Ciao carissima, torno con immenso piacere a questa tua serie approfittando dello scambio a catena.
Partiamo dal titolo che ho trovato estremamente evocativo e mi ha da subito gettato nello stato d’animo di Melissa, personaggio di cui avevi già parlato nella storia precedente a questa e che mi aveva molto incuriosita e sono stata quindi contentissima di ritrovare qui, ma anche di tutti i sopravvissuti alla Battaglia di Hogwarts che continuano a combattere. Purtroppo sono decisamente poco ferrata in materia di poesia, ma trovo che tu sia riuscita ad abbinare questa di Ungaretti in maniera magistrale all’interno della storia e mi hai anche fatto venir voglia di rispolverare la lettura dei testi poetici, che al liceo ho davvero studiato poco e male – il mio professore di italiano era molto fissato con il realismo e abbiamo passato quasi due mesi su quell’argomento solamente.
Sono stata molto felice di proseguire con la conoscenza dei tuoi personaggi, rendendomi conto ulteriormente di quanto vividi e credibili essi fossero; non che avessi alcun dubbio, s’intende, ma paiono essere usciti direttamente dalle pagine della Rowling come completamento ai personaggi creati da lei. Ho trovato splendida Melissa: la sua umanità, la voglia di proteggere provata nei confronti di tutti i ragazzi che ha medicato nel corso dei mesi, anche se tanti di loro li ha conosciuti solo brevemente, e l’immenso senso di vuoto che prova per tutti i caduti la rendono umana ed è così facile immedesimarsi con lei – mi ha ricordato un po’ Molly.
E Charlotte, beh, lei mi aveva già intrigato nella scorsa storia, per via di questa rivalità con Hermione - dettata forse anche dall’essere più simili di quanto non vogliano ammettere di essere – e non ho potuto che apprezzarla ancora di più in questa storia, con il suo piano per vendicarsi dei Lestrange che pare assurdo, forse, ma risulta vincente e che quindi non può che portare una ventata di ottimismo tra la truppa dolorante e vagamente depressa.
Ho amato in modo particolare la sorellanza creatasi tra Hermione, Tonks e Fleur, che si sono trovate tutte vittime dell’attesa spasmodica del ritorno della persona amata: Fleur così materna nei confronti di Hermione, che le ricorda di riposare, Tonks che attende di sapere se il suo bambino e i suoi genitori sono stati vendicati (non è che avessi bisogno del cuore in effetti, io, sapere della morte di Teddy mia ha uccisa) e Hermione che ripensa ai momenti vissuti con Charlotte, oltre che ai cambiamenti che si è trovata ad attraversare durante la guerra. La ragazza che confidava nel lieto fine, perché Harry aveva la profezia dalla sua parte e perché, teoricamente, il Bene alla fine vince, è scomparsa per lasciar posto alla guerriera che non ha tempo per fermarsi a riflettere sulle vite che ha tolto; ho trovato questa Hermione piuttosto simile alla Katniss di “Hunger games” e devo dire che mi è sembrata la giusta evoluzione di un personaggio come il suo, perché non avrebbe potuto conservare quella sorta d’innocenza che ha sempre avuto, se la guerra avesse avuto l’epilogo che ci narri tu.
La fine è riuscita a rasserenarmi, almeno per ora: tralasciando tutte le vite che sono state perse e che lo saranno, questa battaglia l’hanno vinta loro, Tonks ha avuto la sua vendetta - anche se è poca cosa paragonata a quanto tutti hanno perso – e questo Ordine, pur decimato, ha conservato intatto ciò che lo differenzia dai loro avversari. L’Amore è il sentimento che ha sempre guidato Harry, ciò che lo ha protetto nei momenti più inaspettati, e ciò che guida anche questa Resistenza che pare essere priva di speranza, ma che non ha alcuna intenzione di arrendersi. L’Amore è nelle dita mozzate di Fleur, che fremono per stringere a sé il marito tornato dalla battaglia, nel braccio amputato di Tonks, che non le impedisce di abbracciare Remus, e nell’insonnia di Hermione, che non può dormire fino a che non avrà rivisto Ron e avrà sentito il battito del suo cuore, sincerandosi che è davvero tornato. Finché proveranno amore gli uni per gli altri, non saranno sconfitti.
Scusami se questa recensione è sconclusionata e priva di un senso logico, ma queste tue storie mi stanno penetrando sottopelle e mi emozionano in maniera incredibile, spero di essere in grado di farti comprendere quanto mi stiano piacendo.
Un abbraccio e a presto!
Francy
PS mi sono dimenticata di aggiungere che sto amando l'inserimento di riferimenti in gaelico, anche io trovo dannatamente affascinante l'Irlanda e queste parole hanno una carica emotiva molto più forte delle loro controparti inglesi - a mio modesto parere. (Recensione modificata il 31/03/2020 - 02:39 pm) |