Oh cavolo! Si vede che sono rimasta un po' indietro! La mia lunga assenza non mi ha permesso di accorgermi prima di questo capolavoro! Chiedo venia ToT spero non sia troppo tardi per recensire ora.
Allora, da cosa comincio? Eldarion, già di per sé, è un personaggio fighissimo: rappresenta l'inattuabilità che si attua e il frutto di ciò per cui si è lottato strenuamente. Tu non solo gli hai reso giustizia, ma direi che l'hai rappresentato anche meglio delle aspettative: è forte, ma sensibile; coraggioso, ma impaurito; preparato, ma non pronto. È una perfetta dicotomia che rivela il suo lato più umano, pur mantenendo la dignità del sangue elfico di sua madre.
Ho adorato come i brevi flashback abbiano intervallato la trama vera e propria e come le ultime parole di Aragorn fossero così consapevoli e serene al tempo stesso. Dopo una vita di centinaia di anni, il vecchio sovrano ha la saggezza di affrontare il suo inevitabile destino con la pace nel cuore, senza rimorsi e senza rimpianti. Dalla vita ha avuto tutto quello per cui ha lottato, forse anche di più, ed ora si appresta a cedere il posto a un segno erede, sicuro che sarà all'altezza del compito.
Arwen magnifica, così elegante e perfetta anche nel dolore, così incorruttibile anche se il suo cuore è in frantumi. Anche lei consapevole del fato, ma non pronta ad affrontarlo. E come accettare la morte di chi si è amato così profondamente? Sebbene inevitabile, avrà spostato continuamente il pensiero, finché il giorno, infine, è arrivato. E lei lo sa, lo sa da sempre, ma non lo riesce ad accettare del tutto.
Meraviglioso, davvero fenomenale, tutto!
Voglio leggerti ancora, spero tu possa tornare presto a scrivere storie come queste sul magico mondo di Tolkien.
Un bacione gigante! (Recensione modificata il 23/09/2017 - 12:58 am) |