Le vibrazioni di questo capitolo sono amplificate, non so come spiegarmi, nè perchè mi è venuta la parola vibrazioni, ma è arrivata di getto. E' stata la prima cosa che ho pensato quando Carol ha aperto la porta e si è ritrovata davanti allo sguardo di Daryl: l'aria vibrava.
L'hai descritto così bene, fin dal primo sguardo, che la sensazione è stata fortissima. la voce calda e velata di rabbia di lui, lei che perde le difese all'improvviso e quel bacio inaspettato per lui, ma desiderato per entrambi e anche quel ritrarsi, quel pensare che non fosse giusto, ma non è la mente che prevale (per fortuna) ma solo il cuore... e la delicatezza di Carol alle cicatrici di Daryl (poi m i spieghi anche cosa gli hanno fatto di terribile)
Bellissimo *-* e ancora più bello quel «Ti riporto a casa» imperativo, perentorio, senza indecisione, insieme alla certezza che se lei non fosse tornata, non lo avrebbe fatto nemmeno lui :D
Cara Cri, passa delle buone vacanze, non arrostirti troppo, ma vedi dare un continuo a questa storia... lo chiedo con dolcezza :p
A presto! |