Ciao e finalmente, finalmente, trovo un’Akuroku in giro.
Perfino per l’akuroku day, che pare essere una specie di giorni dimenticato da tutti. Non da me e da te, grazie jesus!
Comunque, a parte questa breve intro, inizio la vera e propria recensione perché davvero, questa storia mi è piaciuta incredibilmente.
Il titolo innanzitutto, già andando a leggere quel che significa – perché non so il tedesco, ahimé- mi ha fatto venire una gran voglia di leggere la storia.
E non me ne sono affatto pentita, tutt’altro.
Solitamente non sono una grande fan della prima persona – anzi, faccio abbastanza la razzista e normalmente non me le leggo nemmeno-, ma in questo caso mi ha preso da impazzire.
“Preso” è un pessimo termine, scusamelo e perdonamelo, ma sono dal cellulare e ho poca voglia di premermi troppo le meningi per spiegarti quanto mi sono immedesimata in Axel e nei suoi pensieri.
Probabilmente in questo tipo di storia ci sta e basta, dove lui è solo, un sopravvissuto, e racconta con i suoi occhi quello che sta vivendo.
Poi c’è Roxas, invece, che spunta fuori all’improvviso e già ti fa venir voglia di afferrarlo e tenerlo lì.
“ Che diavolo corri via? Avanti, vieni qui e fammi compagnia, diavolo!”, una cosa del genere, ecco.
Sproloqui a parte il finale è stato bellissimo, tutta l’ultima parte mi ha lasciato lì con gli occhi attaccati allo schermo e sta voglia di proseguire veloce che praticamente mi sono mangiata le parole.
E va assolutamente tra i preferiti, subito.
Grazie per aver pubblicato la storia, poi, non ne leggo mai di belle qui in italiano. SIGH.
Mel.
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