Recensioni per
Il pompelmo e le fragole
di milla4

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/03/17, ore 15:41

Recensione premio.
Ho fatto un giro nel tuo profilo e, infine, sono stata attratta da questa storia.
Fin da subito lasci intuire che la protagonista, Viola, è una persona che finora ha sempre subito senza mai parlare. Ma “ora ne era certa: non avrebbe taciuto, non questa volta.” La morte della sorella di Viola, Amalia, inizialmente è avvolta nel mistero (tanto che avevo pensato che fosse stata uccisa da Viola stessa), ma poi sveli della malattia.
Continuando la lettura si percepisce il carattere alquanto egoista dei genitori di Viola e Amalia: i due appaiono come dei manipolatori che pensano solo ai propri interessi familiari. Il fatto che mostrino anche apertamente una preferenza per una delle due figlie me li fa risultare odiosi. Viola sarà anche la medaglia d’argento, ma è facile provare simpatia per lei, perché tramite le sue imperfezioni appare più vera e umana. Amalia, per contro, sembra una bambolina fragile a cui la vita ha riservato solo cose belle, quindi non posso dare torto a Viola per la sua scelta. Ecco, qualcuno potrebbe dire che anche la sorella sopravvissuta ha agito con egoismo. Tuttavia, la sua decisione di negare il proprio corpo ad Amalia per continuare ad essere se stessa, secondo me è giustificabile. Il suo comportamento lo vedo come un tentativo di trovare finalmente giustizia per se stessa. Si è vista negare l’effetto, si è vista sminuita e considerata inutile: è stato giusto che si sia presa la sua rivincita.
Concludo dicendo che è stata una lettura interessante ed emozionante. Lo stile è  gradevole, anche se la punteggiatura non è sempre perfetta.
Ti lascio di seguito i refusi che ho incontrato nel testo, sperando di fare cosa gradita:
- Un masso sulle schiena = sulla
- Mai stai riconosciuti = stati
- Invitata con rappresentante = come
Alla prossima,
Monique

Recensore Junior
29/01/17, ore 23:09

Dopo tutta la giornata fuori, eccomi qui a lasciare l'ultima recensione premio. Ho preferito scegliere quest'originale, rispetto a all'altra storia che mi hai indicato, dal momento che effettivamente non conoscevo il fandom. So che poteva anche essere letta come un'originale, ma ho preferito scegliere un'originale vera e propria ^^
Passiamo ora alla storia: dico la verità, sono sorpresa. Tutte le storie che mi hai linkato sono molto belle e, soprattutto, molto diverse fra di loro! E per questo ti ammiro moltissimo, visto che io scrivo sempre e solo su quelle poche, pochissime coppie. Inoltre, tutte le tematiche erano molto interessanti e anche quella presentata in questa storia non è da meno.
"Una vita per una vita".
Mi è piaciuto come hai presentato il tema, nonostante non sia "nuovissimo", ma abbia già avuto varie trasposizioni. In un certo senso, mi ha ricordato "La custode di mia sorella"... La trama è abbastanza statica, essendo questa storia introspettiva. La mancanza della trama è però sostituita molto bene dall'ampia introspezione dei personaggi. Due sorelle agli antipodi. La caratterizzazione di Viola, poi, è molto forte: è molto passionale, e questo mi piace da matti. Mi chiedevo, inoltre, se ci sia stata una ragione particolare che ti ha spinto a scegliere proprio questi nomi per le protagoniste... Viola è un colore molto forte, deciso, intenso, proprio come colei che ne porta il nome. E, quasi per ossimoro, è un colore caldo. Amalia invece è un nome così dolce... Proprio come colei che ne porta il nome. Mi chiedevo, appunto, se la scelta fosse un vero e proprio elemento ulteriore nella caratterizzazione dei personaggi!
Infine, ho adorato l'ultima frase: capisco la rabbia, la gelosia, il risentimento di Viola. Capisco il sacrificio, il negarsi continuo... E per questo ho amato l'ultima frase: "Sarebbe stata sola, ma almeno avrebbe avuto se stessa". E' magnifica, sul serio!
Ti segnalo inoltre qualche svista che ho riscontrato qua e là durante la lettura:

-"ne osservo le piccole labbra", manca l'accento (osservò).
-"non le sarebbe importato di perdere ciò che amava". Non che sia sbagliato, ma credo sia meglio "non le sarebbe importato perdere ciò che amava", quindi toglierei quel "di".
-"la loro fiducia pesante come un masso sulle schiena", errore di battitura (sulla)
-"era il primogenito di una delle più riccese e influenti famiglie inglesi", altro errore di battitura (ricche); inoltre, visto che "e" ed "influenti" sono parole con vocali vicine, sarebbe meglio un "ricche ed influenti", piuttosto che "ricche e influenti". (Sono una rompiscatole, I know ahah)
-"era stata invitata con rappresentante". Penso intendessi "come rappresentate".
-"Era così bello con il suo maglioncino color lavanda i suoi capelli chiari e ondulati, ed un timido sorriso riservato a pochi". Dal momento che stai elencando i motivi per cui Viola trova il ragazzo avvenente, inserire una virgola fra "il maglioncino color lavanda" e "i capelli chiari"; la toglierei, invece, dopo "ondulati". (Quindi: "Era così bello con il suo maglioncino color lavanda, i suoi capelli chiari e ondulati ed un timido sorriso riservato a pochi").
-"i suoi genitori saputa la frequentazione, avevano appurato che non potevano sprecare quell’occasione". In questa frase, quel participio assoluto che è "saputa la frequentazione" andrebbe secondo me messo per inciso ("i suoi genitori, saputa la frequentazione, avevano..."), perché con l'attuale punteggiatura il soggetto (i suoi genitori) è separato dal predicato (avevano appurato).
-"voleva lei la medaglia d’argento, si sarebbe sentito un vincitore solo con lei."; metterei una virgola tra "voleva lei" e "la medaglia d'argento".
-"sarebbe uscita con il proprio corpo con i propri pensieri"; idem come sopra, metterei una virgola fra "il proprio corpo" e "i propri pensieri".

E con questo è tutto! Grazie mille ancora di aver partecipato al contest e grazie per le belle storie che mi hai fatto leggere ^^ A rileggerci (spero) presto, un abbraccio.
Starsfallinglikerain.

Recensore Master
13/12/16, ore 14:37

8° Posto
Il pompelmo e le fragole
di Milla4
Premio “Stella cometa”








Grammatica: 9/10
“e ne osservo le piccole” -> -0.2
“Ed ora era lì” -> -0.1
“sulle schiena” -> -0.1
“delle più riccese e influenti famiglie inglesi” -> -0.1 (che vuole dire “riccese”? Se ha un senso, tolgo la penalità!)
“a cui era stata invitata con rappresentante della sua famiglia” -> -0.2 (“come rappresentante”.)
“non era lei l’affascinate in famiglia” -> -0.1
“Charlie non avrebbe avuto vie di scampo, una volta conosciuta Amalia” -> -0.2 (non separare verbo da complemento.)
Come puoi vedere, sono più che altro errori di distrazione che, a volte, sfuggono agli occhi dell’autore. Nulla di grave, complimenti!

Stile: 8/10
“L’enorme porta intarsiata si chiuse alle sue spalle, ora era sola, con lei.”
“No, non era sollievo, era odio; lei odiava sua sorella”
“Ma lei era una medaglia d’argento e, anche se qualcosa stava nascendo tra loro”
“Viola si era sentita derubata, i suoi genitori saputa la frequentazione”
Sono solo alcuni esempi della punteggiatura che hai usato. Mi è sembrata un po’ casuale, affrettata, senza senso. L’uso dei puntini di sospensione mi è parso superfluo: dovrebbero mostrare un’esitazione, un’ambiguità del testo, ma anticipavano solo pezzi di frase continue al periodo. In molti punti, come nel primo caso riportato, andava usato i due punti o il punto fermo. Nel terzo caso la virgola separa la congiunzione dal suo diretto coordinante.
Questo ha reso la lettura un po’ confusa, scandita da un ritmo scostante e stonato. Lo stile è prevalentemente narrativo, ricco di ricordi e pensieri legati al suo passato. Questo ha fatto sì che mancasse una controparte descrittiva, che equilibrasse narrazione e ritmo del racconto.

Originalità e trama: 8/10
Per quanto mi riguarda, non metto in discussione l’originalità della trama che, nonostante a suo modo abbia dei precedenti sullo schermo, tu hai reso personale e unico sulla carta. Il tema “una vita per una vita” è trito e ritrito, ma tu ne hai mostrato una sfumatura differente dal solito che, anche se priva di contesto, ho apprezzato.
Il problema, però, è stato proprio quest’ultimo.
Questo mondo, a metà tra il fantastico e la vita di ogni giorno, doveva essere maggiormente sviluppato: mancava lo sfondo, una base che mi permettesse di entrare nella scena; non ho letto una descrizione degli spazi né delle due ragazze. In cosa Amalia era migliore della protagonista? Nell’aspetto? Nelle capacità? Com’era la vita di Viola all’interno della sua famiglia? Tu ne fai accenni, quasi un elenco a catena, ma non “mostri”, cosa fondamentale in uno scritto che debba coinvolgere il lettore. E questo rito della Scelta: sembra avere basi mistiche, appartenenti a un popolo unico e ricco di tradizioni, di cui, però, non sappiamo nulla; esso ci appare confuso e poco nitido, ai margini seppur il fulcro della vicenda che sta al di sotto dell’introspezione di Viola.
Il livello introspettivo era buono, ma mancava una trama sostanziosa che mi coinvolgesse e desse lo spunto per darti punteggio pieno.

Titolo e impaginazione: 5/5
Per questo contest ho preferito non esaminare tutti gli aspetti dell’impaginazione a cui io tengo. Ho limitato la critica sul testo giustificato, il minimo per una pagina ordinata ed esteticamente pulita. Nel tuo caso, era perfetto.
Per il titolo, ti faccio i miei complimenti! Hai saputo racchiudere in un’antitesi la dualità frizzante e astiosa delle due sorelle, che si manifesta in pensieri mai espressi ad alta voce e in due vite che non si riescono mai a incrociare.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Se da un lato la trama mi ha lasciato l’amaro in bocca, dall’altro l’essenza delle due sorelle traspare in un’esplosione di gusti e sapori.
Viola ne è l’emblema: attraverso i suoi pensieri, flashback e ricordi, hai creato un’evoluzione del suo personaggio che, nonostante rimanga fermo e in silenzio in una stanza, cambia radicalmente la sua vita. Hai descritto la staticità passata e hai espresso al meglio le sue sensazioni sincere e contrastanti allo stesso tempo: ella, infatti, riconosce, in modo autocritico e duro con se stessa, l’ingiustizia e “malvagità” dei suoi pensieri nei confronti della sorella; ma compare anche la purezza della sua libertà, la sua ritrovata indipendenza e la scoperta di questa sua forza interiore. Dinanzi alla morte, Viola finalmente prende in mano la sua vita ed esce dal bozzolo, per diventare la farfalla che Charlie ha visto in lei.
E Amalia, intelligente e perfetta, anche in questa sua innocenza: non solo s’innamora da brava figlia del ragazzo che i suoi hanno scelto per lei, ma non si accorge dell’amore di quest’ultimo per sua sorella. Quando si dice bella e brava sì, ma fino a un certo punto! Nonostante il suo personaggio sia morto, la sua essenza e non solo la sua anima, vivono attraverso le emozioni che ancora ella riesce a suscitare nella sorella.

Gradimento personale: 4/5
Avrei tanto voluto darti il punteggio pieno, perché l’introspezione dei tuoi personaggi è lodevole. Eppure non so apprezzare appieno una storia se essa non mi offre anche una trama avvincente. Un cuore che batte senza un corpo è inutile, non serve!

Punteggio: 44/50

Recensore Master
17/09/16, ore 00:27

Ciao cara ^.^
Punto primo: mi spieghi come fai a pubblicare così tanto spesso? E sono anche storie complicate, differenti tra loro, con personaggi diversi e sentimenti diversi!
Poooi... Bella OS! I protagonisti di questa storia sono curiosi *__* si perchè non é solo viola, con il suo coraggio, il suo odio e il suo senso di fuga, la protagonista, ma anche tutta la famigia! Hai sviluppato una meccanica particolare... La prima figlia bella perfetta e beh sfortunata direi, e la seconda che ha imparato ad essere inviaibile?
Ho notato una cosa, il "gioco" che descrivi: i sentimenti che trovano il coraggio di uscire fuori e affrontare le conseguenze delle scelte per difendere il proprio io... Avevi usato una dinamica simile anche in un'altra tua storia dove sempre la proragonista si trovata a, perdonami il termine, "" rubare "" l'amore della sua vita ad un'altra ragazza ( è in quelula tua raccolta con due storie sull'essere e l'esistere... Perdonami se non ricordo il titolo, ma tu scrivi un sacco :-) ).
É molto bello e particolare come entri nei pensieri di viola facendo emergere i suoi sentimenti contrastanti: il coraggio, la paura, l'amaro in bocca per i suoi desideri non ancora realizzati... Sinceramente peró non ho visto Viola come una vittima degli eventi e della famiglia, o per lo meno non solo, da quel poco che hai mostrato mi è parsa un personaggio complicato, vuole riscattarsi e ha aspettato il momento giusto che ora le è inaspettatamente arrivato, è umana nel suo essere schiacciata dal dovere e nell'essere triste per la consapevolezza che rimará sola. Insomma è sfaccettata e pare un pesonaggio di cui si vorrebbe/dovrebbe sarepere di più :-)
Booh ho farneticato abbastanza??
Un bacione e tanti complimenti anche per qst storia XD
A presto :-)