Molto carina questa beve OS. Ha imboccato, lo confesso, una via che non mi aspettavo finendo su toni meno romantici di quelli che avevo intuito ci sarebbero stati. Di certo affatto scontato come finale. Mi sarei aspettata banalmente un bacio e invece non si va oltre l'abbraccio, ma non è un abbraccio di quelli da poco questo qui. E penso proprio che il merito sia tuo e di come lo hai introdotto. Dal punto di vista narrativo la struttura della OS è incredibile e soprattutto perché conosco i Drabble Event e so che sono un caos e succede tutto di corsa. Riuscire a produrre qualcosa di questo genere è notevole, complimenti davvero.
La storia ha un crescendo molto evidente. Si comincia con un qualcosa che già è successo e che in John e Sherlock ha scatenato reazioni differenti e adattate a quello che è il reciproco carattere. C'è un fatto accaduto e di cui accenni a malapena e non perché non è importante (al contrario, è il perno di tutto) ma perché non serve specificarlo. Non conta, non adesso. Quello che conta ora sono le reazioni dei personaggi a ciò che è successo loro. Sherlock, calmo e pacifico che mangia un biscotto ed è sereno perché ha appena risolto un caso... e poi John che è sconvolto, agitato e tanto arrabbiato. Il prompt lasciava spazio anche a risvolti di carattere romantico, ma la faccenda viene sviluppata in un'altra maniera. Come dicevo: molto meno ovvia. Il ritmo è incalzante, ma le situazioni non sono forzate. Nemmeno la rabbia di John è fuori luogo, al contrario è molto inerente al personaggio e veritiera (John reagirebbe in questo esatto modo, in una situazione ipotetica). E così inizia tutto. Prende a calci la poltrona, grida, chiede a Sherlock come ha potuto farlo e rischiare ancora così tanto? La rabbia cresce al punto che ci si chiede cosa faranno i due protagonisti. Ed ecco, allora, l'apice. Quella richiesta viene fuori del tutto imprevista. Non la si aspetta e proprio per questa ragione ha la potenza di un uragano. Quasi sembra che John sia arrivato a un punto di rottura dal quale non solo non potrà tornare indietro, ma che fa scatenare in lui pensieri del tutto nuovi. E qui il risvolto vagamente amaro, John si rende conto che c'è qualcosa di più, anche se soltanto alla fine. Già, perché prima c'è la deduzione. Una slavina di parole e di annotazioni che Sherlock si fa in pochissimi secondi e che si concentrano tutte su John, su quello che prova, ciò che ha fatto e su quello che desidera. Sherlock è incredibilmente abile nel comprendere che gli serve un abbraccio. (Per la serie: notevole per uno che si definisce sociopatico). E quando glielo dà è tanto intenso che confesso che mi ha fatto saltare sulla sedia. Più intenso di un bacio o di una scena di sesso. Giuro.
Sorprendente quello che viene fuori dagli Event... anche se conoscendoti, non poi così sorprendente.
Sono contenta che tu l'abbia pubblicata. Va tra le preferire perché mi ha proprio stupita.
Complimenti.
Koa |
