Ciao Anwel, eccomi anche stavolta a recensire :)
Sai, penso che la rabbia, il disordine emotivo e il risentimento, si siano impossessati anche della struttura del tuo scritto. In questo modo si è creato un effetto devastante, che confonde il lettore, ma in questo modo riesce a coinvolgerlo e a far si immedesimi tra le righe, che viva in prima persona tutto quello che tu hai descritto, circondato da un persistente senso di disperazione...
Chi lo dice che la metrica dev'essere sempre ordinata e perfetta? Io penso che anche la struttura di un'opera riesca a comunicare lo stato d'animo di chi l'ha scritta, cosa l'autore provava mentre buttava fuori tutte le parole che ha creato.
In alcuni punti confonde, in altri fa disperare, in altri lascia basiti... È questo che la rende unica, bella.
Alla prossima :)
Ps: apprezzo molto il fatto che tu ti stia sfogando grazie alla poesia, non è da tutti! |