Recensioni per
Your Love is a Lie 2
di Kaggy92

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/03/17, ore 15:48

Ciau Kaggy, eccomi nel sequel, che ho deciso di leggere dopo la soddisfazione ricevuta dal primo episodio.
Quindi qui viene descritta Juliet, nel momento in cui Francis la lascia, pateticamente, come tutte le patetiche situazioni che molto spesso avvengono oggigiorno. Mi dispiace però che la tua protagonista abbia vissuto una situazione simile. Non c'è niente di più brutto che essere così bruscamente lasciati, usati. In un secondo, è il caso di dire, si passa dalla padella alla brace.
So che queste situazioni sono, purtroppo, verosimili... ma comunque spero che Juliet ritrovi la felicità che una brutta esperienza le ha fatto perdere. Non è mai bene annullarsi solo per un episodio andato male, per una storia che non ha funzionato. Si sa, l'ipocrisia è qualcosa di diffuso, bisogna stare attenti. E quando va male, si deve essere pronti a ripartire.
Hai denunciato alla perfezione la superficialità di cui oggi l'uomo sembra vivere orgogliosamente. Mi rammarica dover leggere di certe tematiche, perché so quanta verità ci sia dietro alle tue parole ed alle volte, diciamocelo, fa male accorgersi della pochezza che ci circonda.
Juliet però si è raffreddata. A modo suo è ripartito.
Sullo stile niente di nuovo, come l'altra volta mi è piaciuto moltissimo!
Alla prossima Kaggy!
-Teony

Recensore Master
07/12/16, ore 19:39

Ciao! Eccomi finalmente...
Avevo già letto e recensito "your love is a lie" e non potevo ignorare questa che ne è il seguito e forse anche la conclusione...
Non conosco ma canzone, ma comprendo perfettamente le emozioni della protagonista Juliet, innamorata, ferita e sognatrice...
È il finale che fai dato alla storia denota comunque una scelta difficile da parte di un juliet, non è facile lasciare andare chi si ama, anche se questo qualcuno è un gran bastardo, per così dire... e lo fa capire tramite un tristissimo messaggio "devo fare il serio", che ragazzo patetico... tipico di certi uomini che restano sempre immaturi.
L'unico consiglio che mi sento di darti è di non usare troppo il grassetto, distrae un po' dalla lettura...
A presto cara!
Ladyhawke83

Recensore Master
22/06/16, ore 12:19

Ciao tesoro. Finalmente riesco a passare!
Mi piace. Lo sai che nonostante la sofferenza, ne uscirai più che vincitrice e questa è la prova. Tutte le parole che tu dici... chiudono un capitolo molto importante della tua vita e ne aprono uno altrettanto importante. Juliet ce la farà a riprendersi, vedrai e troverà la persona che merita. Perché Francis si pentirà di quello che ha fatto! Purtroppo ci sono tanti come lui...ma meglio perderli che trovarli!
Bravissima tesoro.
Scritta davvero bene.
Un abbraccio e a presto,
Juliet

Recensore Junior
21/06/16, ore 21:14

Ciao. Sono qui per via dello scambio.
Sai, questa storia non é come le altre, quindi non partirò facendoti i soliti complimenti- che senz'altro la storia merita ma non credo abbiano importanza adesso.- inizio col dirti grazie.
Tante volte noi ragazze tendiamo a dare troppo a chi non si merita, e quel troppo vorremo che venga ricambiato da chi, non è abituato a ricevere niente.
Juliet é un personaggio che si rispecchia un po' in tutte noi, la ragazza dal cuore aperto che da' sempre quel troppo a chi non merita e che poi finisce sempre ferita, umiliata.
Possibile che per Francis lei non abbia significato niente?
Purché breve, la storia é ricca di significato, brava!
Leggerò altro di tuo.
-hunter

Recensore Master
21/06/16, ore 12:20

Buongiorno!
Avendo notato che hai scritto un seguito della vicenda tra Juliet e Francis, mi sono sentito in dovere di lasciare la mia recensione anche per curiosare un po' sui vari risvolti: in più, sono grato di essere nella tua lista ringraziamenti per la recensione dell'altra volta!
Sarò sincero, storco sempre un po' il naso quando vedo "Welcome to my life" utilizzata per quanto riguarda il dolore delle relazioni infrante: quella canzone è nata per esprimere un concetto totalitario di inadeguatezza interiore che tocca ogni giornata, ogni momento della nostra vita, dove le relazioni sono solo una minima parte e non vengono neanche accennate più di tanto del gruppo, in quel contesto.
Si salva perché l'introspezione regna sovrana e alcune frasi presagire un po' all'espansione del problema ma considerando il nocciolo della questione, forse "Perfect World" sarebbe stata MOLTO più adatta (bridge a parte) o anche "Time to say goodbye".
A parte questo, ho avuto il piacere di trovare una trama chiara con delle strutture rese in maniera semplice, con un linguaggio altrettanto spumeggiante, mai trattenuto per il dolore e l'astio provato per il modo in cui Francis tratta "inconsapevolmente" la sua ex ragazza.
C'è una volontà più netta per portarsi fuori da quel circolo vizioso senza rimanerne prigioniera ed inetta, rendendosi conto che non era quello giusto e che mai e poi mai avrebbe permesso che tutto questo si sarebbe riverificato nella sua quotidianità, in quanto come avevo accennato il primo finale non era chiaro nei suoi intenti ma ora tutto si è spiegato benissimo.
Si percepisce la rabbia di Juliet, la sua volontà nel giocare più alla vittima e di non sentirsi più tale per colpa di un uomo sbagliato che parla a vanvera e l'ha trattata come un giocattolo da rompere nei momenti più indelicati: è una ragazza che ha creduto nel candore ma che le è stato inevitabilmente tolto e si trova anche a fare i conti con convinzioni rabbiose e forse esagerate.
Ad esempio, quel sentirsi "puttana" non mi è veramente chiarissimo: perché sentirsi così se tutto quello che ha fatto è seguire l'amore (Francis è stata la prima volta, in tutti i sensi) e non lo ha mai tradito?
Forse immedesimandosi nel suo cervello, avendo una visione molto superficiale delle donne? Spero mi spiegherai.
Lo stile della song-fic in ogni caso è ben amalgamato nel suo stile e modo di rappresentazione mentre grammaticalmente ho trovato delle virgole di troppo (alcune prima di verbi e di "che" che introducono una subordinata, non devono essere mai messe dopo), qualche errorino ortografico qua e là correggibile facilmente con un programma di scrittura con il correttore (tipo appieno (a pieno) o perchè (perché) e qualche nome proprio scritto in minuscolo, errore abbastanza notabile.
Una flash chiaritrice delle intenzione e della volontà della protagonista di andare avanti nonostante l'innamoramento non svanisce con un addio repentino detto per lo sfinimento delle azioni altrui: quando uno non viaggia sulla nostra direzione, è il caso di prendere decisioni ferree.
Sono abbastanza curioso di sapere e capire se ci sarà una sorta di seguito, sono veramente interessato a capire se ci sarà per vedere l'umore di Juliet, la sua crescita lenta, maturare e farsi un nome là fuori, capendo quanto meriti di più nel rapportarsi con le persone giuste, sia in amore che in amicizia.
Qui regna la consapevolezza di un dolore e di una volontà d'essere apprezzata nella sua interezza ma ormai lontana da Francis, farsi apprezzare nonostante il suo guscio d'apparente timida che la circonda, quel pudore che la rende attenta e meticolosa nel rapportarsi.
Non l'ho sentita comunque priva di speranze e sogni, ha bisogno di metabolizzare e cercare la sua strada con il giusto tatto e garbo, con delle persone (e LA persona) che possa rispettare tutto questo di lei.
Un'idea chiara e precisa nelle maniera di espressione ed espressività che comunque può avere ancora tanti miglioramenti di stile e di cura dei periodi e della loro stesura: fino ad ora ho notato un livello standard e uguale tra i due capitoli ma sono convinto che noterò qualche miglioramento, dai.
In bocca al lupo per i progetti futuri!

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Master
19/06/16, ore 01:29

Ed eccomi qui a commentare anche questa.
Altra piccola flash e questa volta sembra che finalmente Juliet riesca a trovare la forza di girare pagina con Francis. Per quanto riguarda lo stile, è sempre molto pulito e molto semplice, quindi anche particolarmente facile da leggere. L'unico appunto che ti faccio è di stare più attenta con la punteggiatura, ho notato come più volte tu abbia infilato delle virgole in posti in cui non dovevano stare e c'è una frase che termina addirittura con un punto interrogativo seguito da un punto fermo, probabilmente una svista.
Per il resto, se non ho capito male, si tratta di una "storia autobiografica" (se mi lasci passare il termine), quindi mi fa piacere che tu alla fine abbia "aperto gli occhi".
Che dire d'altro, complimenti.