Recensioni per
Cronache di una vigilia
di Jailer

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/07/19, ore 02:22
Cap. 2:

Amo queste lettere ,perché é cosí che penso potrebbe essere una discussione tra Sisifo e Manigoldo . E poi io amo Manigoldo xD . Se Pennac e la Beauvoir ti fanno quest' effetto , mi auguro che tu continuina leggerli per continuare la serie :)

Recensore Veterano
22/09/16, ore 22:42
Cap. 2:

Non puoi immaginare la mia contentezza quando, prendendomi una pausa dalla frenetica e compulsiva scrittura serale per rispettare l'ennesima deadline in extremis, ho trovato un altro capitolo di questa bellissima storia! Quindi, ti ringrazio sin d'ora per aver aggiornato nonostante gli impegni e le difficoltà del periodo: hai reso contenta una povera lettrice altrettanto sommersa dagli impegni e dalle difficoltà - e mi scuso se questa recensione sarà breve e non all'altezza, ma ubi maior...

In ogni caso, andando al dunque, devo confessare che - pur avendo letto Lost Canvas - non ha "risuonato" con me come la serie originale. Perché? Non lo so: i disegni sono molto belli, c'è un guizzo di inventiva nell'introdurre novità seguendo il vecchio format e sostanzialmente rimanendo vincolati ad un analogo molto molto vicino all'originale (sia nel format, sia per quello che riguarda moltissimi dei personaggi), alcuni dei personaggi sono caratterizzati estremamente bene (e.g. Sasha), etc. etc. Eppure non è stato amore, ma solo una frequentazione un po' pigra sebbene assidua, con qualche picco sparso di splendore. Questo per dire che raramente leggo su Lost Canvas ed ancora più raramente quello che leggo mi lascia un segno. Non è questo il caso qui. C'è una levatura grande e brillante in questa storia: il tono raffinato di questo epistolario ha una patina di letteratura Imperiale/Tardo antica, che rispecchia bene il tono diverso, più intimistico, di Lost Canvas rispetto all'epica arcaica delle mazzate della serie originale. Il tuo tono, la tua prosa, le tue immagini, sono ben limate, raffinate, e il tuo Manigoldo filosofo è la versione migliorata e corretta del calco meno crudele, meno folle, meno cinico (o forse solo più fortunato nei casi della vita) di DM che abbiamo incontrato nel manga. Il tuo Manigoldo è nobilitato, ha più profondità, più spessore, più finezza, pur rimanendo sé stesso.
Dunque, ottimo lavoro - e contami pure fra le schiere dei tuoi lettori!

P.S. Dal momento che io sono un po' pedante e che questa storia è tanto tanto bella, mi permetto di segnalarti un paio di scherzi della tastiera:

- ". Quel che ho imparato in questa vita è che...." - c'è scappato un punto fermo di troppo prima di "Quel"

- Verso la fine, la tastiera ha affibbiato a Manigoldo almeno un'altra testa (non che ci si lamenti troppo, perché il ragazzo ha un bel faccino, eh!): "Poi un giorno mi picchierà sulla teste..."

P.P.S. Bellissimo, davvero bellissimo quel "Buona Guerra" di commiato!

Recensore Veterano
21/08/16, ore 16:00
Cap. 1:

Bellissimo inizio: bello il tono; bello lo stile; bella la caratterizzazione dei due scriventi; bella la precisione cronologica; meravigliose le immagini, i giri di frase ed i riferimenti.
Quindi, mi permetto anche io di attendere il seguito - con speranza e trepidazione.
Complimenti!