Ciao!
Questo capitolo è stupendo, dall'inizio alla fine, e io me lo sono letteralmente divorata.
Amo questo Dean, è perfetto, così divertente, ironico, sfacciato. Le sue battute sono squisite, e ho letteralmente adorato questo passaggio "perché Robert Plant stava cantando “Going to California” e tutti sanno che, quando lo interrompi, Dio ti guarda dall'alto e ti giudica."
L'atmosfera liceale che si respira in questa storia è così fedele che riesco ad immaginarmi tutto: i corridoi, le classi, il caos della mensa, persino il sapore del cibo!
E queste scenette che lasci intravedere, come gli allenamenti, la F presa in spagnolo da Dean, etc impreziosiscono il tutto, rendendolo brillante, geniale.
Per quanto riguarda l'andamento della storia, c'è stato questo graduale cambiamento nel rapporto tra i due che va dal "Non lo vedi – o meglio, non ci parli, perché continui a fissarlo durante gli allenamenti – dal film di venerdì sera", attraverso un "Mi stai chiedendo di darti un passaggio?", salendo in picchiata verso quel "Dean..." che profuma di desiderio e di colonia, per poi ridiscendere verso un più tranquillo "Vuoi darmi un passaggio?" e "no, mi fa piacere andare con te".
Ed è bellissimo ed esasperante allo stesso tempo seguire questi due, perché' non sai bene cosa aspettarti, e quando l'incredibile arriva si rimane quasi attoniti, e l'unica cosa a cui si riesce a pensare è: ma sta succedendo veramente? Ovviamente mi sto riferendo alla scena della Roadhouse, dove ad un certo punto, la serata si è infiammata, raggiungendo temperature elevate, molto elevate. Sono impazzita di fronte alla scena del tiro al bersaglio, e di fronte a questo Castiel. Il ragazzo si presenta a Dean e al lettore come un diciassettenne educato, che parla in un modo informale, che indossa un trench coat, e questo dovrebbe stridere in effetti con il suo essere giocatore di football (o quantomeno dell'idea che si ha del giocatore di football), e invece no, lo rende ancora più accattivante, speciale, e gli occhi del lettore, così come quelli di Dean Winchester, possono solo essere su di lui. E poi...e poi questo ragazzo si trasforma completamente (o magari è sempre stato così, chissà), dopo un cheesburgher al bacon ed una soda, e viene fuori un ragazzo sfacciato e spudorato, tremendamente sexy, con questo atteggiamento da dominatore ("Rispondimi Dean, a voce"), che sa cosa vuole (esattamente come sa cosa vuole l'altro) e sa anche come prenderselo, riducendo Dean ad un ammasso di gelatina da plasmare con le proprie mani...o con le dita.
E, anche se in questo momento sto andando contro il mio desiderio più profondo (ebbene sì, volevo che il tutto si concludesse sul tavolo da biliardo), devo ammettere che è stato ottimale far calare la temperatura bruscamente, raffreddando i bollenti spiriti dei due, perchè questo non fa altro che creare ancora più aspettativa, sia da parte del lettore, sia da parte di quei due.
Ho fatto proprio bene ad iniziare questa storia, perchè sta mantenendo alte le mie aspettative, anzi, addirittura le sta superando. E sono sempre più curiosa di vedere dove si andrà a parare...
Bravissima!
Alla prossima!
Sara |