Buongiorno!
Avendo notato che hai scritto un seguito della vicenda tra Juliet e Francis, mi sono sentito in dovere di lasciare la mia recensione anche per curiosare un po' sui vari risvolti: in più, sono grato di essere nella tua lista ringraziamenti per la recensione dell'altra volta!
Sarò sincero, storco sempre un po' il naso quando vedo "Welcome to my life" utilizzata per quanto riguarda il dolore delle relazioni infrante: quella canzone è nata per esprimere un concetto totalitario di inadeguatezza interiore che tocca ogni giornata, ogni momento della nostra vita, dove le relazioni sono solo una minima parte e non vengono neanche accennate più di tanto del gruppo, in quel contesto.
Si salva perché l'introspezione regna sovrana e alcune frasi presagire un po' all'espansione del problema ma considerando il nocciolo della questione, forse "Perfect World" sarebbe stata MOLTO più adatta (bridge a parte) o anche "Time to say goodbye".
A parte questo, ho avuto il piacere di trovare una trama chiara con delle strutture rese in maniera semplice, con un linguaggio altrettanto spumeggiante, mai trattenuto per il dolore e l'astio provato per il modo in cui Francis tratta "inconsapevolmente" la sua ex ragazza.
C'è una volontà più netta per portarsi fuori da quel circolo vizioso senza rimanerne prigioniera ed inetta, rendendosi conto che non era quello giusto e che mai e poi mai avrebbe permesso che tutto questo si sarebbe riverificato nella sua quotidianità, in quanto come avevo accennato il primo finale non era chiaro nei suoi intenti ma ora tutto si è spiegato benissimo.
Si percepisce la rabbia di Juliet, la sua volontà nel giocare più alla vittima e di non sentirsi più tale per colpa di un uomo sbagliato che parla a vanvera e l'ha trattata come un giocattolo da rompere nei momenti più indelicati: è una ragazza che ha creduto nel candore ma che le è stato inevitabilmente tolto e si trova anche a fare i conti con convinzioni rabbiose e forse esagerate.
Ad esempio, quel sentirsi "puttana" non mi è veramente chiarissimo: perché sentirsi così se tutto quello che ha fatto è seguire l'amore (Francis è stata la prima volta, in tutti i sensi) e non lo ha mai tradito?
Forse immedesimandosi nel suo cervello, avendo una visione molto superficiale delle donne? Spero mi spiegherai.
Lo stile della song-fic in ogni caso è ben amalgamato nel suo stile e modo di rappresentazione mentre grammaticalmente ho trovato delle virgole di troppo (alcune prima di verbi e di "che" che introducono una subordinata, non devono essere mai messe dopo), qualche errorino ortografico qua e là correggibile facilmente con un programma di scrittura con il correttore (tipo appieno (a pieno) o perchè (perché) e qualche nome proprio scritto in minuscolo, errore abbastanza notabile.
Una flash chiaritrice delle intenzione e della volontà della protagonista di andare avanti nonostante l'innamoramento non svanisce con un addio repentino detto per lo sfinimento delle azioni altrui: quando uno non viaggia sulla nostra direzione, è il caso di prendere decisioni ferree.
Sono abbastanza curioso di sapere e capire se ci sarà una sorta di seguito, sono veramente interessato a capire se ci sarà per vedere l'umore di Juliet, la sua crescita lenta, maturare e farsi un nome là fuori, capendo quanto meriti di più nel rapportarsi con le persone giuste, sia in amore che in amicizia.
Qui regna la consapevolezza di un dolore e di una volontà d'essere apprezzata nella sua interezza ma ormai lontana da Francis, farsi apprezzare nonostante il suo guscio d'apparente timida che la circonda, quel pudore che la rende attenta e meticolosa nel rapportarsi.
Non l'ho sentita comunque priva di speranze e sogni, ha bisogno di metabolizzare e cercare la sua strada con il giusto tatto e garbo, con delle persone (e LA persona) che possa rispettare tutto questo di lei.
Un'idea chiara e precisa nelle maniera di espressione ed espressività che comunque può avere ancora tanti miglioramenti di stile e di cura dei periodi e della loro stesura: fino ad ora ho notato un livello standard e uguale tra i due capitoli ma sono convinto che noterò qualche miglioramento, dai.
In bocca al lupo per i progetti futuri!
Un abbraccio,
Watashiwa |