7° Posto
Dall’Io passato all’Io futuro passando dall’Io presente
di BandBfun
Premio “Una lettera sotto l’albero”
Grammatica: 9.5/10
Non ho riscontrato errori gravi che voglio segnalarti: a parte qualche ripetizione, errore di battitura, d eufonica superflua il testo non presenta errori. Impeccabile, complimenti!
Stile: 9/10
Devo ancora farti i complimenti, stavolta per la punteggiatura: a parte qualche virgola su cui non sono d’accordo, non ho riscontrato imprecisioni o errori da farti notare. Il punto di penalità te lo sei beccato per la scelta gestionale, vengo e mi spiego. C’è una forte ripetizione dei concetti, detti in maniera differente, ma sostanzialmente uguali. Ho percepito il testo come ripetitivo a tratti, che tornava a battere sempre sugli stessi punti. Ho capito che allo scrittore del messaggio premeva battere sui tasti dolenti, ma lo ha fatto una volta di più!
Originalità e trama: 9/10
Mi è interessata molto l’idea di quest’uomo, che si capisce avere problemi sociali e anche psichici, che si contorce in maniera spirituale su se stesso per poter metter in guardia il suo passato-presente, ma con addosso la consapevolezza di averlo in qualche modo già vissuto, compreso. Forse ho capito male io questo passaggio; casomai correggimi.
Ancora una volta il tasto dolente è stata la ripetizione, che è poi quello che ha penalizzato la storia: dammi più dettagli, descrizioni, fatti concreti. Ti muovi molto sul vago, sulle cose non dette, e questo va bene in una storia più ampia, dove in seguito puoi sempre chiarire; ma in una one-shot del genere, il lettore non ha abbastanza materiale su cui basare le sue sensazioni.
Emotivamente, mi hai coinvolto, trasmettendomi questa urgenza di capire, arrivare in tempo e prevenire il peggio, ma non ho potuto entrare nel ruolo del personaggio in sé, perché di lui, concretamente, non mi hai detto niente.
D’altra parte, però, mi hai espresso una voglia di vivere, una bellezza della vita e del mondo unici; mentre leggevo la tua storia mi sembrava che immagini di viaggi ed esperienze fantastiche mi passassero davanti, un po’ come succede nel personaggio di “The Giver”. Queste emozioni sono state forti e coinvolgenti: complimenti!
Titolo e impaginazione: 5/5
Questo è uno di quei rari casi in cui il testo giustificato può benissimo non essere utilizzato. Il fatto che la storia sia una bellissima lettera di speranza e incoraggiamento, un inno alla vita, ha reso superflua l’opzione, quindi non ho tolto punti.
Per il titolo, invece, ha espresso in pieno il contesto e la trama e, oserei dire, il messaggio emotivo e spirituale che la storia cercava di trasmettere.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Temo che nella tua valutazione sarò io a ripetermi fino alla nausea. Mi dispiace.
Tra le righe ho visto il personaggio tormentato, a rischio di un crollo, di svanire in una malattia che lo può colpire a momenti. Traspare la speranza di chi sa di poter contare su una buona base solida, amici e persone care, ma anche la disperazione aggressiva di chi vuole spronarti a combattere in prima persona. Ma il presente dov’è? L’uomo con cui parla: di lui mi hai detto poco, troppo poco; ed era parte integrante della storia, personaggio principale tanto quanto passato e futuro.
Gradimento personale: 4/5
Avrebbe dovuto avere punteggio pieno, se non altro per le emozioni che hai saputo suscitarmi. Ma, ancora una volta, è mancato il “quid”, il succo, il sapore che avrebbe unito le due polarità.
Inoltre vorrei farti una domanda, che non intacca sul punteggio: il fatto che lui dica al suo passato-presente che molto presto parlerà con varianti di se stesso che chiamerà “io”, non è un po’ ironico, visto che è una variante del suo “io” a farli la predica?
Punteggio: 44.5/50 |