Recensioni per
Veglia
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/03/20, ore 14:38
Cap. 1:

Ciao carissima, torno con immenso piacere a questa tua serie approfittando dello scambio a catena.
Partiamo dal titolo che ho trovato estremamente evocativo e mi ha da subito gettato nello stato d’animo di Melissa, personaggio di cui avevi già parlato nella storia precedente a questa e che mi aveva molto incuriosita e sono stata quindi contentissima di ritrovare qui, ma anche di tutti i sopravvissuti alla Battaglia di Hogwarts che continuano a combattere. Purtroppo sono decisamente poco ferrata in materia di poesia, ma trovo che tu sia riuscita ad abbinare questa di Ungaretti in maniera magistrale all’interno della storia e mi hai anche fatto venir voglia di rispolverare la lettura dei testi poetici, che al liceo ho davvero studiato poco e male – il mio professore di italiano era molto fissato con il realismo e abbiamo passato quasi due mesi su quell’argomento solamente.
Sono stata molto felice di proseguire con la conoscenza dei tuoi personaggi, rendendomi conto ulteriormente di quanto vividi e credibili essi fossero; non che avessi alcun dubbio, s’intende, ma paiono essere usciti direttamente dalle pagine della Rowling come completamento ai personaggi creati da lei. Ho trovato splendida Melissa: la sua umanità, la voglia di proteggere provata nei confronti di tutti i ragazzi che ha medicato nel corso dei mesi, anche se tanti di loro li ha conosciuti solo brevemente, e l’immenso senso di vuoto che prova per tutti i caduti la rendono umana ed è così facile immedesimarsi con lei – mi ha ricordato un po’ Molly.
E Charlotte, beh, lei mi aveva già intrigato nella scorsa storia, per via di questa rivalità con Hermione - dettata forse anche dall’essere più simili di quanto non vogliano ammettere di essere – e non ho potuto che apprezzarla ancora di più in questa storia, con il suo piano per vendicarsi dei Lestrange che pare assurdo, forse, ma risulta vincente e che quindi non può che portare una ventata di ottimismo tra la truppa dolorante e vagamente depressa.
Ho amato in modo particolare la sorellanza creatasi tra Hermione, Tonks e Fleur, che si sono trovate tutte vittime dell’attesa spasmodica del ritorno della persona amata: Fleur così materna nei confronti di Hermione, che le ricorda di riposare, Tonks che attende di sapere se il suo bambino e i suoi genitori sono stati vendicati (non è che avessi bisogno del cuore in effetti, io, sapere della morte di Teddy mia ha uccisa) e Hermione che ripensa ai momenti vissuti con Charlotte, oltre che ai cambiamenti che si è trovata ad attraversare durante la guerra. La ragazza che confidava nel lieto fine, perché Harry aveva la profezia dalla sua parte e perché, teoricamente, il Bene alla fine vince, è scomparsa per lasciar posto alla guerriera che non ha tempo per fermarsi a riflettere sulle vite che ha tolto; ho trovato questa Hermione piuttosto simile alla Katniss di “Hunger games” e devo dire che mi è sembrata la giusta evoluzione di un personaggio come il suo, perché non avrebbe potuto conservare quella sorta d’innocenza che ha sempre avuto, se la guerra avesse avuto l’epilogo che ci narri tu.
La fine è riuscita a rasserenarmi, almeno per ora: tralasciando tutte le vite che sono state perse e che lo saranno, questa battaglia l’hanno vinta loro, Tonks ha avuto la sua vendetta - anche se è poca cosa paragonata a quanto tutti hanno perso – e questo Ordine, pur decimato, ha conservato intatto ciò che lo differenzia dai loro avversari. L’Amore è il sentimento che ha sempre guidato Harry, ciò che lo ha protetto nei momenti più inaspettati, e ciò che guida anche questa Resistenza che pare essere priva di speranza, ma che non ha alcuna intenzione di arrendersi. L’Amore è nelle dita mozzate di Fleur, che fremono per stringere a sé il marito tornato dalla battaglia, nel braccio amputato di Tonks, che non le impedisce di abbracciare Remus, e nell’insonnia di Hermione, che non può dormire fino a che non avrà rivisto Ron e avrà sentito il battito del suo cuore, sincerandosi che è davvero tornato. Finché proveranno amore gli uni per gli altri, non saranno sconfitti.
Scusami se questa recensione è sconclusionata e priva di un senso logico, ma queste tue storie mi stanno penetrando sottopelle e mi emozionano in maniera incredibile, spero di essere in grado di farti comprendere quanto mi stiano piacendo.
Un abbraccio e a presto!
Francy
PS mi sono dimenticata di aggiungere che sto amando l'inserimento di riferimenti in gaelico, anche io trovo dannatamente affascinante l'Irlanda e queste parole hanno una carica emotiva molto più forte delle loro controparti inglesi - a mio modesto parere.
(Recensione modificata il 31/03/2020 - 02:39 pm)

Recensore Master
12/03/20, ore 19:59
Cap. 1:

Eccomi di nuovo qui!

Recensione difficile, questa. Confesso di aver letto questa storia qualche giorno fa e di aver aspettato un po' prima di recensire, perché a caldo mi sono sentita quasi svuotata dal dolore che abbraccia questo racconto.
Ciò che più mi ha colpita è la spietata resa della guerra – dalle conseguenze emotive a quelle fisiche, non hai risparmiato nulla né ai personaggi né ai lettori. È crudele il modo in cui indugi su dettagli crudi, che sanno di dolore, ma terribilmente efficace per caratterizzare la tua cornice narrativa, avvertire che la guerra non fa sconti a nessuno, che non si scherza, che non si torna indietro.
Anche pensare a Shell Cottage in quelle condizioni è doloroso. Siamo stati abituati a pensare a quel luogo come a un rifugio estraneo agli orrori della guerra, dove prendersi una pausa e ritemprarsi, invece in questo universo narrativo è un accampamento – e puzza di sangue, grida, morte.
Ancora una volta ho apprezzato le tue caratterizzazioni mature, ragionate, evolute in funzione di ciò che i personaggi sono costretti a vivere. Proprio con riferimento all'evoluzione, quella di Hermione è terribile nel suo realismo e viaggia di pari passo con i dolori che la ragazza è stata costretta a incassare e metabolizzare.
La sua ansia, e quella di Tonks, e quella di tutti gli altri, è estremamente vivida. Mi è parso di vederli tutti lì, in tensione e in attesa, a pregare che un piano dalle sembianze assurde potesse avere l'esito sperato.
Non conosco ancora molto Charlotte, ma è un personaggio che continua a intrigarmi e ho trovato coerente a quelle poche informazioni che abbiamo su di lei il fatto che non abbia scelto Hermione per la propria avventura. Charlotte che, pur spezzata, continua a combattere mi ha emozionata un po', lo ammetto.
Gli aghi inseguitori mi hanno rimandata a Hunger Games, non so se il riferimento sia diretto o meno, ma ho apprezzato il modo in cui sei riuscita a renderli coerenti in questo contesto, al punto che non li ho affatto percepiti come estranei (piano molto originale, tra l'altro!).
Il titolo, che chiama in causa la poesia di Ungaretti che accompagna l'intera storia, credo parli da sé: capace di riassumere la sensazione di sospensione che accompagna l'intera narrazione – quest'ansia tesa di chi attende senza sapere e senza poter far nulla, che deve limitarsi a vegliare, e sperare.

Dalla data di pubblicazione credo sia stata la prima storia che hai scritto su questo universo narrativo (ma potrei essere in errore, mi sto affidando alla memoria!). Nel caso, è proprio interessante la tua scelta di entrare in media res e riuscire comunque a creare una cornice credibile e soprattutto solida.
Complimenti, davvero, sono sempre più curiosa di leggere la mini-long e saperne di più. Nel mentre, non posso fare altro che dirti bravissima!, per la scrittura coinvolgente, la trama complessa e questi personaggi spezzati che non hanno paura di mostrarsi frangibili.

Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
12/03/20, ore 11:07
Cap. 1:

Ciao!
Ovviamente, non potevo che passare di qui: questa serie mi piace sempre di più, anche se ogni storia mi lascia con il cuore a pezzi e in un baratro di angoscia esistenziale.
Mi piace soprattutto come le storie, pur essendo autoconclusive, vadano a comporsi in un affresco tematico preciso e coerente: non è affatto una cosa scontata, soprattutto considerando che si tratta di storie scritte in un arco temporale molto vasto.
Adoro come hai saputo integrare i tuoi personaggi in un contesto del tutto credibile: sono personaggi interessantissimi, che si muovono perfettamente in questa resistenza così sparuta, così disperata, e mi piace molto scoprire qualcosa di più su di loro in ogni storia, come se ogni storia fosse una prospettiva diversa che permette di guardare da un punto di vista diverso questi personaggi.
Credo che tu sia stata bravissima a rendere al meglio, in maniera ahimé perfettamente credibile, le atmosfere di una guerra, della resistenza, dei feriti e della morte: non ti risparmi con la crudezza dei dettagli, perché la guerra è così, ma non è mai un voler rimestare volontariamente nel torbido.
La crescita e il cambiamento di Hermione a me sono sembrati perfettamente strutturate e credibili: è terribile il momento in cui la vera presa di coscienza su cosa sia la guerra significhi non tanto perdere qualcuno, quanto abituarsi a fare azioni terribili. Il momento in cui Hermione smette di sentirsi un'assassina, e riesce a dormire anche senza bisogno di lavarsi via l'odore di sangue dalle mani è terribile, ma anche un approccio estremamente maturo al tema (molto più maturo di quanto lo sia mai stato nella saga, credo).
Sono anche felicissima di aver rivisto Charlotte, e di averla vista interagire molto di più con Hermione: continua a sembrarmi un personaggio interessantissimo, spigoloso, sì, ma intelligente, dotato di una introspezione che non vedo l'ora di incontrare ancor di più. È bello soprattutto vedere che, nonostante i caratteri per certi versi comunque molto diversi, abbiano trovato il modo di collaborare, e anzi, proprio la loro rivalità sia servita a far emergere il meglio di loro (e sì, anche solo la gelosia nel condividere il ruolo di cervello del gruppo mi sembra perfettamente coerente con i personaggi, che certo sono stati costretti a crescere troppo in fretta, ma restano pur sempre delle ragazze).
Tonks l'ho trovata adorabile: goffa, ma comunque salda nel suo amore, nel suo cercare di guardare sempre avanti. Tra l'altro, adoro il fatto che tu sia riuscita a farmi passare in dieci secondi dalla gioia nel vederla ancora viva assieme a Remus, al dolore più estremo quando ci hai svelato di come Bellatrix abbia lavato i propri panni sporchi. Terribile. E sì, non ho provato nemmeno una briciola di rimpianto quando ho esultato sapendo il suo corpo in pasto alla Piovra Gigante.
Di nuovo, credo di averti lasciato una recensione vagamente delirante e non coerente quanto avrei voluto, ma la storia mi è piaciuta davvero da impazzire.
A presto!

Recensore Master
05/03/17, ore 11:17
Cap. 1:

Eccomi qua! Come promesso lascio la recensione premio alla storia senza recensioni. Allora... È molto simile a quella con cui hai partecipato al contest, solo che l'ambientazione è diversa. Lì ti sei concentrata sul magono e qui sui sopravvissuti dell'ordine della fenice.
Bellissima... Hai descritto bene il cambiamento dei personaggi subito dopo la guerra, come hermione. Ed io la vedo come una storia molto realistica.
A presto.