Recensioni per
Hallelujah
di Elizabeth_2206

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/04/17, ore 20:18

Eccomi a recensire! :D

Aspettavo con ansia questo capitolo, ero davvero curiosa di vedere come ti saresti destreggiata per questo momento fondamentale nelle vicende di Riza. 
Partiamo da principio: devo dire che la partenza del dottor Logan un po' mi ha ricordato quella della signorina Elliot nella mia storia. E' come se a Riza venisse a mancare quell'ultimo rifugio sul quale poteva fare affidamento: quasi un segnale che adesso è completamente inerme alla follia del padre. E, in maniera inquietante, è il momento in cui Berthold decide di "trasmetterle" i segreti dell'alchimia del fuoco.
Non conoscevo questa pianta, però trovo plausibile la tua versione per cui Berthold droghi Riza senza darle nessuna spiegazione in merito. Le visioni su sua madre e Roy si ricollegano all'ultima domanda finale, interpretabile in entrambi i modi a parer mio... punterei un po' più su Roy, dato che è ancora vivo e che, tutto sommato, è stato il suo "baluardo" negli ultimi anni, ma tutto è possibile dato il momento difficile.

Come sempre Berthold appare come una figura enigmatica e viscida, inquietante nella sua lucidità, nel suo spietato "uso" della figlia. Ogni volta che ci penso non posso fare a meno di collegarlo a Shou Tucker e al suo uso della povera Nina.
La sua premura è tremenda perché si capisce perfettamente che è rivolta non a Riza in quanto figlia, ma in quanto supporto del suo capolavoro. E' stato tutto studiato, persino da quei momenti ritagliati insieme, una preparazione spietata.

Curiosa infine la reazione di Riza al tatuaggio. Certamente stordita per la droga, rimane inizialmente colpita dalla bellezza di quell'opera... perché oggettivamente quel tatuaggio è davvero bello. E' come se, in quel momento in cui anche la minima dignità le è levata, si debba aggrappare ad un elemento "esterno" se così si può dire. Tutto pur di non pensare di essere nuda dalla vita in giù davanti a suo padre.

Interessante la tua riflessione per gli strumenti usati sul tatuaggio.... tuttavia credo che gli aghi da tatuatore ci fossero già (sebbene non moderni e sterili come quelli moderni). Ovviamente la procedura era molto più lenta e dolorosa ed è ovvio che per un tatuaggio grande come quello di Riza ci siano voluti più giorni.

In ogni caso complimenti per il capitolo :)
domani conto di postare il mio ^^

Recensore Veterano
12/04/17, ore 19:32

Eccomi qua, perdona l'estremo ritardo ma in questi giorni non ero a casa ed è un periodo un po' movimentato. Avevo letto l'aggiornamento dal cellulare, ma da lì mi viene troppo scomodo recensire ^^'

Allora, abbiamo un bel capitolo carico di tristi presentimenti per quello che accadrà in futuro. Si è persa ormai qualsiasi spensieratezza dei capitoli dov'era presente Roy, il quale appare ormai come uno sfumato ricordo che è necessario dimenticare, e si lascia lo spazio ad un'atmosfera molto più cupa, con Riza abbandonata a sé stessa e a suo padre che si scopre malato di tisi.
La scena del cimitero esprime molto bene la solitudine di questa ragazzina: la tomba di sua madre è tornata ad essere l'unica confidente per la sua vita solitaria. Non può più raccontarle di bei momenti vissuti, ma solo cercare un minimo di compagnia che non sa più dove trovare.
Molto bella anche l'immagine del funerale del soldato... l'ho trovata molto azzeccata non solo per la citazione della canzone, ma anche perché introduce in maniera fisica la guerra ormai presente da tempo ad Amestris.

Se questo è quello che succede nel mondo esterno, nel mondo interno di casa sua le pulizie sono diventate l'unica valvola di sfogo di Riza. Approvo la tua spiegazione: è proprio vero che tramite di loro molto spesso si cerca di svoltare pagina. Ed è emblematico che la camera di Roy non venga toccata per così tanto tempo... fare le pulizie sarebbe come ammettere che lui è davvero andato via e non tornerà più. Riza ha impiegato mesi ad assimilare la cosa, ma arriva il momento di fare ordine anche in quella parte della sua vita.

E, paradossalmente, è il momento in cui si scopre la tisi di Berthold e tutto quello che ne conseguirà (o meglio, possiamo immaginare che Berthold avrebbe usato la figlia anche in condizioni di salute migliori data la mancanza di allievo, nel caso Roy non fosse tornato. La tisi ha solo accelerato il processo).
Ho trovato molto interessante la tua idea di dare a Riza quelle nozioni di pronto soccorso che intendi farle usare dopo la bruciatura del tatuaggio. Però trovo molto plausibile che il dottor Logan (mi sono immaginata Wolverine in versione medico, sappilo xD) abbia deciso di fare questa tipologia di corsi... serve a rendere la guerra ancora più vicina. Della serie: meglio prepararsi al peggio.

Bene, penso di aver detto tutto.
Mi scuso ancora per il ritardo, e conto di tornare presto a postare pure io :)

alla prossima

Recensore Master
29/03/17, ore 18:08

Mi è piaciuto molto questo capitolo.
Hai descritto chiaramente il conflitto interno di Roy.
Da una parte è pronto ed esaltato dall'idea di andare in Accademia, diventare soldato e fare qualcosa di concreto per il suo paese.
Dall'altra è molto titubante a lasciarsi alle spalle tutto di quello che è stato per lui una casa.
Prova ne è il fatto che non riesca a salutare direttamente nè il maestro ne tantomeno Riza.
Davvero complimenti per la descrizione di questo aspetto psicologico di Roy.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
26/03/17, ore 18:16

Eccomi qua, questa volta sono puntuale nel recensire.

Allora, in primis ho apprezzato come sempre le note che spiegano il significato della canzone e forniscono la chiave di lettura del capitolo. Mi è piaciuto molto il paragone tra Roy e re Davide e la tentazione costituita in un caso dal restare con Riza e dall'altra Betsabea.

Non mi ricordo quanti anni ha Riza in questo frangente, mi sembra sia ancora una ragazzina. In ogni caso il sentimento di Roy mi pare molto puerile, pare quasi coccolare l'idea di un rifugio tranquillo assieme a lei dove stare lontano dal mondo esterno. L'idea di un futuro assieme a Riza pare come un progetto molto ipotetico, basato più che altro sulla sintonia che ha con lei in un posto dove non ha altri legami, tantomeno anzi soprattutto con il suo maestro.
Almeno mi pare che si possa leggere in questo modo.

Devo dire che il pov di Roy mi è piaciuto molto: rispecchia l'idea del giovane che abbandona per la prima volta la sua casa, in parte esaltato da quello che lo aspetta certo, ma dall'altra conscio di tutto quello che si sta lasciando dietro.
In questo caso si rende conto che lo stacco dev'essere abbastanza netto, altrimenti gli risulterà ancora più difficile. Forse è l'ultimo stralcio di giovinezza che si concede: non essere in grado di affrontare un saluto come si deve e dunque evitarlo.
Trovo altresì significativo che decida di lasciarsi dietro anche tutte le cose che Riza ha fatto per lui: sarebbe come portarsi dei dolorosi strascichi di quegli anni passati li e acuire il senso di colpa che sta provando nel lasciarla sola. Può apparire crudele a prima vista, specie se si va a pensare che Riza noterà come ha lasciato proprio quelle cose che riguardavano lei, ma è stata una scelta emotiva tutto sommato giusta.

Insomma Roy da una parte è pronto per iniziare la nuova fase della sua vita, quella che lo porterà a fare qualcosa per il suo paese, almeno secondo i suoi grandi progetti. Dall'altra, tuttavia, trasuda ancora un'ingenuità di fondo che gli impedisce di affrontare certe dinamiche come l'addio. Per quanto abbia visto Riza sotto quel salice, per quanto abbia avuto ore, anzi giorni per prepararsi a questo momento, non è riuscito a fare altro che andare da lei quando già dormiva per poi non svegliarla.

Infine, degno di nota il primo presentimento che ha sulla natura di Berthold e sull'idea che Riza resti sola assieme a lui. Come ben sai io non ho inteso nessun amore filiale da parte della giovane nei confronti del genitore, ma capisco bene l'idea di un legame dal quale non può ancora affrancarsi.

Molto bello :D

Recensore Master
08/03/17, ore 18:10
Cap. 8:

Ciao e bentornata.
Scusami per il ritardo con cui leggo e recensisco, ma ho avuto problemi col PC.
Mi è molto piaciuto il capitolo; siamo arrivati ad un momento cruciale, Roy sta per partire per il fronte e la povera Riza non riesce ad accettarlo.
Anche se ha visto le valigie piene, anche se ha udito i discorsi tra Roy e suo padre, si rifiuta di accettare una realtà per lei così dolorosa.
Molto azzeccata l'idea del taglio di capelli.
A sottolineare il passaggio di Roy dalla giovinezza all'età adulta.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
03/03/17, ore 21:07
Cap. 8:

Bentornata a scrivere, effettivamente quando ti ho risposto alla recensione ero mezzo tentata di chiederti quando avresti aggiornato.

Stiamo arrivando ad un momento cruciale della vita di questi due ragazzi: la separazione si avvicina e presto Roy entrerà in Accademia per diventare soldato e cercare di realizzare il suo sogno di aiutare concretamente il suo paese.
Un qualcosa di già deciso, come testimoniavano tutte quelle discussioni col maestro, quelle valige aperte e gli armadi aperti, eppure nella solitaria anima di Riza sembrava che quel momento non dovesse diventare all'improvviso così vicino. O meglio lei aveva sempre preferito non pensarci, come un procrastinare per non pensare al suo triste futuro sola in casa con suo padre.

Ho molto apprezzato l'idea del taglio di capelli come una sorta di rito di passaggio. Credo che sia un'età in cui a volte è necessario un gesto simbolico per indicare il passaggio all'età adulta, abbandonando così l'adolescenza e l'infanzia. Ho trovato anche interessante il fatto che sia stata Riza ad aiutarlo in un simile gesto.... tu hai fatto presente la citazione della canzone ed effettivamente qui Riza funge un po' da Betsabea, sebbene con intenti chiaramente diversi: in un certo modo, aiutandolo in quel "passaggio", lo avvia verso quelle dolorose esperienze che vivrà ad Ishval e distruggeranno per sempre la sua innocenza. Ovviamente è chiaro che Roy alla fine se li sarebbe tagliati anche da solo, per carità, ma così il momento è pregno di significato ed è anche una sorta di anticipazione di quello che sarà il loro legame.
Lei ora gli taglia i capelli per farlo entrare in Accademia
Lui, anni dopo, ormai soldato, le porgerà il suo bigliettino da visita e segnerà la sua decisione di diventare una soldatessa.
Fili del destino che si intrecciano, anche se loro ancora non lo sanno.
Riza ancora una volta si limita ad allontanarsi fisicamente da quello che la turba, come se quelle fughe possano in qualche modo allontanare la realtà che ancora una volta la tormenta.
Perché per adesso è l'unica cosa che può fare in quel posto così solitario dove crede di dover passare il resto della sua vita.

Bel capitolo anche questo, sono curiosa di leggere il pov di Roy
(comunque sì, avevo visto quell'OVA, decisamente uno dei miei preferiti dato che si parla di Mustang)

Alla prossima :)

Recensore Master
21/01/17, ore 14:59
Cap. 7:

Capitolo di passaggi e di cambiamenti.
Riza sta cambiando nel corpo; da ragazzina, sta piano piano sbocciando in una donna.
Ma la parte più importante spetta sicuramente a Roy.
Roy svela a Riza il suo desiderio: entrare nell’esercito come alchimista e porre fine alla guerra. E se non riuscirà a diventare alchimista, entrerà come semplice cadetto.
Riza cerca di mostrarsi forte, ma sa che nulla sarà più come prima, e che qualcosa tra loro è irrimediabilmente cambiato.
Complimenti per il capitolo.
A presto.
Narclinghe
 

Recensore Veterano
18/01/17, ore 10:23
Cap. 7:

Eccomi qua, questa volta praticamente puntuale.

Allora, come hai detto tu è un capitolo incentrato sui cambiamenti.
E' una fase della vita inevitabile,soprattutto nell'età che stanno vivendo Roy e Riza. Lei tutto sommato la sta affrontando nella maniera più normale possibile, con i cambiamenti del suo corpo, i vestiti che non vanno più, insomma la crescita fisica che nelle ragazze è il cambiamento più palese. Mi ha fatto specie vedere la confidenza raggiunta con Roy tanto da proporgli di mostrargli quanto ha comprato e di indossare il vestito verde che a lui è piaciuto tanto.
Lo scrivo soprattutto anche per quello che hai detto poi nelle note, ossia del distacco tra i due che al funerale di Berthold porterà i due a darsi del lei. La "problematica" che ti trovi ad affrontare è che Riza è un personaggio molto solitario che si attacca visceralmente alle persone che le danno considerazione: provocare un distacco forte tanto da passare al tu al lei in maniera definitiva non sarà semplice, sono curiosa di vedere come te la caverai.

Quanto a Roy, mi è piaciuto molto il paragone tra i dottori e gli alchimisti. Esprime bene tutto l'idealismo di questo personaggio che vede solo i lati positivi della scienza alchemica. Si intreccia benissimo con la decisione di entrare nell'esercito per fare del bene al proprio paese.

Quanto all'ultima frase, la citazione di Jim Rohn, mi riaggancio al discorso che ho fatto prima sul cambiamento di Riza. Fai attenzione perché con queste frasi fai apparire la nostra amica molto più saggia e lungimirante del previsto e questo potrebbe metterti in difficoltà quando prenderà la decisione di mostrare la formula dell'alchimia tatuata sulla schiena.

Ma con tutta probabilità hai già in mente come fare e sono solo mie paranoie xD

alla prossima :)

Nuovo recensore
12/01/17, ore 17:32
Cap. 6:

È un capitolo bellissimo.
Mi è piaciuta tanto la tua idea di far affrontare a Riza il problema del bullismo, da cui purtroppo non poteva passare intatta data la tua scelta (che approvo) di inserirla in una scuola pibblica e del fatto che ha una situazione familiare particolare. Divertentissimo il finale sono morta dalle risate... e poi ci sta bene Roy che "salva" Riza da qugli stupidi!!

Recensore Veterano
11/01/17, ore 17:41
Cap. 6:

Ehilà, eccomi qua di rientro dalle vacanze.
Perdona il ritardo, ma sto piano piano riprendendo in mano tutto quanto (compresa la mia fic che spero di aggiornare in settimana ^^)

Allora, un capitolo dove tratti un tema molto delicato che è quello del bullismo. Alla fine è capitato anche a me di trattare un qualcosa di simile e non è facile, però sarebbe anche sciocco evitarlo: sappiamo che esiste e non avrebbe senso far finta che i nostri protagonisti ne possano essere immuni.
Specie se si trovano in situazione familiari difficili come quella di Riza. In un ambiente piccolo come quello dove vive Riza è facile che persone "additate" come diverse subiscano questo tipo di sgradevoli attenzioni. E sappiamo quanto i ragazzini possano a volte essere più crudeli degli adulti sotto certi punti di vista.

Caratterialmente Riza è per lasciarsi scivolare tutto addosso, preferendo un timido silenzio per evitare di suscitare ulteriori reazioni. Però questa volta si è trovata a reagire per via della sciarpa rovinata. E' vero, quando si ad un oggetto si attribuisce un significato così particolare si tende a scattare come delle molle. Vederla rovinata significa venir attaccati in una parte di lei veramente intima e che vuole tenere tutta per sé: è come una sgradita intrusione che non può passare sotto silenzio. A prescindere dalle conseguenze.

Mi ha fatto molto tenerezza il silenzio in cui Riza si è chiusa una volta tornata a casa: come se avesse paura di far scoprire il motivo di quelle escoriazioni, come se si vergognasse di "causare disturbo" a Roy per quell'incidente. E' una parte di Riza ragazzina che trovo particolarmente dolce e triste: quell'idea di non meritare attenzione, quasi di sentirsi in colpa per la sua sola presenza. Un atteggiamento che è in parte riuscita a spezzare con Roy, soprattutto per merito del secondo.

Proprio Roy qui fa la parte del grande eroe, del principe senza macchia che corre in aiuto della principessa. Non solo si accorge di quanto è accaduto a Riza, ma si offre anche di accompagnarla alla festa, di degnarla di quell'attenzione che lei tanto cerca ma che non osa mai chiedere di sua iniziativa. Un Roy molto innocente, se proprio vogliamo, si intravede il futuro soldato idealista che crederà di aiutare il mondo con l'alchimia ma che, purtroppo, si scontrerà con quanto succederà ad Ishval.

Ottimo capitolo.
A presto :)

Recensore Junior
03/01/17, ore 12:44
Cap. 6:

Ciao Elizabeth!
Da dove iniziare a recensire...stavolta credo proprio che inizierò dal finale. Bellissimo, divertente, giusto. Un finale davvero azzeccato! Quasi quasi vorrei essere stata io ad appendere quegli idioti per i calzoni! Bravo Roy, così fa un vero uomo!
Questo episodio incentrato sul bullismo devo dire che è molto ben articolato, è assolutamente verosimile e potrebbe dare una spiegazione per alcuni aspetti del carattere di Riza e del perchè Mustang sia così protettivo con lei.
In generale il capitolo mi è piaciuto davvero molto, spero che aggiornerai presto!
Un bacio,
NdT.

Recensore Junior
28/12/16, ore 13:27

Ciao, io sono greisundead. Ho appena letto la tua storia e devo dire che, letteralmente, me ne sono innamorata!
La canzone di Cohen è semplicemente bellissima e tu l'hai saputa adattare perfettamente a questa coppia, che io adoro tantissimo.
il modo in cui fai interagire Riza e Roy è ottimo, io non avrei saputo fare di meglio. Non sono assolutamente OOC, e capisco che possa essere difficoltoso, visto che abbiamo pochissime informazioni su questo periodo importantissimo della loro vita. Stai facendo un buon lavoro, vai avanti così!
Concludo dicendo che aspetto con ansia i prossimi capitoli, non vedo l'ora di leggerli!
A presto.♥
-Greis♦

Recensore Veterano
22/12/16, ore 10:36

Ehilà, eccomi. Perdona il ritardo ma non sono a casa in questo periodo e sto usando la connessione dal cellulare (benedetti giga in più).

Allora, eccoci arrivati al compleanno di Roy.
Ho un vago sentore d'allarme per quella radio: nella mia storia era lei l'artefice di tutte le notizie della guerra che avevano fatto prendere a Roy la decisione di entrare nell'esercito e lasciare gli studi con il suo maestro. Se dovesse succedere una cosa simile anche da te (perfettamente plausibile del resto), Riza rimpiangerà tantissimo questo suo regalo di compleanno e desidererà essersi limitata solo alla torta.

In ogni caso, per stare al presente... fa sorridere l'ingenuo e giovane egocentrismo di Roy che fa il conto alla rovescia per il suo compleanno, come se per lui fosse il giorno più importante del mondo. Ma è bello: ci parla di un personaggio non ancora toccato dalla guerra e da tutto quello che ne conseguirà. Un ragazzo che scende al compromesso di mangiare gli odiati pomodori pur di avere la torta promessa. E' un vero toccasana vederlo così "normale" in una casa che proprio normale non è.
Con Riza che riesce a godere e ad essere coinvolta da quella normalità, interagendo con quello che ormai è un componente fondamentale della sua vita.
Comunque hai ragione: questo capitolo è davvero come una piccola campana di vetro che protegge i due ragazzi. Ma, ahimè, sappiamo che ben presto si romperà ed i suoi frammenti li feriranno orribilmente

Molto bello
alla prossima
ps: se recensirò in ritardo come a questo giro è per motivi logistici/di connessione o quanto altro. Ma prima o poi recupero :)

Recensore Master
12/12/16, ore 16:13

Molto bello e dolce questo capitolo.
Credo che per Roy, aver ascoltato le urla dovute alla crisi di Berthold, sia stato in un certo senso positivo.
Sicuramente lo ha avvicinato di più a Riza.
Infatti l'ha riportata a letto, le ha preparato la colazione.
Da una notte di paura, è nato un legame rafforzato, e che si rafforzerà sempre di più.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
11/12/16, ore 19:56

Degna conclusione del capitolo precedente con un Roy che, dopo la tempesta, cerca di prendere in mano le redini della situazione. In fondo credo che l'idea di avere Riza da proteggere lo faccia stare bene, altrimenti si troverebbe a dover affrontare "la crisi" del suo maestro tutto da solo.
Invece in qualche modo dover pensare a lei, riportandola a letto e preparandole la colazione (con quei disastrosi risultati) l'ha aiutato ad avere la giusta reazione

Davvero interessante la citazione della canzone: l'ho trovata molto azzeccata anche nella prima parte. Il fatto che Roy abbia assistito a quello di cui è capace Berthold nei momenti di crisi, all'interno di quella villetta così tetra, gli ha fatto stringere un forte legame empatico con Riza. Adesso sa cosa ha passato con quello strambo genitore, capisce anche il suo atteggiamento in parte dimesso, teso a fare il maggior silenzio possibile.
E' presente in quella fase della sua vita che la condizionerà così tanto.

Bellissimo capitolo pure questo. Mi scuso per il lieve ritardo ma stavo lottando per terminare il mio ^^

a presto :)