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Autore: Lady_Sticklethwait    01/09/2016    3 recensioni
-AL MOMENTO SOSPESA-
Penelope si alzò di scatto quando sentì la finestra alzarsi e poi riabbassarsi magicamente.
All'inizio pensò fosse un sogno e richiuse gli occhi, memore di aver addosso ben dieci ore di sonno arretrato, ma lo scricchiolio del pavimento parlava chiaro: c'era qualcuno lì dentro. [...]
Spense la candela con un soffio delicato ed un braccio solido le cinse la vita mentre, un’altra mano, soffocò le urla che sarebbero da lì a poco uscite.
- Sono estremamente affranto, signorina - una voce roca e determinata dall’accento perfettamente inglese le carezzò le orecchie - ma non sarei qui se non mi fossi trovato in condizioni estreme -[...]
- Signore - sbottò, aggrappandosi disperatamente alla sua razionalità - questa situazione… Ora… non è decente -
L’uomo sembrò riflettere per qualche secondo e poi eccolo sorridere di nuovo ed inclinare il capo verso destra, come se stesse dicendo la cosa più ovvia del mondo- Non ho mai detto che io fossi decente -
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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                                                                          Capitolo 6.




«Non se ne parla» rispose Madame Moreau putando i piedi per terra, «Penelope mi deve la vita, per quanto mi riguarda, e voi dottore, con tutto il rispetto che questa città nutre nei vostri confronti, non me la porterete via» la grossa penna di pavone sul cappello della donna si muoveva inquieta mentre questa gesticolava.
Penelope fece un sorriso rassicurante a Mr Whory, che in quel momento era alquanto perplesso.
«Madame Moreau» il tono era soave «capisco perfettamente le vostre esigenze ma non sarei qui se la questione non fosse particolarmente…delicata»
«Pf, delicata» sbuffò la donna «sentite Mr Whory, mettiamola così: io sono una sarta, voi un medico.
Voi salvate vite, io rendo la vita delle persone più splendente, ma non siamo destinati a collaborare, dottore. Oltretutto» lo squadrò dalla testa ai piedi con una smorfia di disgusto «penso siate venuto nel luogo giusto: avete proprio bisogno di rifarvi il guardaroba, se questa è la vostra tenuta migliore.»
Penelope, che fino a quel momento era stata in disparte con la testa china e le mani giunte, alzò il capo «Madame Moreau, io vi assicuro che non smetterò di lavorare per voi. Cucirò durante la notte se sarà necessario e…»
«Zitta tu» la ammonì la donna, seccata, «vedete, Mr. Whory? Questa ragazza è sempre stata insubordinata, un incubo crescerla ed accudirla, vi assicuro!» assunse un tono melodrammatico «e non è mai stata riconoscente per tutti i miei sacrifici»
«Non è vero!» sbottò Penelope stringendo i pugno «Io vi sono sempre stata grata, e vi sarò riconoscente per tutta la vita!»
«Vedete, Mr Whory? Inservienti che si prendono addirittura il lusso di rispondere, oltre che di contraddirmi; dove, mi chiedo io, dove andremo a finire di questo passo?» aprì il ventaglio di scatto e lo sventolò energicamente, sconvolta.
Il dottore ingoiò una manciata di saliva e lanciò un’occhiata a Penelope che ora se ne stava di nuovo con il capo chino ed il volto nascosto sotto la cuffia bianca; tremava, la fanciulla, ma non per l’offesa, quello no, tremava per la rabbia, ed il dottore non poteva darle tutti i torti.
Improvvisamente portare via quella ragazza da lì non solo era indispensabile per salvare il signor Anderson ma anche per salvare la vita di Penelope.
Strinse i denti e decise di cambiare strategia; la più ignobile, certo, ma a mali estremi estremi rimedi. «Sono stato uno sciocco, Madame Moreau. D’altronde, fare una proposta così svantaggiosa per voi… Imperdonabile» scosse la testa rammaricato ed aprì la sua valigetta, cacciando una sacca di cuoio particolarmente pesante «tuttavia sono persuaso che tutto si possa risolvere con un generoso regalo. Prendetelo come...Un piacevole inizio per suggellare un accordo» scosse la sacca facendo risuonare il rumore delle monete.
Madame Moreau guardò la sacca perplessa, come se fosse indecisa tra strapparla dalle mani del dottore o aspettare che lui gliela porgesse.
Optò, chiaramente, per la prima opzione. Chiuse il ventaglio di scatto e sciolse i nodi della sacca con impazienza, come fosse un regalo di natale. Quando notò che la ricompensa era di suo gradimento rimase interdetta e le si illuminarono gli occhi «Mr. Whory, voi mi sorprendete» gracchiò, svuotando la sacca sulla scrivania di legno.
Penelope sgranò gli occhi ed aprì bocca per protestare ma il dottore la ammonì con lo sguardo a restare zitta, e la donna si morse un labbro per soffocare la protesta che sentiva crescere dentro di lei.
Madame Moreau prese a contare gli spicci, in un atteggiamento assolutamente inconveniente.
«Duecento, trecento, quattrocento sterline!» guardò incredula Mr Whory «dove avete trovato tutti questi soldi?»
Il dottore sembrò imbarazzato per la sfacciataggine della donna, tuttavia dissimulò l’imbarazzo con maestria e si schiarì la voce «Sono frutto di duro lavoro ed anni di risparmio, Madame» mentì.
In realtà quei soldi non erano nient’altro che la ricompensa della famiglia Anderson per aver ‘curato’ il figlio il giorno prima.
«Eccellente» borbottò la donna riponendo gli spicci uno ad uno nella sacca «sapevo che eravate un uomo ragionevole, dottore»
Penelope e Mr Whory trassero un sospiro di sollievo nel constatare che la donna aveva finalmente accettato la loro proposta.
Il dottore fece un occhiolino alla fanciulla che rispose con un sorriso esitante, anche se le brillavano gli occhi di gioia: finalmente sarebbe andata via da lì!
«Tuttavia» la voce di Madame Moreau infranse le aspettative dei due «non vi aspetterete mica che io venda la mia cara bambina ad un prezzo così basso. D’altronde» si piazzò davanti alla medico con fare lascivo «è pur sempre la mia preferita»
«Cos’altro volete» chiese il dottore con voce strozzata.
Madame Moreau rispose con una risata «Oh, questi soldi andranno benissimo ma è indispensabile che Penelope resti a lavorare per me, sapete… Questioni di affari, dottore. Ad ogni modo» alzò il tono di voce «sono disposta a concedervi la ragazza per tutto il giorno, ma la notte… la notte lavorerà qui per me, dottore»
«E’ assurdo» sbottò il dottore con la fronte imperlata di sudore «la ragazza ha bisogno della massima tranquillità per il compito che dovrà svolgere, Madame, e costringerla a compiere questi turni non potrà giovare né ai miei pazienti, né ai suoi dannati vestiti!»
La donna si indignò ed arretrò di un passo «Come osate entrare nel mio negozio e pretendere con cotanta sfacciataggine che io mi privi di una mia dipendente!»
«E lei» il tono del dottore era severo ed intransigente, nulla a che vedere con quello soave e persuasivo usato prima «come osa anche solo pensare che una fanciulla possa sopportare un carico di lavoro così elevato senza…»
«Non sono affari vostri su come intendo trattare le mie dipendenti.»
«Prima di essere dipendenti sono esseri umani, dannazione!» urlò il dottore col volto paonazzo.
«Basta!» Penelope si frappose tra i due, che intanto tra urla e minacce si erano pericolosamente avvicinati. Guardò il dottore, ancora fremente di rabbia «Lascia che me la vedi io, Penelope»
«Dottore, vi prego…» lo supplicò con uno sguardo così persuasivo che fu impossibile resistergli.
«Lo farò» decise Penelope, guardando prima l’uomo e poi la donna «farò turni di giorno con i pazienti del dottor Whory e di notte cucirò per voi, Madame Moreau»
«Io» fece il dottore per controbattere ma Penelope lo zittì, «ho già deciso, dottore. Andrà tutto bene, glielo assicuro»


 
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo con una recensione. Ne vedremo delle belle dal prossimo capitolo in poi!


Lady Sticklethwait.

                            
   
 
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