Recensioni per
2451
di BekySmile97

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/01/17, ore 10:19
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Fantastic Beasts - Non siamo solo mostri"

Le premesse ci sono, e sono anche buone: un'ambientazione futuristica che vira verso l'apocalisse, un protagonista molto ben delineato di cui s scoprono nel corso dello sviullpo luci e ombre e personaggi secondari interessanti, sebbene solamente abbozzati.
Purtroppo i continui salti temporali tra una parte e un'altra hanno reso meno scorrevole e più confusa la vicenda: Roy passa in maniera repentina da una situazione ad un'altra senza un minimo di contestualizzazione che potrebbe aiutare il lettore a collocarlo in una dimensione spazio-temporale, anche i personaggi introdotti compaiono "a caso", nel senso che non si capisce bene da dove arrivino e sembrano apparire dal nulla; non so se nei contest in cui hai partecipato era accettabile, ma una mini long di pochi capitoli avrebbe permesso di ampliare il discorso e dare maggiori dettagli che avrebbero contribuito a rendere il racconto più fluido, collegato e chiaro (In caso, potresti pensarci ora, se i vari elementi sono ben gestiti ,potrebbe uscirne un'ottima storia).
Passando ai persoaggi, la parte, secondo me, che hai curato decisamente di più: Cosme è ambiguo e mi ha lasciata spiazzata, credevo che fosse un'idealista convinto, che avrebbe portato avanti le sue idee con coraggio oltre che con passione e ci sono rimasta di sasso quando l'ho visto arrendersi così a quel sistema che voleva tanto sovvertire; è un venditore di fumo, che inganna gli altri e se stesso, è un personaggio spregevole e meschino, che all'inizio ammiravo ma che ho odiato, perché non è stato capace di essere coerente con quello che diceva, non ha mai condiviso le idee che propinava e sebbene sembrasse un predicatore convinto è stato il primo ad arrendersi.
Ho molto ammirato, invece, Roy: grazie al grande ed eccellente lavoro di introspezione che hai fatto, si colgono del personaggio tutte le varie sfumature del suo carattere complesso ed affascinanate: è innanzitutto un'idealista (e come ha scritto qualcun altro, un'idealista disilluso) e rimane fedele alle sue idee e ai suoi principi fino in fondo ed è la qualità che ho maggiormente apprezzato di lui, purtroppo per questo mondo a rovescio, è un antierore che non viene né compreso né apprezzatto (anzi, viene abbandonato e lasciato a se stesso), è un uomo di altri tempi trapiantato in un epoca che non gli appartiene e da cui si sente escluso, vive passivamente e solo la politica e la musica lo fanno sentire veramente vivo, la prima perché gli dà l'impressione di agire e di fare qualcosa, la seconda perché gli permette di essere se stesso e di esprimersi oltre che di evadere da quella gabbia di livelli, regoli e schemi. è l'unico personaggio che rimane coerente con se stesso fino in fondo, ed è proprio questo che permette di apprezzarlo e che conquista il lettore.
Per quanto riguarda Lydia, è un'ombra, un abbozzo che viene trascinato dagli eventi e vive pedissequamente la propria vita come gli altri hanno predisposto per lei (non so se era questa l'impressione che volessi dare, ma per quanto faccia parte del partito e predichi anche lei ideali in cui veramente non crede, è il perfetto sottoprodotto della società in cui è inserita). Matthew è un personaggio davvero interessante, il più affine a Roy, per quanto si è potuto intuire dai tuoi accenni, mi sarebbe piaciuto un approfondimento su di lui, sarebbe risultato un personaggio davvero intrigante.
Concludo con il dire che, come tu stessa hai notato, l'elemento futurista si perde, se ne dà qualche accenno ristretto ai soliti canoni dei romanzi distopici: una società divisa in vari livelli, un governo assoluto, robot e andoridi; l'unica aggiunta veramente interessante è questo progetto Colonizzazione, e sarebbe stato divertente e interessante scoprirne qualcosa di più, ma ti sei limitata a darne solo qualche accenno generale.
Il mio consiglio è di provare ad ampliare questa storia, articolarla e descrivere meglio il contesto, perché come è impostata ora sembra una raccolta di impressioni sul personaggio di Roy, le une scollegate alle altre.


 

Recensore Master
13/12/16, ore 14:46
Cap. 1:

10° Posto
2451
Rebecca97









Grammatica: 8.7/10
“Non siamo abbastanza ricchi per poter vivere in quei palazzi, ma sono convinto che in poco tempo pure noi potremmo arrivare a stare così in alto.” gli aveva risposto speranzoso -> -0.2 (va usato il futuro semplice del verbo “potere”, non il condizionale.)
“Il piano, unica consolazione che era riuscito a trovare in questo mondo meccanico,” -> -0.2 (la storia, raccontata dal narratore esterno, è lontana da esso; quindi va usato l’aggettivo dimostrativo “quel”.)
in quell’epoche -> -0.2 (non si apostrofa il plurale.)
“Sei arrabbiato perché Cosme ha deciso seguito i miei consigli?” -> -0.2 (la sintassi della frase è sbagliata.)
“Come te?” chiese Lyda -> -0.1 (errore di battitura.)
Questi sono alcuni degli errori individuati. Sembrano più che altro errori di distrazione che comunque, in uno scritto, hanno il loro peso.

Stile: 8/10
“e a menar le mani prima di tornare a casa; faceva ancora fatica a capire come” -> -0.2
“Sai, sono passati ormai sei mesi da quando hai tagliato tutti i rapporti col partito e con me e io,” -> Io avrei messo una virgola prima della seconda “e”, giusto per spezzare il ritmo e far capire che essa non ha lo stesso valore della prima.
Non sono molto d’accordo su come hai gestito la punteggiatura in generale: fai un uso spropositato del punto-virgola; utilizzi periodi più o meno lunghi, che a volte si ingarbugliano parecchio. Il lessico è semplice, mi aspettavo qualche termine più innovativo, anche inventato, che mi catapultasse avanti nel futuro. Invece l’equilibrio tra parte narrativa e descrittiva è ben gestito, lavorato e controllato in buona maniera.

Originalità e trama: 8.5/10
L’idea di questo futuro apocalittico, causato dall’inquinamento e dalla stupidità dell’uomo mi è piaciuta molto: l’ho trovata attuale, in linea con i miei pensieri, e relativamente veritiera.
La trama, invece, mi è parsa piatta e senza picchi di intensità.
Gli elementi presentati sono piuttosto attuali, non in linea con il tempo mostrato: a parte l’idea delle colonie di umani sparsi in altri pianeti, sorvegliate da droni e robot, non ho riscontrato elementi “futuristici” attivi nella trama. Alcuni passaggi mi sono apparsi confusi e ingarbugliati: perché il suo amico muore? È un incidente o un omicidio? Che ruolo ha realmente il suo mentore?
La fine, per concludere, l’ho trovata affrettata rispetto alle premesse iniziali.
Le parti della trama, infine, mi sono parse male oliati: ci sono salti pesanti, soprattutto nel finale: mi hai praticamente fatto correre da un contesto all’altro.
Ciò che invece mi ha incuriosito è la musica: di genere classico, viene definita dall’opinione pubblica obsoleta, noiosa e priva di energia. Questo mi ha fatto pensare molto sull’andazzo che la nostra epoca sta già prendendo.

Titolo e impaginazione: 4.5/5
Per questo contest ho preferito non esaminare tutti gli aspetti dell’impaginazione a cui io tengo. Ho limitato la critica sul testo giustificato, il minimo per una pagina ordinata ed esteticamente pulita. Nel tuo caso, mancava -> -0.5
Il titolo è molto semplice e chiaro: l’anno dell’inizio della fine.

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Roy, considerato anche che è il protagonista, è quello venuto fuori un po’ meglio: idealista disilluso è il primo pensiero che mi è venuto in mente. È un personaggio anticonformista, pieno di difetti, con un talento incompreso per il suo tempo. Non mi sapeva tanto di eroe, e forse questo me lo ha fatto apprezzare molto di più. Hai caratterizzato bene la sua aria di scapestrato senza idee per il futuro o volontà attiva per un domani migliore. Alla fine, la sua ribellione consiste nell’accettare la fine del mondo, come un capitano che non abbandona la nave che affonda.
Cosme l’ho trovato ambiguo e… beh, il solito venditore di idee in cui, per primo, non crede. La sua figura è contraddittoria e pessima; incarna il moderatore venduto, la talpa che s’ingozza, cieca e insensibile alle avversità. Il suo ruolo è quello dell’imbroglio: verso chi li crede, verso chi lo comanda, verso chi contratta con lui, e tutto per personale tornaconto. Alla fine dei conti, è un vigliacco, tutto belle parole e nessuna sostanza.
Lydia, invece, l’ho trovata appena abbozzata, mancava di sostanza e consistenza: il suo personaggio è stato una bambola nelle mani della trama, senza vero corpo o peso di valore.
E Matthew, infine: pareva un personaggio complesso, che hai anche tratteggiato piuttosto bene postmortem, ma di cui mi sarebbe piaciuto sapere di più, poiché è colui che influenzerà di più le decisioni del nostro protagonista.

Gradimento personale: 3.5/5
In tutta sincerità, per quanto io abbia apprezzato i personaggi atipici, ho trovato la trama piatta e poco coinvolgente. Sono più un tipo d’azione e colpi di scena. Inoltre i salti temporali mi hanno un po’ spiazzato e reso faticosa la lettura.

Punteggio: 42.2/50

Recensore Master
07/12/16, ore 23:11
Cap. 1:

V CLASSIFICATA
al contest "AAA Genio cercasi! – II edizione"

Grammatica, stile, lessico: 8/10 
Qualche virgola messa in una posizione rispetto ad un'altra non ha reso perfettamente scorrevole la lettura, ma nulla di grave. L’esempio più esplicito è in questa frase, che in un primo momento mi è sembrata ambigua: “[…] faceva capolino dalla cortina di nubi nere e spesse che lo nascondevano solo un paio di volte all'anno.” A un lettura veloce avevo capito che il sole restava nascosto solo un paio di volte all’anno, il che mi sembrava positivo, rileggendo altre volte ho compreso che si trattava del contrario. Possibile che chiunque altro al posto mio non avesse avuto problemi a capire, io invece credo che per fugare ogni dubbio dovresti aggiungere una virgola tra “nascondevano” e “solo”. 
Fin da quando si ricordava Roy aveva sempre = Fin da quando si ricordava, Roy aveva sempre… 
domandò invece lui alzandosi in piedi = domandò lui, invece, alzandosi in piedi 
costruito sulle più moderne tecnologie = “sulle” significa sopra, è più corretto “con le più moderne tecnologie” 
Non ho trovato riscontri sul web riguardo l’uso di “quell’epoche” con l’apostrofo. 
Manca qualche accapo che avrebbe contribuito a rendere più scorrevole il testo separando un discorso da un altro, per esempio: “Sentì Lydia alzarsi e allontanarsi dalla camera; solo quando udì il picchiettare dell’acqua della doccia aprì gli occhi e si alzò anche lui per vestirsi nella fitta penombra, nonché per staccare l’ultimo cerotto alla nicotina che aveva messo per sostituirlo con uno nuovo. Dopo essersi in parte ripreso era corso subito a casa di Lydia per sapere se anche lei era a conoscenza di quello che era successo a Matt: gli era toccato l’ingrato compito di riferirle tutto.” La seconda frase che parte da “dopo” cambia discorso e prospettiva, quindi ci avrei visto bene un accapo. 
ha deciso seguito i miei consigli = ha deciso di seguire 
col = non lo considero errore, comunque ci tengo a segnalarti che l’uso della fusione “con + il” è poco comune al giorno d’oggi e trovava molto più riscontro nel passato. 

Trama e originalità: 7.5/10 
Ci sono dei saliti un po’ bruschi di narrazione che tu hai separato solo da una riga vuota e che a primo impatto potrebbero sembrare dei capitoli a se stanti. Per esempio, prima racconti della passione del protagonista per la musica classica e un attimo dopo lui rivolge una domanda all’amica che fino a prima risultava dispersa. I due sono improvvisamente in una stanza (presumo una specie di rifugio per la squadra) e non si sa quando ci siano arrivati. Un accenno al momento del loro incontro avrebbe accompagnato il lettore in modo meno brusco allo svolgersi dei fatti. Poi arriva anche Cosme e, lui che è un uomo abituato al lusso e agi, appare un po’ confuso in quella stanza che non si capisce bene dove sia. 
Altra scena: siamo a casa di Roy, Lucas lo interrompe rivelandogli una brutta notizia, così il protagonista si lascia andare ai ricordi mentre compone. Un attimo dopo Roy è a casa di Lydia, ma non si sa quanto tempo sia passato e che cosa sia successo nel mentre. All’inizio pare siano passati degli anni (“un gesto diventato ormai abituale nel corso degli anni”), invece probabilmente sono passate solo poche ore, perché poi viene svelato che lui è andato da lei per rivelarle la brutta notizia ricevuta poco prima. 
Lo stesso discorso vale per il cambio improvviso di posizione dopo che Roy ha letto le notizie al tg verso la fine. Pensavo che fosse ancora davanti la vetrina quando sbuca dietro di lui Lydia; il successivo arrivo di Cosme con la valigia pronto a partire, però, fa supporre che sia passato un po’ di tempo. 

Caratterizzazione personaggio/i: 9/10 
Il protagonista, Roy, è senza dubbio un personaggio geniale. In un certo senso sembra un genio atemporale, un genio antico scaraventato nel futuro oppure, semplicemente, una persona che è nata nel tempo sbagliato. Lui compone musica classica da autodidatta in un mondo in cui la musica è creata tutta da sintetizzatori e dove di strumenti musicali veri non ne rimasto più quasi nessuno. 
Fino a un certo punto manca la descrizione fisica. Si intuisce però che si un bell’uomo. Nonostante la classe povera a cui appartiene e gli abiti sporchi e rovinati che indossa, Roy sa incantare anche le donne dei piani alti. Solo a metà del racconto viene rivelato qualche altro particolare fisico, ovvero che ha gli occhi blu e i capelli rossicci. Nulla di male in questo, ma visto che il racconto è breve, penso sia meglio fornire la descrizione nella prima parte così il lettore può figurarsi subito il protagonista e apprezzarlo meglio. 
Cosme, Lydia e Lucas sono i personaggi che compaiono più spesso dopo Roy. Ho trovato ben caratterizzato l’amico Lucas, che compare fin dall’inizio come un uomo rude, qualcuno che è meglio non avere come nemico. Cosme è quello che è risultato un po’ più confuso per il motivo citato su “trama e originalità”. Lydia invece l’ho trovata ben caratterizzata, sia psicologicamente che fisicamente. Certo, se Roy ci finisce a letto assieme, vuol dire che è una bella donna. Non stai a soffermarti nei dettagli, ma poiché si tratta di un personaggi secondario, va bene così. 

Uso del/i pacchetto/i: 6/10 
Il primo pacchetto richiedeva l’inserimento di una poesia o di una parte di essa. Io ho trovato solo una citazione della Bibbia. Facendo una ricerca ho scoperto che Leopardi ha inserito quella stessa citazione all’inizio del testo della sua lirica intitolata “La ginestra”. Comunque diciamo che resta prima di tutto una citazione tratta dalla Bibbia, se poi altri l’hanno usata prima di una poesia famosa non conta. 
Il protagonista ha uno o più vizi e manie. Questo pacchetto l’hai rispettato pienamente. Un po’ alla volta si scopre che di vizi e manie ne ha parecchi. È chiaro fin da subito che ha il vizio di trovare donne facili con cui spassarsela. Altra mania che gli rende più onore, invece, è quella per la musica classica. Poi viene rivelato che è dipendente dalla nicotina, motivo per cui usa appiccicarsi addosso dei cerotti utili al caso. 
Catastrofe naturale: a un primo impatto sembra che il protagonista non si trovi ad affrontare una catastrofe naturale bensì una grave situazione sociale e politica di decadenza. Solo quando, alla fine, legge le notizie nello schermo della tv, risulta chiara la situazione in cui si trova il pianeta Terra: una sorta di imminente apocalisse. Tuttavia, Roy non si trova ad affrontare la catastrofe, si troverà ad affrontarla in un possibile sequel. 

Gradimento personale: 9/10 
Adoro la fantascienza. L’ambientazione mi è piaciuta moltissimo: solo per le scene buie e piovose e le strade affollate mi ha ricordato l’atmosfera di Blade Runner. Peccato che in alcuni punti la narrazione risulti veloce e ci siano degli improvvisi cambi di scena che confondono un po’ il lettore. Comunque il futuro che hai creato, anche se intriso di caos e disperazione, ha un suo fascino. 

Editing: 4/5 
Manca il testo giustificato. Oltre a questo l’editing è buono e il font che hai scelto è gradevole alla vista. 
Visti certi salti narrativi, piuttosto di saltare solo una riga, sarebbe risultato più piacevole se tu avessi inserito dei titoletti o degli stacchi maggiori tra un cambio di scena e l’altro. 

TOTALE 43,5