Ho A D O R A T O questa storia. Mi è piaciuta così tanto che l’ho riletta tipo tre volte nell’arco di due giorni. Ci sono tutti i miei elementi preferiti: angst quanto basta, una trama particolare e ben strutturata, problemi di coppia, un po’ di sano erotismo e… Hajime e Tooru, naturalmente**
Okay, partendo così sembro solo una povera matta che parla a vanvera.
Devo dire che, all’inizio, non sapevo cosa aspettarmi da questo seguito dell’opera di Gusari, amo praticamente tutte le sue doujinshi, eppure “Ghost Cleaner Love” non mi aveva colpito particolarmente, probabilmente anche per “colpa” della sua brevità. Pensavo anzi, ingenuamente, che la fic sarebbe stata una cosetta leggera… ma poi ho scoperto questa piccola perlaaaa.
Mi è piaciuto da morire il contrasto tra le due storie: l’opera di Gusari è una commedia, divertente e leggera, tratta gli argomenti in maniera briosa ed esilarante, senza soffermarsi sull’aspetto psicologico… mentre questo seguito è tutto l’opposto, ed è forse proprio per questo che l’ho apprezzato così tanto.
Parla della questione reale che vi è dietro questa surreale situazione, della difficoltà del trovare un approccio con il “problemino” di Tooru e delle sue conseguenze.
Ma andiamo nel dettaglio.
Mattsun è il top, nella prima parte della storia.
Era già da un po’ che lo stavo rivalutando, creando un’idea tutta mia del personaggio, ma qui rasenta limiti che mi hanno fatto morire. Quella faccia apparentemente assente e indifferente che nasconde però sfumature d’emozione visibile a pochi, ben conosciute da Makki dopo anni e anni di frequenza, la sua presa di posizione improvvisa, sfruttando tutti i suoi centimetri d’altezza per sovrastare gli altri due… promosso a pienissimi voti.
Vai così, Issei! Scuoti quel testone di Iwaizumi!
Okay, capisco che Hajime possa essere preoccupato per Tooru… però le prime frasi che gli rivolge non appena lo vede rannicchiato a terra tremante (piccolo amore mio) sono davvero pesanti. Davvero sembra essere una madre fin troppo apprensiva…
Il primo segno che le cose non vadano bene, si nota dalla risata amara e sprezzante di Tooru, quando Hajime lo mette bruscamente seduto e lo insulta (che novità!).
Si inizia ad osservare che il ragazzo si è stancato di quelle sferzate continue, di quelle attenzioni opprimenti, non riuscendole a reggere più… facendo così intervenire proprio Mattsun, il quale si schiera apertamente contro il comportamento di Hajime.
Mi piace molto l’idea di Issei che si preoccupa per Oikawa, palesando come ormai Iwaizumi decida per la sua vita e lo controlli, aspetto che, peraltro, è compreso anche da Makki… ma Hajime, ovviamente, non può accettare quelle insinuazioni sul suo conto, soprattutto quando il ragazzo fa riferimento al loro rapporto, emh, particolare…
Purtroppo, il nostro caro bestione sembra scuotersi solo con le maniere forti.
Vai così Mattsun!(parte 2)
Inoltre, mi piace come sia praticamente il primo del gruppo a riporre fiducia nella resistenza di Tooru, dipinto spesso, invece, come colui che ha sempre bisogno d’aiuto e che non riesce a staccarsi da Iwaizumi. Qui, succede proprio il contrario. E’ Hajime che non vuole lasciare solo Oikawa nemmeno un attimo, troppo spaventato dall’idea che lo possano “attaccare” spiriti e fantasmi… e, se l’idea, da un lato, può apparire tenera perché Hajime si preoccupa della salute di Tooru, alla lunga questo atteggiamento diventa pesante.
Così com’è accaduto, infatti. Mi piace come tu abbia reso estremamente reale questo aspetto: le attenzioni di qualcuno non fanno più piacere se diventano pressanti e possono portare persino uno come Tooru, che ha sempre avuto bisogno dell’appoggio di Iwaizumi, a stressarsi così tanto da svuotarsi di tutte le emozioni positive verso il compagno.
E, nella seconda parte, questo concetto è espresso fin troppo bene (brividi trattenuti).
Il modo in cui Tooru si comporta, come se non si sforzasse nemmeno più di essere quello di sempre, limitandosi a un tono piatto e stanco… manifesta quanto ormai al limite sia arrivato. E, finalmente, Hajime inizia a capire. Inizia a comprendere che ci sia qualcosa che non va… e la consapevolezza lo raggiunge in pieno con l’avanzare del discorso di Tooru.
Il fatale “non funziona”, pronunciato con fatica e dolore, preceduto dal ricordo di tutto ciò che Tooru amava del suo rapporto con Iwa-chan, lasciandosi quasi sfuggire, a quanto ho interpretato io, un fatidico “ti amo”, è stata una coltellata al cuore.
E’ il culmine di episodi repressi, non detti, con cui Tooru ha cercato di affrontare da solo la situazione, si è costretto ad andare avanti digerendo l’insofferenza. Eppure, nonostante questo, lui continuerebbe a sopportare, pur di non perdere Iwa-chan, come si nota dal suo tentativo di baciarlo per cercare di dimenticare tutto nuovamente… però, alleluia, Hajime non glielo permette. Non questa volta che, finalmente, ha realizzato quanto opprimente fosse divenuto con il ragazzo. Non adesso che si è reso conto di essere “diventato cieco per non discernere più i sorrisi di Oikawa, quelli veri, dalle smorfie e da quelli con cui solitamente intortava il prossimo.”
Allora, Tooru inizia a parlare, inizia a spiegare le sue motivazioni, le sue emozioni represse, il suo tentativo estremo di far arrabbiare Hajime tanto da farsi lasciare…
Nonostante “Quante volte aveva sperato che il suo Iwachan se ne accorgesse e sradicasse ogni radice schifosa di quei dubbi con le sue maniere brusche, piuttosto che tirarli fuori lui stesso”.
Quanto ho amato questa frase… mostra il desiderio di Tooru di essere compreso, di essere rassicurato anche con un solo sguardo. Bellissima, davvero.
Dopo tutto questo meritato angst, però, finalmente le cose si risolvono!
Hajime ammette di aver sbagliato, ce ne hai messo di tempo…, e promette di iniziare a fidarsi di lui. Ciò che più mi è piaciuto, però, e che mi fa comprendere l’enorme passo avanti compiuto dal ragazzo, è sua la presa di coscienza del non dar più per scontato il compagno. Il suo dire “se me ne darai l’opportunità”, presuppone che non sia automatico che Tooru lo “perdoni” e che torni tutto come prima; la sua, è una richiesta, una speranza quasi.
E Tooru si commuoveeee e mi commuovo pure, io tra poco. Li amo.
Infine, il “sesso purificatore” ci sta tuuuutto. Si devono pur riappacificare ufficialmente ‘sti ragazzi, eh.
La trovata di Oikawa che spedisce Iwaizumi, impaziente e scocciato, in bagno per preparare la giusta atmosfera è azzeccatissimo, come anche il suo bisogno impellente di sentirlo vicino.
Il fatto che il punto debole di Hajime siano i grattini è una qualcosa di tenerissimo, sebbene siano fruttati adeguatamene da Tooru per i suoi fini ihihih, oltre alla scena adorabile del ragazzo che strofina il suo nasino perfetto su quello di Iwaizumi.
Niente, tutto è bene quel che finisce bene.
Detto ciò, avendoti annoiata abbastanza con i miei lunghi sproloqui, posso solo farti i mei complimenti per aver scritto una storia così bella.
Descrivi i caratteri dei due ragazzi alla perfezione e usi un linguaggio davvero fluido e immediato, capace di proiettare subito il lettore nello scorrere degli eventi.
Ho letto altre tue storie, “Sorry not Sorry” è praticamente la prima fic del fandom di “Haikyu!!” che ho inserito tra i preferiti, sebbene non l’abbia recensita perché, più che un commento sensato, sarebbe stato uno sclero totale da quanto l’abbia amata, e continuerò a farlo sempre più spesso adesso.
Grazie ancora per questa storia bellissima, alla prossima!^^ |