Recensioni per
The new Avenger
di Thominewt

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 55
Neutre o critiche: 2 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
16/01/17, ore 20:50
Cap. 25:

Ciao Thominewt,
di sicuro hai già visto dal colore della bandierina che la mia sarà una recensione neutra e so che non deve essere piacevole riceverne, però vorrei provare a darti dei suggerimenti in merito ai particolari che per me sono la motivazione del rating.
Nella speranza che alcuni consigli possano esserti utili per il seguito che hai in programma di scrivere mi sono decisa a trovare un po’ di tempo per segnalarti un paio di dettagli che, mi spiace… trovo siano davvero penalizzanti per il risultato finale e per la scorrevolezza stessa dei capitoli - ovvero il registro narrativo e l’uso del lessico.
 
Per la storia hai scelto la tecnica dell’io narrante, quindi una narrazione in prima persona interna = il punto di vista appartiene ad un personaggio che fa parte della storia.
Si tratta di gusto personale e la scelta è soggettiva, ma siccome sto cercando di essere utile provo a darti tutte le indicazioni che mi vengono in mente: la presenza di più narratori non è un errore, solo non usare i salti di POV per raccontare due volte le stesse cose e non introdurli durante il capitolo.
Nel cap. 19 c’è una scena romantica tra Bucky e Talia, nella quale si ripete due volte la descrizione degli eventi proprio a causa dei continui salti di POV; in questo modo sembra di stare in un flipper, la pallina fa avanti e indietro e si crea una confusione inutile, perfino fastidiosa.
Negli ultimi due capitoli invece ti sei mantenuta unicamente sul POV Talia, che scorre fluido, e secondo me non c’è paragone con quelli in cui interrompi l’azione per introdurre il POV Bucky, POV Steve, POV Natasha etc.  Quando lo fai è come se qualcuno gridasse “CAMBIO DI NARRATORE!!!” in faccia a chi legge, prima di riprendere il racconto.
Di solito porto sempre come esempio George R.R. Martin e “Cronache del ghiaccio e del fuoco”: nei suoi libri ad ogni capitolo corrisponde un punto di vista diverso, tanto che i capitoli stessi non hanno un vero e proprio titolo se non il nome del personaggio protagonista.   [ 1. Bran, 2. Catelyn, 3. Daenerys, 4. Eddard e via così ]
Una volta deciso cosa succede in un determinato capitolo pensa a quale personaggio si adatta meglio e racconta tutti gli avvenimenti dal suo punto di vista, in questo modo la continuità della narrazione non subisce interruzioni.  Può essere una variante accettabile?
 
Poi c’è il registro, che è strettamente connesso all’io narrante: quando si usa la prima persona interna il registro è in genere colloquiale, perché di fatto si tratta dei pensieri di un personaggio e viviamo gli avvenimenti della storia attraverso i suoi occhi.
Nei tuoi capitoli purtroppo c’è spesso la tendenza ad usare un linguaggio più “alto”, ti incollo di seguito alcuni passaggi presi da questo capitolo:
 
non riesco a rimembrare tutti i ricordi di questi giorni”
“non hanno esitato a giungere
Scruto del vero terrore nelle sue iridi”
Mi esamina, quasi smarrito”
“Ma cosa ti è saltato in mente? Hai pensato all’azione che hai commesso?”
“Noi adesso varcheremo quella soglia a testa alta”
“Non potevo lasciare che Bucky rimembrasse tutti quei martiri. Ho cercato di ragionare con il mio arbitrio
“–Signorina Cole- prorompe poco dopo Nick”
“Mi soffermo a ponderare attentamente, ricostruendo e cercando di rivivere la terribile esperienza, quando il mio ricordo si sofferma su di un evento che effettivamente potrebbe essere un indizio al suo quesito.”    
 
Oltre alla ripetizione (“mi soffermo” e “si sofferma” a distanza di quindici parole) se tu dovessi raccontare qualcosa che ti sta succedendo o ti è successa, useresti verbi come rimembrare, giungere, prorompere, ponderare, scrutare?
Diresti sul serio “Hai pensato all’azione che hai commesso?” invece di “hai pensato a cosa stavi facendo”?
Diresti “varcheremo quella soglia a testa alta” piuttosto che “noi adesso entriamo in quella stanza a testa alta”?
“Ho cercato di ragionare col mio arbitrio” e non “ho cercato di prendere una decisione per conto mio/ragionando con la mia testa”?
 
E’ un linguaggio troppo articolato che non si adatta al tipo di narrazione che hai scelto e la appesantisce. La voce narrante dovrebbe essere diretta, naturale e spigliata, ma così sembra costruita e retorica: è come se i protagonisti si rendessero conto di essere i narratori e cercassero di usare un linguaggio forbito per fare bella figura.
In più, mi spiace dirlo, molti termini sono usati in un contesto scorretto e sballano del tutto il senso delle frasi.
Di nuovo riporto dei passaggi presi da questo capitolo (per forza di cose non posso fare riferimento alla storia per intero ma l’ho letta fino all’ultimo aggiornamento, preferisco sempre sapere di cosa sto parlando quando preparo una recensione):
 
“Sono passati due giorni dal terribile vissuto”
Vissuto come sostantivo non può essere usato come sinonimo di esperienza o avvenimento, perché non è il significato del lemma - piuttosto definisce l’insieme degli eventi che costituiscono la storia di un individuo. [vocabolario Treccani]
 
“lascia penetrare l’ago nell’apposita vena”
Dicendo apposita vena sembra che in tutto il corpo abbiamo UNA sola vena che può essere utilizzata in caso di trasfusione, prelievo o flebo, mentre tutte le altre non vanno bene.
 
“trasfusioni di liquidi per reintegrarmi le funzioni vitali”
Le funzioni vitali non sono reintegrabili. Possono essere monitorate, possono affievolirsi etc ma non essere reintegrate.
 
“La sua fisicità poderosa si avvicina verso di me”
La fisicità non si può muovere né camminare, è un concetto astratto.
 
“sovrastando la stanza con il silenzio”
Treccani: sovrastare, 1. a. Stare sopra, elevarsi sopra, b. Con riferimento a persona, ergersi, spiccare sopra un’altra o più altre per maggiore altezza,  c. Più com. in senso fig., essere imminente, poter accadere da un momento all’altro, con riferimento a sventure o avvenimenti avversi e temuti.
Quindi non si può sovrastare una stanza con il silenzio.
 
“mi lascio godere il momento” 
?!
         
“E’ tutto ok, tranquilla, nessun rammarico.”
Avrebbe senso se il termine scelto da Clint fosse “nessun rancore”.
 
“Tralascio un sospiro di sollievo”
Treccani: tralasciare,  Lasciare da parte, o a mezzo, interrompendo un’attività già iniziata o, più spesso, omettendo di fare o di dire qualcosa che potrebbe essere utile o opportuno fare o dire.
Non è possibile tralasciare un sospiro di sollievo, al massimo “tirare” o “esalare”.
 
“non potevo lasciare che Abram ambisse ad uno dei suoi obiettivi. Non potevo lasciare che Bucky rimembrasse tutti quei martiri.”
Treccani: ambire, Desiderare ardentemente, bramare.
Non so cosa volesse dire di preciso l’uso di ambire in questo caso e martiri rischia di essere scambiato come il plurale di martire; se si tratta del plurale di martirio, allora è più corretto martìri.
 
“Signorina Cole- prorompe poco dopo Nick schiarendosi la gola -le confesso che il motivo principale per la quale l’ho integrata nel gruppo, è stato nettamente connesso al suo passato. Conoscevo i suoi genitori, e conoscevo lei […] ho promesso loro che l’avrei salvaguardata, e garantito una massima istruzione delle tecniche di spionaggio. Lei comunque sarebbe stata destinata ad entrare nello SHIELD, ma il fenomeno che ha segnato indelebilmente il suo passato, le ha concesso una marcia in più. Le sue doti sono sempre state speciali sin dalla tenera età, ed io non avevo dubbi che grazie al miglior team sarebbe riuscita a compiere grandi progressi. Quando settimane fa ha firmato nero su bianco il documento immutabile, ed è entrata a far parte degli Avengers, ha dato il via al suo percorso formativo. Era giunto il momento in cui avrebbe scoperto se stessa, e la verità. Ero molto sicuro della mia scelta, ambizioso, ma…”
Torniamo al discorso sulla poca credibilità del registro narrativo: se provi a leggere ad alta voce questa frase di Fury, ti sembra che scorra bene? Ad esempio, nella battuta di un film vedresti bene termini come “il fenomeno che ha segnato indelebilmente il suo passato” o “ha firmato nero su bianco il documento immutabile”?
Mettere nero su bianco significa dare valore legale a qualcosa - se stai firmando un documento è implicito che quello sia lo scopo e non c’è bisogno di dire “firmato nero su bianco il documento”… diventa solo una ripetizione ridondante dello stesso concetto.
“Garantito una massima istruzione delle tecniche di spionaggio” invece sembra significare che Fury si è impegnato ad addestrare le tecniche di spionaggio, non Talia.
 
In generale il mio consiglio è di controllare sempre sul vocabolario il significato delle parole, per avere la certezza che siano quelle più adatte. Purtroppo usare dei termini errati fa sorgere un po’ il dubbio su quanto un autore abbia padronanza del lessico che sta inserendo nel testo… problema che è legato a quanto ti accennavo prima, ovvero il fatto che in molti passaggi la terminologia sembri volutamente forzata e non adatta al registro.
Non volermene, la sensazione è che tu stia cercando di rendere la narrazione “sofisticata” (passami il termine) ma la tipologia di storia che hai scelto si presta molto meglio all’uso di un linguaggio diretto, senza troppi fronzoli.
Che non vuol dire scadente, ci tengo a specificare!
Secondo me nella prossima parte della ff non dovresti preoccuparti troppo se la narrazione risulta diretta, quando usi un POV interno in prima persona ci sta! E per i dialoghi, prova a rileggerli ad alta voce e immaginarli davvero come battute di un film per capire se funzionano o sembrano poco naturali.
 
 
Spero che in qualche modo questo lunghissimo commento possa esserti utile,
un saluto
Milla984

Recensore Junior
13/07/16, ore 23:58
Cap. 5:

Ciao! Inanzitutto prima di iniziare voglio dirti che sebbene questa recensione sia neutra, la tua storia ha senza dubbio del potenziale! Mi piace molto l'entusiasmo che ci metti e si vede che ci tieni, proprio per questo volevo farti presente due o tre cose che spero ti aiutino a migliorare! Prima di tutto i capitoli sono troppo corti anche se uniti! Inoltre secondo me dovresti staccare i dialoghi, andare a capo quando cambia la persona che parla in modo che risulti più scorrevole nella lettura. Per quanto riguarda la trama invece, si vede che è una delle tue prime storie e mi ricorda molto me nei miei primi tenpi da fangirl! Quello che posso dirti è: cerca di non essere troppo autobiografica e se possibile rendi gli eventi plausibili. Mi spiego: si vede che Talia è una tua trasposizione e non c'è nulla di male, ma cerca di rendere la storia più corposa! Le descrizioni primandi tutto sono importanti, non limitarti ai dialoghi! E poi nel primo capitolo quella parte sull outfit è, a parer mio, un po' inutile se non integrata con qualche fatto interessante della vita della protagonista. ..le descrizioni a elenco non piacciono mai molto! Poi personalmente mi piace molto la parte di Tania fan di Cap, è una bella idea e ci permette di capirla meglio! Invece credo che non sia plausibile il fatto che fury le affidi subito una missione anche se a fianco degli avengers, senza qualifiche o nulla! Menomale che ha specificato la cosa dei test che lo ha reso già più realistico! In ogni caso secondo me dovresti rendere le cose meno "banali" approfondendo gli eventi, le descrizioni e tutto quanto! Cerca di non essere così precipitosa, non arrivare subito all'azione..allunga i capitoli e mettici anche delle piccole cose che rendano tutto quando più realistico e avvincente!
Spero di esserti stata un po' utile, non abbandonare l'idea mi raccomando!

Erza