Molto bella questa raccoltina su Remus. Mi sono piaciute tutte e tre. La prima è la più triste e lugubre, in un certo senso, le prime trasformazioni di Remus ancora bambino, con i genitori disperati che tentano di far fronte alla terribile situazione in cui si trovano costretti a convivere. E quelle sensazioni che accompagneranno Remus per tutta la vita.
Nella seconda c'è la presa di coscienza, una volta di più, di quanto può essere difficile, se non impossibile, tentare di vivere normalmente come un essere umano e, nell'ultima, infine il tradimento di Sirius, almeno presunto tradimento, dato che poi era innocente...
Beh, hai descritto tutto molto bene, senza girarci troppo attorno, ma in maniera davvero efficace. Brava ^^

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La storia va tra i preferiti. Nell'immediato.
La mia recensione, giuro, arriverà, quando avrò la capacità necessaria per spendere parole coerenti e connesse, e coese...per questo capolavoro.
Scusami e Grazie...questo è un regalo, per ogni lettore fortunato che incappa, per caso, sulla tua storia.

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Davvero niente male, mi è piaciuta la presenza di tutti quei particolari apparentemente banali che invece aiutano a definire Remus e la sua condizione; riuscire a definire così bene i rapporti con Silente, con James, con Sirius, mediante dei dettagli minuziosi e allo stesso tempo con delle ficlet non troppo lunghe è davvero un buon risultato ^^

Già finita! Peccato! Mi sono piaciuti i parallelismi temporali ed emotivi: stessa teiera, stessa bevanda calda, stesso stupore e incapacità di reagire. La sveglia che non arriverà mai a battere il minuto successivo è molto interessante. Infatti tu non scrivi che il tempo si è fermato come a non voler affrontare il futuro e salvare il passato, ma che non batterà il minuto come se ci fosse un salto temporale di sessanta secondi e cioè come se Remus non volesse affrontare il momento presente e pertanto preferisse non esprimere il suo pensiero dandosi la possibilità di non giudicare e non sbagliare, e contemporaneamente salvare passato e futuro. Grazie delle interessanti letture. A presto

Davvero non hai intenzione di continuare? Ho letto oggi questi tre episodi e mi sono piaciuti molto, spero che vorrai parlare anche di Remus che va ad insegnare ad Hogwarts, che incontra Harry, che salva Sirius, che sposa Tonks...

Io mi chiedo... Com'è possibile che una fic del genere abbia così poche recensioni? E io stessa l'ho trovata per puro caso!
Mi sono piaciuti molto tutti e tre gli episodi, credo che il migliore sia quest'ultimo ma è difficile decidere.
Sei stata davvero brava a tratteggiare Remus, punito per colpe che non ha da chi dà importanza solo alle apparenze. Trovo che i particolari che hai descritto siano evocativi della sua condizione di emarginato: i calzini da rammendare, il cappotto a cui manca un bottone, la tazza scheggiata.
E poi quelle piccole cose che gli hanno permesso di andare avanti: la sciarpa di Gryffindor, la battuta di Silente vicino al lago, il ricordo dei suoi amici...
La smetto di scrivere banalità, e ti faccio ancora i complimenti!

Peccato sia arrivata la fine, peccato io non abbia recensito prima... Avresti capito quanto questa tua raccolta fosse apprezzata. Almeno da me. Complimenti per lo stile e la fantasia, erano storie veramente ottime. Se volessi continuare... mi faresti un gran piacere. (D'altra parte mancano ancora dei momenti cruciali nella vita di Rem, l'incontro con Harry, la verità e la morte di Sirius, Tonks...)

ciao! il capitolino che mi è piaciuto di più è stato il secondo. Bella la parte finale con il commento di Silente, e molto triste il rimando al fatto che per Remus è impossibile trovare un lavoro di qualunque genere, anche il più umile, e la sua solitudine :-(... davvero molto triste...

Tanta gente ha paura di chi è diverso non tanto per la diversità che ha di fronte quanto per la paura di non riuscire a vivere se ci si dovesse trovare nella situazione di essere diverso. Diggory sembra questo caso, mentre Silente che ama la vita a prescindere, non teme la diversità e riesce a voler bene a Remus.

Ciao, ho trovato il capitolo molto realisto, agghiacciante pensando all'orrore che il padre di Remus provavo guardando suo figlio, dilaniante riflettendo sulla sofferenza della madre. Remus adulto sembra rassegnato e in un certo senso è come se pur capendo le motivazioni che hanno portato i suoi genitori ad avere quei comportamenti, contemporaneamente sembra non capire. La sua è una continua lotta tra ragione e sentimento dove le due verità che affermano sono entrambe valide ma poichè si escludono lasciano Remus sospeso lì con il suo calzino bucato in mano.