Ciao! :)
Rieccomi a commentare questa storia che, capitolo dopo capitolo, mi piace sempre di più.
Come sempre, trovo l'ambientazione accurata; in questo caso, si tratta non di un'ambientazione "fisica", ma ideologica. Infatti, la conversazione (a proposito, sei stata molto brava nel rendere mimica e gesti dei due "contendenti") tra il dottore e la sarta mi é sembrata molo ben calata nella realtà dell'epoca. Oggi lo sfruttamento a cui é stata soggetta Penelope (e nel quale ancora si trova immersa, nonostante l'aiuto del dottore) é considerato ignobile, come é giusto che sia.. Però allora, purtroppo, era quasi la norma. E ancora peggio nel caso degli orfani... Non so perché, ma questo capitolo mi ha ricordato tanto i romanzi di Dickens (ed é un complimento, perché io adoro questo autore!).
Sono sempre più curiosa del seguito... Bravissima e alla prossima! :)
Elisa |