9 - “Doppio inganno” di JulyChan.
Totale: 23/40.
1) Grammatica e ortografia: 5/5.
Ottima.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 2/5.
Devo dire che di solito il tuo stile mi piace abbastanza, ma credo che in questa storia tu abbia voluto strafare, senza riuscire a rendere l’atmosfera onirica del sogno, ma riuscendo soltanto ad appesantire il testo.
Per prima cosa, trovo che la narrazione sia troppo piena: proponi un concetto e lo specifichi tre o quattro volte in modo diverso, facendo completamente perdere di incisività all’idea che c’era dietro.
Ti faccio qualche esempio: ““Il silenzio attorno a loro è un baratro sul quale protendersi con cautela, una parete di cristallo consumata a furia di mantenere la presa; è un ultimo inganno, tenero abbandono a un oblio inerte, lasciato a riecheggiare tra quelle lenzuola.”. In questa frase, se ti fossi fermata a “Il silenzio attorno a loro è un baratro sul quale protendersi con cautela”, mi avresti incantata. È una frase splendida, che viene rovinata (se non proprio maciullata) da tutte le altre specifiche. Al massimo avrei lasciato “una parete di cristallo consumata a furia di mantenere la presa” (che comunque andrebbe rivista perché non vedo come sia possibile mantenere la presa su una parete di cristallo. D’accordo che si va di fantasia, ma non è fantascienza questa!).
Oppure: “Chiude gli occhi e sa che James diventa reale solo al buio, solo il tempo di saziargli l’animo affamato, di sanargli il cuore dilaniato.”. Anche qua lo stesso errore! Quanto sarebbe stata bella se ti fossi fermata a “Chiude gli occhi e sa che James diventa reale solo al buio”, è una frase che colpisce dritta al cuore e tutti i fronzoli che ci hai messo dopo sono come viticci di edera che strangolano una rosa.
Inoltre, trovo che tu abbia voluto eccedere con la “poesia”, tentando quindi delle espressioni molto particolari e audaci che, però, non sono riuscite e quindi sono scadute nell’effetto “ridicolo”.
Ti faccio qualche esempio anche qua: “Quando lei si gira su un fianco, l’aria viene smossa dal fruscio ronzante delle lenzuola; i suoi capelli gli levigano il petto nudo, impalpabili come nastri di seta, taglienti come fasci di rovi.”. Per cominciare, le lenzuola potranno procurare fruscii, ma questi ultimi senza dubbio non possono essere ronzanti (a meno che non siano distesi su un nido di vespe, nel qual caso hanno tutta la mia comprensione!). Inoltre, dei capelli non possono “levigare” un petto, è un’espressione che non ha alcun senso! A me piace molto quando si osa e si usano espressioni non convenzionali, ma devono comunque rimanere coerenti al mondo in cui siamo, e nemmeno i capelli più ruvidi su questa terra potranno mai “levigare” della pelle umana (il che tra l’altro fa pensare a carta vetrata, a scuoiamenti, a fontane di sangue, e si perde un po’ l’intimità del momento, come dire). Anche su “impalpabili come nastri di seta” avrei da ridire, però già questa espressione ha un senso, perché il collegamento dietro di essa è “la seta è così leggera e delicata che sembra quasi di non sentirla addosso”, e siccome è un collegamento normale una persona ci arriva senza stranirsi. Invece, “taglienti come fasci di rovi” è poetico e meno peggio delle altre metafore, ma resta il fatto che i rovi non tagliano e che forse sarebbe stato meglio usare qualcosa come “pungenti/urticanti/graffianti”, che in realtà non mi piacciono abbinati a “capelli”, ma resta il fatto che “taglienti” è un’esagerazione (a meno di non pensare a una tortura medievale).
Stessa cosa per la già citata “parete di cristallo”, consumata dal “mantenere la presa”.
3) Titolo: 4/5.
Questo titolo non mi dispiace. Non lo trovo particolarmente originale né intrigante, ma ha il pregio di essere corto e tutto sommato interessante. Inoltre rimanda in modo non del tutto convenzionale alla storia, il che mi pare appropriato.
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 6/10.
Devo dire che mi hai messa un po’ in difficoltà in questo parametro.
La storia, purtroppo, ha il difetto di essere poco comprensibile. A mio parere hai voluto infilare troppi personaggi: già il pacchetto prevedeva un triangolo, la quarta persona si poteva tranquillamente evitare, sia perché non valuto il parametro Originalità (quindi a fini strettamente partecipativi era inutile), sia perché non dà alla storia un valore aggiunto e pregevole, si limita a complicarla. In primis, tutti quei pronomi femminili impediscono di aver chiara la vicenda: Teddy a chi sta pensando? A questo “lui”, e quest’altra “lei” chi è, la donna con cui è nel letto o un’altra? Oltretutto, visto che hai voluto esagerare con lo stile, resta davvero il dubbio che sia tu ad esserti espressa male e quindi non c’è chiarezza su quante siano le donne, fino al finale rivelatore.
Tuttavia, davvero è un in più non necessario. Anche perché in questo modo le caratterizzazioni ne risentono: cosa c’è tra James e Teddy? Perché Dominique si presta a essere il suo svago sessuale? Nel quadro, Victoire come rientra? (A questo proposito, mi pare di aver letto nelle note che è sua moglie: bene, le note servono a chiarire, non ad aggiungere quello che nella storia non ci stava.)
L’unica figura di cui si percepisce – vagamente – la personalità è Teddy: una pigra creatura indolente dedita alla lascivia, non mi sento di dimostrargli più simpatia di così. Comunque per quanto riguarda lui, è tutto sufficientemente chiaro: pieno di sensi di colpa e di rimorsi per una relazione che non può vivere allo scoperto (James), affoga il suo disagio in svariati amanti (Dominique).
Tuttavia, la storia è davvero poco chiara e, soprattutto, la coppia principale non compare quasi per niente.
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 1/5.
Il tuo pacchetto era: “Coppia: Teddy Lupin/James Sirius Potter.
Indicazione: anche mentre fa l'amore con lei, Teddy non riesce a non pensare a James.”
Come ti anticipavo sopra, ritengo che il pacchetto non sia stato praticamente rispettato. Certo, la situazione c’è: Teddy è nel letto con un’altra e si concede qualche pensiero su James, ma il tutto risulta molto di più una riflessione dello stesso Teddy verso la sua stessa vita, che non pensieri di struggente malinconia verso il suo vero innamorato.
In pratica l’unico punto in cui accenni alla coppia vera e propria è questo: “Vedere il suo viso e non trovarci lui è un pugno nello stomaco, e Teddy sa che in nessun modo al mondo riuscirebbe mai a spazzare via quel tormento, quel mostro infernale che lo lacera dentro da anni, una bestia selvaggia mai sazia, mai ammansita.”, tre righe.
Avrei preferito – e avresti dovuto fare in modo che fosse così – che la coppia fosse molto più presente, cosa che secondo me era anche piuttosto facile da fare: bastava concentrare i pensieri di Teddy in quell’unico senso, senza farli vagare altrove.
6) Gradimento personale: 5/10.
La storia non mi è piaciuta, mi dispiace.
L’ho trovata confusionaria, dallo stile eccessivamente pieno e a tratti inverosimile, per finire con la trama vera e propria, con l’introspezione solo appena abbozzata e con i troppi personaggi messi in gioco.
Temo che tu abbia ecceduto in ogni senso: sarebbe stato molto meglio se tu avessi semplificato e sintetizzato, sia lo stile che la struttura stessa della storia. Avresti ottenuto qualcosa di più lineare e pulito, e ne avresti sicuramente guadagnato, almeno secondo il mio gusto.
Giudizio dell’Autrice del pacchetto, LaTeoriaDelTutto: 24/30.
Ho trovato la storia carina, ma lo stile a volte è davvero troppo pieno di aggettivi, e forse per questo ho dovuto rileggerla più volte, prima di essere certa di averla compresa. Interessante l’inserimento della coppia Teddy/Dominique e il quadrato amoroso che si è creato così, anche se le motivazioni di Dominique restano oscure al lettore, e la sua caratterizzazione non è per questo chiara. La coppia principale mi è sembrato che sia stata un po’ “sacrificata” ed è un peccato, perché le parti riguardanti James mi sono piaciute e avrei voluto di più.
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