Recensioni per
As long as his eyes are still closed
di Iria

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
05/11/16, ore 23:38

D'accordo, cercherò di dare un senso a questa recensione. "Ridi ancora e il tuo cuore cola a picco nel buco nero di un crimine troppo grande da sostenere e sopportare: non hai potuto proteggerlo, sei stato incapace di salvaguardare ciò che di più caro ti è rimasto al mondo; e un gesto tanto stupido, un bacio insignificante e senza senso, sarebbe rimasto un segreto tra te e quelle quattro mura soltanto." Dopo "sopportare" andrebbe un punto e virgola. "E se anche ti avesse odiato, non avrebbe avuto importanza, perché ti saresti comunque appropriato del suo sapore, di tutto ciò che bramavi, in eterno." Dopo "odiato" la virgola potrebbe anche essere omessa. Ho visto, poi, che a volte usi il trattino breve al posto di quello medio per il rumore degli spari. Ho già avuto modo di leggere alcune delle tue storie e ho sempre ammirato il tuo stile veloce, distinto, un po' confusionario, ma non per questo meno godibile o pesante. Anche in questo hai confermato la tua bravura nello scavare all'interno dell'anima di Juzo, nell'esaminare un'introspezione veloce e caotica come può essere quella di Sakakura che cerca di riflettere tra sè, magari senza giungere a una vera e propria conclusione. Il lessico ricco, spontaneo, ricercato, ma non falso e costruito ha saputo dare quel tocco in più che è servito a rendere perfetta questa storia. Devo fare una menzione al titolo.
Riprendi cose nornali, immagini del quotidiano, e le plasmi in modo da rendere un'analogia con dei sentimenti. Quindi il punto di forza di questo brano, in cui manca una storyline concreta ma se ne possono leggere mille, è proprio l'incredibile quantità di sfacettature e il modo in cui hai scelto di rappresentarle, così vivo e spigoloso ma al tempo stesao disarmante nella sua delicatezza, perché tutto è visto attraverso dei gesti normali, delle immagini che ci troviamo davanti ogni giorno ma che non assumono nessuna consistenza o significato particolari fino al momento in cui non ci troviamo in un determinato stato d'animo. Questa storia è stata originale perché permetti al lettore di capire in quale stato d'animo si trova, perché a seconda di ciò che sente in quel momento vede i tuoi fotogrammi assumere una sequenza diversa. È originale perché l'originalità dipende dagli occhi di chi legge, e credo sia una cosa impossibile per chiunque, ma non per te. Quindi, per concludere, ti dico una cosa che è più un ragionamento, ma penso che renda molto bene l'idea. L'originalità è difficile da quantificare, quando si tratta di pensieri e immagini piuttosto che di avvertimenti, può solo significare che non mi sono mai trovata a dover valutare una storia di questo genere, una storia in cui non so da che parte cominciare.
Per cui deduco che hai fatto un ottimo lavoro. Sai in questo periodo sono un po' presa da... una ragazza, forse, e mi sono ritrovata in moltissime frasi che hai detto, sebbene tu non abbia descritto situazioni simili - ma è una questione di pancia, di sottopelle, di tutte queste cose che a parole non si possono afferrare, anche se tu ci riesci. Però, quando ho letto la storia la prima volta, questa ragazza non era ancora neanche lontanamente nei miei pensieri. Anzi, sapevo della sua esistenza, eppure non c'era. Quindi non ho pensato a lei. Ma mi sono emozionata lo stesso. Vai bene per qualsiasi stato d'animo, riesci a infilare ogni possibile scenario in ciò che dici, e tutto ciò non smetterà mai di darmi i brividi di gioia e terrore, perché nessuno fa quello che fai tu con la tua stessa naturalezza. Non sei umana. Le leggerezza opprimente del togliersi i sensi di colpa, il sapore dei desideri, il vuoto, nascosto nei posti più impensabili eppure definiti: nei suoi fallimenti, forse? È perfetta, emotiva, onirica: ma non col genere nonsense, che secondo me è un po' una scappatoia. Ti auguro davvero di avere il giusto riconoscimento! Baci,
Devil