Buongiorno!
Approfittando di questi giorni di relativa calma prima di riprendere lo studio matto e disperatissimo in visione della sessione di settembre, sono riuscita a passare.
Ho trovato la shot generalmente interessante e, nonostante quello che mi avessi anticipato, devo dire che il tuo stile mi è piaciuto molto, anche se differente da quello della precedente storia.
Ti dirò, adattare lo stile in base al contenuto del racconto è sinonimo di vere capacità scrittorie, quindi sentiti fiera di ciò che produci.
Trovo molto originale che tu abbia trasformato la tua gita scolastica in una one-shot con i personaggi del fandom Pokémon, soprattutto perché sei stata in grado di assegnare a ciascuno la parte migliore che avrebbe potuto interpretare.
Quando Ursula ha tentato di entrare nel negozio di cosmetici e Rowan l'ha bloccata, ho sentito nella mia testa l'avviso che appare sul Nintendo quando cerchi di usare la bicicletta nei luoghi chiusi "c'è tempo e luogo per ogni cosa, ma non adesso!". Ahahahah!
Devo essere onesta, in questo contesto la Cavalier mi è risultata un tantino irritante: sarà che ho conosciuto soggetti come Lucinda che pensano che tutto sia loro dovuto solo perché sono carine a hanno la faccia tosta di mettersi sempre in mezzo.
Non mi è sfuggita la latente gelosia di Kenny, anch'essa molto credibile.
Anche i Gary abbondano, pertanto non mi è venuto difficile immedesimarmi a mia volta in Vera, che rappresenta un po' la ragazza normale e media della classe, quella che non fa parte né del gruppo delle reginette/Barbie e nemmeno del gruppo delle "invisibili".
Poi, nella parte iniziale, quando descrivi la grande presenza di biciclette, mi hai ricordato la mia gita scolastica a Ferrara, città che ho avuto modo di apprezzare tantissimo.
Anche se, immagino, tu l'abbia inserita anche in riferimento al fatto che Ash, all'inizio della sua avventura con Vera, le ha distrutto la bicicletta come fece con quella di Misty a suo tempo.
Barry ed Iris mi sono sembrati semplicemente perfetti nel loro essere fuori di testa: fanno un'ottima coppia, soprattutto nel loro essere stravaganti e curiosamente compatibili. Ogni tanto le crack pairing possono risultare davvero più funzionanti delle canon.
Mi sarebbe piaciuto vedere un lieto fine di Vera con Drew (visto che supporto la loro ship), tuttavia credo che questo finale aperto sia più giusto e realistico. In effetti, far innamorare due ragazzi nel giro di due giorni sarebbe stato troppo da fan-fiction oppure troppo da amori che si esauriscono nel tempo di una gita (e ne ho visti parecchi, durante i miei viaggi d'istruzione). Vera merita qualcosa di più, pertanto penso che sia giusto che in gita (ricordiamo che le gite servono anche per far socializzare meglio tutti i membri di una classe) ci sia stata l'occasione di parlare e cominciare una conoscenzai, che poi, eventualmente, può essere approfondita in altri contesti.
Ben interpretate anche le parti di Zoey e dei professori vari che mantengono il loro carattere. Anche Misty e la sua paura degli insetti, per cui cerca il baldo Gary per liberarsene!
La camicia hawaiiana del Prof. Birch è stata la sua firma: è lui in tutto e per tutto, anche nel suo stravagante modo di alleviare le sofferenze di Vera bruciandole i lacci per renderli adatti al suo scopo.
Il fatto che tu abbia preso spunto da eventi realmente accaduti è sinonimo di avere un ottimo spirito di osservazione e, poiché la narrazione dal vivo è quella che apprezzo di più tra tutte, posso dirti che questo lavoro mi è piaciuto particolarmente.
Non risulta difficile ritrovare nei tuoi personaggi persone che si conoscono (o, come nel mio caso, si sono conosciute in passato), favorendo l'empatia con gli stessi. E credo che per essere uno buono scritto questa sia una qualità fondamentale, visto che la lettura prende di più quando ci si ritrova con i protagonisti e con gli altri che ruotano loro intorno.
Dal punto di vista grammaticale, non ho notato errori e i costrutti mantengono una buona fluidità, rendendo lo stile fruibile per un racconto come questo, che si ispira ad un testo tipo cronaca, solo più romanzata e più discorsiva.
C'è vivacità e brio, anche nella parte in cui racconti con gli occhi di Paul (mi sono ritrovata moltissimo anche in lui): in quel contesto, la sua estrema serietà e misantropia cozza con l'invadenza di altri personaggi e amplifica l'effetto comico della situazione stessa.
Proprio un diario di una gita scolastica a tutti gli effetti.
In conclusione, posso dire che anche questa tua storia mi è piaciuta tantissimo e che non l'ho trovata affatto noiosa come dicevi in apertura.
Davvero ben fatto.
Alla prossima!
*Halley* |