Ciao!
Sono di nuovo qui, nonostante stia ancora aspettando una tua risposta! Eh sì, anch’io sono veramente lenta a rispondere, però presto o tardi lo faccio. XD Spero di non averti offeso!
Ho visto solo oggi questa storia, brevissima eppure intensa.
Anche perché, lo confesso, l’ho trovata molto diversa dalle altre due tue opere che mi è capitato di leggere. È molto più intensa.
Ma andiamo con ordine!
La sezione romantico!
Oh, che dolce! Anche se, lo ammetto, il titolo mi mette estremamente tristezza. Mi dà l’idea di una persona sola, mi sembra quasi di intravedere una sala a luci spente, con ghirlande e palloncini appesi alle pareti, e un tavolo, isolato, a cui è seduta un’unica persona, con davanti una torta fumante.
L’ho trovato triste. Sul serio. E la cosa mi dispiace.
Nell’introduzione parli di questa “lettera di compleanno”, quasi che le persone dovessero scriverle, invece di riceverle. Di nuovo, mi ha dato un’idea sbagliata. Scusami.
Ma passiamo al testo, che ho trovato toccante.
“Non vorrei trovare, fra tutti gli altri auguri, i tuoi.”
Questa frase è molto malinconica. Sa di vissuto, come se ci fosse qualcosa tra te e questa persona a cui senti di dover scrivere. Questa persona che sembra sentirsi obbligata a farti gli auguri ogni anno, questa persona con la quale non puoi stare.
Eppure, se da una parte ti faccio i complimenti per ogni parola di questa drabble (e, davvero, ascoltami, prova a scriverne di più così), dall’altra mi chiedo cosa ti abbia spinto a pubblicarla.
Perché è estremamente personale.
O almeno lo sembra.
Anche usare “ostinatamente e stupidamente” è stata una scelta perfetta. Denota la sofferenza, l’ostinazione, che metti nel continuare ad aspettare una persona che non puoi avere.
Ma perché, Madog?
Perché non potete stare insieme, o almeno provarci, perché non potete amarvi?
Dici che vi amate, quindi anche lei/lui ricambia, ma perché?
Potrebbe essere solo una storia, io potrei sbagliare a vederci qualcosa di personale, magari è stata solo la tua arguzia a creare un testo tanto poetico. Ma so che è stato bello leggerlo.
E non capita spesso.
A presto. |