8° Classificato al contest: "Poker d'immagini" con 35 punti su 60.
Stile (grammatica, lessico, impaginazione, titoli, sottotitoli e gradevolezza della lettura): 6/10
La tua storia presenta diversi errori di concordanza verbale, vi sono poi varie ripetizioni, un uso della punteggiatura che a volte disturba la lettura e dei refusi. Avendo tu richiesto il file corretto non starò a trasportare ogni errore qua, ma ti faccio alcuni esempi.
- “E dopo un tempo indefinito, con le menti ancora collegate ai nostri draghi, scivoliamo di proposito dai loro dorsi per cadere nel vuoto, lasciando che l'aria scorresse a gran velocità sui nostri corpi e osservando il cielo mentre precipitiamo.” → Scorresse non è accordato con scivoliamo e precipitiamo, ci vorrebbe: scorra.
- “Ma anche i ruggiti e il grattare furioso di Green Wings, nonché le correnti improvvisamente calde e i rumori delle ali che sbattono sulle pareti, si fa sempre più vicino.” → Fa questa volta non è giusto nel numero, sono i ruggiti e il grattare delle ali che si fanno più vicini.
- “Ogni città maggiore ha come protettore un drago, e ciò le contraddistingue dalle città dipendenti.” → La punteggiatura è qualcosa di molto personale, ma è una regola comune evitare di mettere la virgola prima della e visto che stanno a indicare entrambe un pausa.
- “Spostandosi da una parte all'altra, è raro che lavorino a contratto indeterminato, e il lavoro che svolgono i Nomadi varia a seconda dei clan. Per cui, non è raro vederli al lavoro nelle miniere, tra i campi o tra le file degli eserciti.” → Questa frase presenta la ripetizione della parola lavoro.
Piccola nota, ho notato che accenti l’è maiuscola con un apostrofo, avendolo fatto io stesso fino a l’altro ieri e ritrovandolo spesso in testi stampati non lo considero errore anche se lo è da un punto di vista puramente formale, l’apostrofo e l’accento sono due cose diverse. Ti faccio presente che però a volte scrivi “È” e altre “E’” ti consiglio di scegliere uno dei due modi affinché il testo sia omogeneo.
La tua storia è scritta in forma di diario e ha quindi un lessico adeguato allo stile. Uno stile frammezzato da interruzioni, commenti personali e note di colore che punteggiano la narrazione. La protagonista spiega molti aspetti della sua vita così da permettere al lettore di comprendere il mondo in cui risiede e l’avventura che sta vivendo, dando uno scorcio della sua personalità e del suo carattere.
Hai curato molto l’impaginazione, non ho però trovato facilmente leggibile alcuni font che hai scelto sia la prima frase che i titoli delle annotazioni, che contenevano parole inventate da te e quindi impossibili da intuire. Quindi, malgrado io apprezzi il dettaglio, ti consiglio dei font più semplici e leggibili.
In generale la storia è gradevole da leggere, ma ti suggerisco di fare maggiore attenzione alla punteggiatura e agli errori che a volte ingarbugliano la frase obbligando il lettore a rileggere per comprendere.
Trama (assenza di “buchi”, colpi di scena, particolarità, personaggi): 15/20
La tua storia parla di una diserzione, una fuga da un mondo verso un altro, il problema è che il limitato punto di vista del diario non permette di comprenderne a fondo né i motivi né la dinamica.
Hai creato un mondo ricco ed è chiaro che tu ne hai in testa, molto chiaramente, la conformazione e le caratteristiche, ma il lettore ne ha solo degli sprazzi e non riesce a mettere insieme tutti i pezzi. A volte i dettagli abbondano, ma manca il quadro generale che ci permetterebbe di apprezzarli e rimangono quindi solo nomi e caratteristiche senza peso.
L’idea del diario è buona forse però andava integrata con una parte narrativa, come sul finale oppure andava ampliata.
Leggendo ci si pone tante domande, per citarne solo alcune: come è finita Gerda in quel mondo? Attraverso un portale, ma come ci è finita in un portale e l’uovo di Lykke cosa ci faceva sulla nostra Terra? E chi ha mandato i cristalli con il messaggio? E come si controllano delle ombre che si nutrono di anime? Per non parlare di queste città con le loro colonie… come funziona questo mondo? I draghi e i loro cavalieri che ruolo hanno? Tutti hanno un drago?
Dei personaggi vediamo molto poco, della narratrice, Gerda, abbiamo un’immagine un po’ più chiara, ma a parte il fatto che ha un certo senso dell’humor non sappiamo molto. I suoi desideri, le sue aspirazioni, le sue sofferenze, sono appena accennate ed essendo un diario questo aspettato poteva di certo essere ampliato.
La tua storia parte da un ottimo spunto ed è innestata su un ottimo mondo, ma al lettore è permessa solo una sbirciatina che di certo lascia insoddisfatti.
Gradimento Personale: 6/10
Iniziando la tua storia ne sono stata subito presa, mi piaceva l’idea del diario e mi piaceva la tua protagonista con il suo drago. Leggendola però sono rimasta abbastanza delusa e le motivazioni sono contenute nel punto trama, che mi dispiace dirlo, ma non è sviluppata come potrebbe.
Davvero un peccato perché le premesse erano davvero buone.
Uso dell’immagine/delle immagini: 8/16
Personaggio 2/4: Gerda si descrive un pochino, non era facile inserire una simile descrizione in un diario. Oltre alla descrizione fisica il suo sguardo determinato può adattarsi a quello della protagonista, mancano però i diversi dettagli che ti avrebbero fatto guadagnare punti, come le armi che porta o il ciondolo verde che ha al collo.
Paesaggio 0/4: Credo che tu volessi adattare l’immagine a Gatewind, ma la descrizione non rende merito all’immagine. Oltre a ciò all’interno della trama non ha nessun peso.
Questo purtroppo ti toglie il diritto ai quattro punti bonus che avresti ottenuto con il poker.
Oggetto 4/4: Con l’oggetto hai centrato l’obiettivo, l’ametista è, non solo, il cuore dell’avventura, ma viene anche citata spesso. La protagonista ne è l’attenta portatrice e ogni suo cambiamento viene diligentemente riferito nel diario. Punteggio pieno questa volta.
Scena 2/4: Qui si svolge la scena finale. I portali sono un elemento importante nella trama, ma non vi è di essi nessuna descrizione, un vero peccato. |
