Buonasera!
Devo dire che questa flash ha il grande pregio di rappresentare benissimo - nella sua accezione tenebrosa - l'apparenza di un qualcosa che sembra perfettamente funzionare ed è allegro, propriamente spensierato mentre in realtà è un incubo vestito elegante, capace di fuorviare ogni sconosciuto completamente.
Non mostrare una natura mostruosa per alcuni è d'obbligo per motivazioni diverse e se scappa una "manifestazione spontanea" si deve essere bravi a ridurre il pericolo per il futuro, essere persuasivi nel rendere la "vittima" sudbolamente sotto la sua ala e mai al suo pari, quello che rende sana una relazione.
Dalle cose apparentemente frivole a quelle più seriose, è un qualcosa che viene fatto con la giustificazione dell'amore, quando in realtà è un'ossessione di comando e supremazia verso l'altra persona, un rispetto e una fiducia lontani dalla loro concezione di dimostrazione e sanità.
È proprio da lettori estranei alla vicenda, solo dopo la tragedia si denota esattamente la follia e la pazzia dell'omicida perché, a meno che non si sapesse qualcosa dalla vittima, non si sarebbe mai immaginato un epilogo del genere.
Quell'onomatopea diventa qualcosa che spezza una vita piuttosto che sensazioni cupe o oscure date alla sconfitta e alla morte di un pezzetto d'anima che comunque fa scattare qualche campanello d'allarme.
Il testo risulta chiaro grammaticalmente, senza dimenticare la scorrevolezza e la bellezza angst-drammatica che ne viene fuori con un finale nero, dal quale non si può veramente uscire perché è un qualcosa che è completamente spezzato dopo le troppe pieghe forse evidenti ma così lontane dall'essere medicate da occhi attenti.
Il prompt è stato profondamente rispettato nelle sue accezioni, anche la canzone (bellissima, nonostante sia meno drammatica nel significato generale) si presta bene perché tende a spezzare le fondamenta di un sentimento e della vita stessa.
Ci sono tante persone che sbagliano una vita a dare la propria anima alla gente ma è una vita che ci deve bastare e rendere conto di alcune cose che non possono continuare così, in nome della purezza e del significato di certi termini e di certe azioni, come vengono dimostrate al momento e a seguire.
Non è facile e se si è soli a volte deve servire una spinta esterna ma è una piaga che deve essere estirpata al più presto: storie del genere fanno solo riflettere e devono ricevere una buona attenzione ed essere d'ispirazione.
Deve vincere il suono gioioso della musica, mai più il suono secco di un'arma.
Complimenti vivissimi per la stesura di questa storia, davvero sofferta e sentimentalmente da giallo, poi sempre più horror nella sua accezione quotidiana.
Un abbraccio,
Watashiwa |