascia trapelare, e Victor lo coglie, il suo attaccamento a John che non è certamente solo l’interesse di un investigatore per un sospettato. “…Me lo faccio bastare…”: il capitolo si chiude con questa frase secca, colma di disperazione. Vediamo un po’ cosa succede….E’ una ff avvincente. |