Cara mari,
questo pezzo è una sorta di ossimoro narrativo. L’overture è di una posata tragicità, dovuta al fatto che il lettore viene immediatamente catapultato nel mondo ovattato e sfumato dello stato comatoso. La scelta dell’utilizzo del punteggio della scala di Glasgow come incipit è perfetta secondo me, perché molto incisiva e drammatica. La drammaticità dei toni narrativi dovuta alle gravi condizioni di Tsubasa viene però controbilanciata sia dall’atteggiamento di Sanae, che cerca di trasmettere forza con il suo flusso di pensieri “a viva voce”, sia dall’aneddoto da lei narrato.
Ho trovato questa Sanae fragile e solida al tempo stesso, in linea con l'ossimoro di cui parlavo. Sarebbe stato sin troppo facile cadere nel melodramma con una condizione medica come un coma profondo (come denotato dal punteggio 4 della Glasgow Coma Scale). Invece, in questa narrazione si profila uno stile “laugh through tears”, un “trick” letterario intelligente e utile in contesti di vita umanamente molto difficili.
Sanae non può piangere, nonostante il dolore che prova nel vedere il ragazzo che ama in condizioni disperate.
Sanae gli parla.
Sanae si schernisce, ironizza con se stessa denudandosi di fronte al capitano in coma profondo.
E soprattutto, Sanae si racconta. Racconta sé stessa, esternando finalmente i suoi sentimenti più intimi.
E racconta anche una storia. L’aneddoto dei due amici è carico di simbolismi e di celati riferimenti alla vita del capitano. Due amici vivono la stessa passione, ma potremmo anche vederli come due anime di una stessa creatura, i dilemmi e i dubbi che convivono in uno stesso essere umano. Nonostante Tsubasa sia spesso percepito come un ragazzo fermo, deciso, con idee chiare e pochi dubbi, io credo che questo aneddoto voglia dipingere metaforicamente quelle due anime che abitano in lui: una che segue le proprie ali di gloria, ed una che alla continua ricerca di ciò che è giusto. Il primo è il capitano, il ragazzo carico di talento, che segue le ali dei propri sogni. Il secondo è una persona come tutte, amata da tanti ed in molti modi diversi: un figlio per sua madre, un amico per Taro o Ryo, un uomo per Sanae. Sono certa che la convivenza di queste due anime abbiano generato dilemmi interiori nel giovane Tsubasa, anche se lui stesso non li palesa molto spesso…
Un altro modo di interpretare i simbolismi celati dietro l’aneddoto di Eiichirô e Hisaka sarebbe vederli come Tsubasa e Sanae stessi, l’uno alla ricerca della Gloria, l’altra della Stabilità. I modi di interpretazione di questo bellissimo "racconto dentro al racconto" sono molteplici, a seconda dei vissuti del lettore.
In generale, il soliloquio stesso di Sanae ha un doppio significato: la ragazza desidera comunicare al suo capitano, penetrare quel muro di silenzio e di isolamento che un coma di punteggio 4 della GCS genera… Ma in fondo, desidera anche esprimere finalmente se stessa, lasciare scorrere fuori dal proprio animo i sentimenti d’amore custoditi gelosamente dentro di sé.
Questo lavoro è un pezzo fragile ma solido al tempo stesso: un ossimoro narrativo, proprio per la delicatezza dell’argomento trattato, in cui pero il lettore viene condotto per mano con incredibile leggerezza, attraverso gli occhi innamorati ed innocenti della giovane Sanae.
Ti faccio i miei complimenti per l’intenso lavoro di traduzione che hai compiuto dal francese all’italiano e per la passione che hai messo nel riportare questo bellissimo lavoro. E’ stato un vero piacere leggerlo in anteprima, grazie a te per la fiducia!
Un abbraccio,
gratia |