Recensioni per
Perché tu apra gli occhi
di mikit

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/01/17, ore 13:39

Ciao molto carina. Peccato nom aver il pov di tsubasa durante il coma e soprattutto al risveglio.
Ciao
(Recensione modificata il 07/01/2017 - 01:42 pm)

Recensore Veterano
17/11/16, ore 01:52

La narrazione prosegue, il punteggio continua a salire... Ogni parola che Sanae pronuncia di fronte all'uomo che ama, immerso in un limbo sconosciuto, agisce sullo stato neurologico del capitano. Trovo molto bello questo parallelo tra parole della ragazza e la Glasgow Coma Scale. La presenza di due plot compenetrati nella narrazione, la storia dei due amici e realtà di Sanae e Tsubasa, configura una sorta di danza a due: Sanae cerca di portare Tsubasa lontano dalla signora in nero, rappresentata perfettamente dalla scala di Glasgow.
Lo splendido parallelo con la vita dei due giovani calciatori ed amici prosegue in questo capitolo, fino a risolversi nell’apice narrativo conclusivo, una sorta di scena madre cinematografica.
Hisaka cade nel pozzo nero della sua realtà, la sua amicizia non sarà mai come prima perché lui e Eiichiro sono troppo diversi. Ed è proprio il calcio, ciò che li ha uniti per molti anni, che infine li ha divisi per sempre. Trovo che questo sia un racconto colmo di simbolismi celati. Vi si potrebbe quasi leggere la storia di Sanae, la sua passione per il calcio, che poi è anche ciò che l’ha avvicinata al capitano senza però lasciare che lo potesse davvero toccare.
"I continenti, le loro vite differenti. Qui la gloria, là la disperazione. Qui la luce, là l’ombra."
Hisaka crede davvero che tutta la luce del mondo si trovi laddove Eiichiro calpesta l'erba di un campo da calcio, mentre per lui vi è solo ombra.
Un’eclissi di quel sole che Eiichiro rappresentava nella sua vita, un’eclissi che perdura da troppo tempo. Ciò che tocca di più nella situazione di Hisaka è che al ragazzo manca profondamente il suo amico, gli manca visceralmente. Non è invidia, è il vuoto di un’assenza che pesa come un macigno. Ma quell’eclissi presto coinvolge anche la vita radiosa di Eiichiro, ed è proprio nella tragica situazione di Eiichiro che Hisaka dimostra ancora una volta l’affetto profondo, fraterno e totale che lo lega al giovane campione.
Il racconto di Sanae è occante, colmo di un sentimento puro e pervaso dal filo conduttore del calcio, ed infine riesce a perforare il confine del limbo in cui si trova Tsubasa, che infine apre gli occhi.
Questo lavoro, commovente e delicato, mostra una Sanae finalmente consapevole del suo amore, e soprattutto dimostra quanto la ragazza conosca il capitano. La storia di Hisaka ed Eiichiro ha in sé tutti gli elementi per entrare nel coma di Tsubasa e toccarlo, accarezzarlo virtualmente con parole e sentimenti.
Ti rinnovo i miei complimenti per questa storia intrisa di malinconia ma anche di speranza, sei riuscita a trasmettere una dolce doppiezza interiore al lettore, mettendo grande passione in ogni singola parola.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
03/11/16, ore 19:12

Vi sono momenti della vita in cui tutto può cambiare. Attimi preziosi e irripetibili. Il percorso di Eiichiro e Hisaka li ha portati di fronte ad uno di quei momenti. Un bivio, due strade che divergono nel bosco (lo dico alla maniera di R. Frost). In questo caso, purtroppo, solo a Eiichiro è concesso scegliere, mentre Hisaka non ha questa possibilità. Non l'ha guadagnata. E le strade dei due fratelli divergono "nel giallo bosco". Questo è un momento chiave, in cui uno prende la strada meno frequentata, quella riservata a pochi, e l'altro, Hisaka, torna nella strada maestra, quella dedicata ai più. Ma la separazione non è indolore, non può esserlo visto il profondo legame che è sempre esistito tra i due giovani. Un grande senso di lacerazione entra nel giovane Hisaka: diviso tra luce e tenebre, come hai scritto benissimo.
Come diceva Oscar Wilde, "tutti sono buoni a compatire i dolori di un amico, ma ci vuole un'anima veramente bella per godere dei suoi successi".. Hisaka ha un’anima bella, lo ha dimostrato più di una volta, ma la delusione per non essere riuscito laddove invece Eiichiro ha avuto successo ed anche la paura di perdere l’amico fraterno lo fanno chiudere in se stesso.
Molto bella l’immagine conclusiva, in cui un Hisaka vinto dalle proprie emozioni contrastanti guarda la notte scendere.. Una notte simbolica della fine di quella luce che ha sempre brillato nella sua vita, il profondo rapporto con Eiichiro.
Ti rinnovo i miei complimenti per l’accostamento tra la tragedia umana del coma in cui è sprofondato Tsubasa, il progredire del suo stato neurologico e il parallelo con la storia d’amicizia e di vita di Eiichiro e Hisaka. Un percorso sfaccettato e metaforico attraverso cui accompagni il lettore, con grande delicatezza e sensibilità.
gratia

Recensore Veterano
09/10/16, ore 02:36

Cara mari,
questo pezzo è una sorta di ossimoro narrativo. L’overture è di una posata tragicità, dovuta al fatto che il lettore viene immediatamente catapultato nel mondo ovattato e sfumato dello stato comatoso. La scelta dell’utilizzo del punteggio della scala di Glasgow come incipit è perfetta secondo me, perché molto incisiva e drammatica. La drammaticità dei toni narrativi dovuta alle gravi condizioni di Tsubasa viene però controbilanciata sia dall’atteggiamento di Sanae, che cerca di trasmettere forza con il suo flusso di pensieri “a viva voce”, sia dall’aneddoto da lei narrato.
Ho trovato questa Sanae fragile e solida al tempo stesso, in linea con l'ossimoro di cui parlavo. Sarebbe stato sin troppo facile cadere nel melodramma con una condizione medica come un coma profondo (come denotato dal punteggio 4 della Glasgow Coma Scale). Invece, in questa narrazione si profila uno stile “laugh through tears”, un “trick” letterario intelligente e utile in contesti di vita umanamente molto difficili.
Sanae non può piangere, nonostante il dolore che prova nel vedere il ragazzo che ama in condizioni disperate.
Sanae gli parla.
Sanae si schernisce, ironizza con se stessa denudandosi di fronte al capitano in coma profondo.
E soprattutto, Sanae si racconta. Racconta sé stessa, esternando finalmente i suoi sentimenti più intimi.
E racconta anche una storia. L’aneddoto dei due amici è carico di simbolismi e di celati riferimenti alla vita del capitano. Due amici vivono la stessa passione, ma potremmo anche vederli come due anime di una stessa creatura, i dilemmi e i dubbi che convivono in uno stesso essere umano. Nonostante Tsubasa sia spesso percepito come un ragazzo fermo, deciso, con idee chiare e pochi dubbi, io credo che questo aneddoto voglia dipingere metaforicamente quelle due anime che abitano in lui: una che segue le proprie ali di gloria, ed una che alla continua ricerca di ciò che è giusto. Il primo è il capitano, il ragazzo carico di talento, che segue le ali dei propri sogni. Il secondo è una persona come tutte, amata da tanti ed in molti modi diversi: un figlio per sua madre, un amico per Taro o Ryo, un uomo per Sanae. Sono certa che la convivenza di queste due anime abbiano generato dilemmi interiori nel giovane Tsubasa, anche se lui stesso non li palesa molto spesso…
Un altro modo di interpretare i simbolismi celati dietro l’aneddoto di Eiichirô e Hisaka sarebbe vederli come Tsubasa e Sanae stessi, l’uno alla ricerca della Gloria, l’altra della Stabilità. I modi di interpretazione di questo bellissimo "racconto dentro al racconto" sono molteplici, a seconda dei vissuti del lettore.
In generale, il soliloquio stesso di Sanae ha un doppio significato: la ragazza desidera comunicare al suo capitano, penetrare quel muro di silenzio e di isolamento che un coma di punteggio 4 della GCS genera… Ma in fondo, desidera anche esprimere finalmente se stessa, lasciare scorrere fuori dal proprio animo i sentimenti d’amore custoditi gelosamente dentro di sé.
Questo lavoro è un pezzo fragile ma solido al tempo stesso: un ossimoro narrativo, proprio per la delicatezza dell’argomento trattato, in cui pero il lettore viene condotto per mano con incredibile leggerezza, attraverso gli occhi innamorati ed innocenti della giovane Sanae.
Ti faccio i miei complimenti per l’intenso lavoro di traduzione che hai compiuto dal francese all’italiano e per la passione che hai messo nel riportare questo bellissimo lavoro. E’ stato un vero piacere leggerlo in anteprima, grazie a te per la fiducia!
Un abbraccio,
gratia