Ohssignorebenedetto.
Mammuzzabella.
Per Diana, perdindirindina e arcipuffolina.
Inizio col dire che questo capitolo è stratosferico.
Intensissimo, strappacuore sia nel bene che nel male, e profondo.
Ho amato da impazzire non solo "l'avvicinamento", chiamiamolo così, del temerario tedesco (una pantera fatta e finita) a quel grumo di dolore e incasinamento mentale che è Charles, ma anche ed anzi ancora di più il loro confronto sull'aereo; brillante, raffinato e incisivo.
Già te l'ho detto e suonerò noiosa, ma non posso non stupirmi della tua capacità di costruire non tanto la dialettica in sé, quanto un'intera personalità strutturata nel dettaglio e sempre coerente, e di farla interagire con un'altra altrettanto strutturata.
Gesù. Leggendo quei due tenersi testa l'un l'altro mi ha fatto sentire una povera, miseranda mortale con una facoltà intellettiva assai grezza.
Nulla è banale, nulla è facile, e non concedi nessuno zuccherino - ma nonostante questo il livello della storia resta alto, non si tratta di un pippone incomprensibile e pretenzioso, al contrario.
Proprio per questo mi stupisco che non ti piovano addosso recensioni come se non ci fosse un domani - consentimi questa piccola incredulità.
E niente: fossimo faccia a faccia come i due mutanti non perderei l'occasione per sviscerare quel magnifico ping-pong verbale che hai descritto, ma qui rischierei solo di ammorbarti più di quanto già non faccia.
Passo, mi stra-complimento e chiudo. |