Recensioni per
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
di _Noodle

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/12/16, ore 21:02

Sento l'impulso di togliere la storia dalle preferite, solo per poi rimettercela. Perché non esistono anche le "storie più preferite delle preferite"? Esigo che venga aggiunta questa opzione u.u
A parte le cavolate nonsense di routine: questa storia sale sul podio delle mie preferite di tutti i tempi, e adesso spiegherò il perché * indossa occhiali e scioglie nastro del papiro, che si srotola fino ad uscire dalle mura della città e ad arrivare in campagna, come i rotoloni Regina *
Ahem, punto 1: l'incipit mi ha fatto venire un colpo al kokoro. Cioè, mi sono immaginata la manina di Daichi Junior che cerca la manona del padre operaio, che l'ha portato al circo per il suo compleanno e non trovandola si accontenta di aggrapparsi alla manica. Lo so che Daichi padre è quasi canon, ma l'affettuosità paterna che coloriva ogni sua singola azione nella tua storia mi ha sinceramente commossa. Io non sono un'amante degl'infanti ( a meno che non siano alti un metro e ottantaquattro e non si chiamino Oikawa Tooru), ma il tuo pargolo aveva un suo perché. Era una sorta di cupido involontario. Il fatto che Daichi l'abbia 'usato' come scusa per parlare con Suga ecco...ecco...sono morta di feels. Era caratterizzato estremamente bene (perché parliamoci chiaro, è facile cadere negli stereotipi quando si hanno fra le mani dei bimbi – anche se tu i bimbi li conosci bene ;)- ) e, nonostante tu abbia avuto dubbi sul suo personaggio, io l'ho trovato un 'fattore' essenziale della bellissima rapsodia che hai scritto. Perché? Te lo spiego usando le tue stesse parole: "Gli occhi di un bambino vedono la naturale bellezza di un istante ed in questo si perdono, senza domandarsi mai il perché."
Il circo è un posto magico che tiene in vita la fantasia dei bambini, ma che risveglia anche il "bambino" che è in ognuno di noi e all'apparizione di Suga i sogni del "piccolo" Daichi hanno preso consistenza, unendosi e confondendosi a quelli del Daichi adulto.
Punto due: l'assoluta originalità di ogni singolo elemento. Sugawara trapezista? Ti amo. Sul serio, è stato bellissimo immaginarmelo lì, con i pantaloni e le bretelle, che volteggia in aria, concentrato, ma allo stesso tempo rilassato, perché Suga è così, è qualcosa di etereo, leggero, è l'Ariel della Tempesta di Shakespeare. E se dici un'altra volta che non riesci a renderlo bene come personaggio ti prendo a sprangate. Vengo personalmente a casa tua e ti trascino nell'angolo della vergogna (sai bene di che angolo sto parlando, signorina). Suga è un gioco di specchi, sfaccettature, un personaggio camaleontico che si presta ad ogni situazione. E il tuo Suga è una vera e propria bomba. Spigliato, ma talvolta cauto, dolce e positivo, e leggermente malizioso ( scusa, ma quando chiede a Daichi che magie sa fare mi sono immaginata mille cose poco pure).
Alla fine Dadchi si è lasciato andare ed è entrato nel circo, dove sapeva di appartenere (anche perché, parliamoci chiaro, se Sugawara in persona mi chiedesse anche indirettamente di lasciare tutto per lui, io gli direi di sì u.u).
Punto tre: devo tirare in ballo Yui. Mi sono sentita leggermente distrutta pensando a quanta sofferenza Daichi abbia dovuto sopportare. Sawamura tormentato dal passato, che piange dietro alla gabbia degli elefanti. Tu sei proprio una criminale a farmi stare male così, sul serio. Daichi era così IC che io elushf.ksehflurhgf.aejfakebhs.f ecco, non mi so esprimere, anche perché il cervello m'ha abbandonata alla scena del bacio. La tua prosa è fottuta poesia: "Mi fiondo sulle sue labbra come attratto da una forza magnetica, l'argento dei capelli di Koushi che si fonde col metallo grezzo dei miei coltelli." Belissima, 10|10, hai vinto tutto *^*
Sono andata in iperventilazione quando me li sono trovati lì che si baciano con una tenerezza disarmante, trucco sbavato e dita che percorrono ogni agognato centimetro della loro pelle. Daichi, caro mio, farai bene a non sentirti in colpa: la felicità è un diritto di tutti.
Lo stile, come al solito, è impeccabile. Mi sono innamorata del tuo lirismo, del modo in cui trascini personaggi e lettori in questo mondo tutto tuo, fatto di musica e di impalpabili carezze, che sono là, ma che allo stesso tempo ti lasciano la sensazione di un'ombra, di un caldo ricordo. Non so, nonostante fino ad adesso tu abbia ricostruito scenari vibranti di azioni, c'è una vena malinconica che forse vedo solo io e che rende tutto ancora più armonioso.
Scusa la prolissità di questa recensione, ma dovevo comunicarti il mio amore per questa raccolta. Spero che sia arrivato forte e chiaro, e se non è ancora arrivato, mi impegnerò in futuro a farlo arrivare. Perché esigo altre fic.
Ems

Recensore Master
15/12/16, ore 18:07

Salve, oh persona! Vorrei scriverti un commento come si deve, lungo e circostanziato, ma sono dal cellulare e non so bene cosa riesco a far venire fuori. E commenta dal pc, potresti dire te. Nah, ho troppe ore che mi separano dal mio computer e se leggo una storia che mi soddisfa la mia filosofia è quella di farlo il prima possibile, che poi mi dimentico e la povera autrice.se ne sta lì, a veder aumentare il numero di letture e tutto il resto ma con poche soddisfazioni sul fronte recensioni.
Ora, ci sono diversi motivi per cui questa storia merita una recensione degna di questo nome, in primis perché è davvero interessante l'ambientazione in cui hai scelto di muoverli, quindi cominciamo da qui. Il circo mi lascia sempre un retrogusto di angst potenzialmente devastante anche se qui sembra non esserci. Suga che volteggia sul trapezio impedendo a Daichi di distogliere lo sguardo è stata un'immagine davvero molto bella (credo che questa frase abbia problemi di consecutio, ma non importa fa caldo e ho fi fronte a me la prospettiva di passare un'ora immersa nell'aria soffocante degli spalti di una piscina piena di bambini, mentre commento un'au sul circo che mai avrei pensato di poter leggere dallo schermo col cellulare, è tutto molto scomodo) e devo dire che sugawara acrobata mi sembra una scelta molto azzeccata. Non so dirti quanto siano ic i personaggi (evidentemente mi sto distraendo da quello che volevo scrivere, speravo di fare un commento ordinato e preciso ma mi sa che ti tocca accontentarti di un sacco di parole messe vicine che mi auguro abbiano un qualche senso logico se lette insieme - è che sono così felice! È una daisuga, è una cosa bella e dovrebbero essercene fi più al mondo! E poi questa è *così* originale!) Insomma dicevo, non so se siano o meno ic, perché li hai spostati talmente tanto dall'ambiente in cui sono abituata a vederli che davvero è una cosa difficile da stabilire.
Devo dire che all'inizio tutti i riferimenti a yui mi avevano fatto un pochino storcere il nado, anche se in teoria non avrei dovuto avere grossi dubbi su quale fosse la coppia principale, c'era scritto... solo che ho avuto un'esperienza in tal senso in passato e avevo un po' di ansia che si ripetesse. E invece no.
Adesso, tu non sai quanto abbia apprezzato la presenza del figlio di Daichi; in fondo è un papà anche quando lo incontriamo nell'anime, mi è sembrato il giusto sviluppo della cosa quello di lasciarlo vedovo ventisettenne con un minore a carico. Anche perché se non fosse stato vedovo non avrebbe incontrato Suga, e noi non saremmo state per niente felici. Io,.almeno, non lo sarei stata per niente.
C'è un sacco di musica in questa storia, ed è piena di odori. Non lo so, è una cosa che ci tenevo a farti sapere che ho apprezzato moltissimo. Che poi, anche sticazzi di quello che ho apprezzato tantissimo, ma no è un commento ed è giusto farle sapere queste cose, vero???? Perché ho sempre un po' la paura di essere comunque troppo prolissa, almeno rispetto agli standard della sezione. Comunque amen, questo passa il convento.
Dicevo, la musica e gli odori mi hanno colpito, totalmente inasprttati in una storia che all'inizio non sapevo come valutare: ci ho messo un po' a capire cosa stava succedendo, e mi sono sentita meravigliata insieme al figlio di Daichi con l'aprirsi dello spettacolo, e con tutta la magia di un circo che si vede per la prima volta.
Suga è un personaggio molto ambiguo, e mi piace molto il modo in cui hai deciso di farlo vedere attraverso gli occhi di daichi che, giustamente, non capisce e non accetta subito quello che sente per lui, non capisce e non accetta subito il perché lo abbia subito e così profondamente colpito, e ho adorato che usi il figlio per avvicinare quella persona che un attimo prima volava sulle teste degli spettatori spingendosi al di là dei limiti immaginabili come se non ci fosse nulla di più facile.
Adesso, avrai forse capito che amo le daisuga (perché mi.piacciono davvero un sacco, sono una coppia bellissima e mi rendono sempre felice, e dovrebbero esserci più storie su di loro perché davvero ho bisogno di leggerle. Tutti dovrebbero leggerle) ma la cosa che mi ha fatto pigolare da morire è stato il modo tutto particolare in cui hai fatto evolvere il rapporto, il modo in cui hai reso Daichi incredibilmente fragile per via della moglie, del lavoro frustrante e alienante, del figlio che deve crescere da solo e dalla presa di coscienza che, in un attimo, può cambiare tutto nella sua vita. Hai reso la cosa problematica, il che non è poco.
Non credo che parlerò del modo in cui è scritta la storia, perché è scritta molto bene e, purtroppo, quando le cose stanno così passa in sordina, però volevo solo sottolineare come sei riuscita a non rendere ridicola la scelta di scrivere attraverso Daichi. Mi spiego, hai scritto tutto usando la prima persona, e almeno per quanto riguarda le ultime cose che ho letto era sempre una scelta disastrosa che portava il racconto al limite del ridicolo. Tu non lo hai fatto, anzi, hai sfruttato al meglio tutte le possibilità cge questo particolare tipo di narrazione offre. Scrivere al presente è una potenziale tortura cinese, quindi tanti tanti tanti complimenti per questo.

Però ora veniamo alle cose serie: perché non dovresti scrivere decine, centinaia, migliaia daisuga? Personalmente leggerei vagonate fi storie così. Sappi che hai reso yua una lettrice felice.

Ps, la conclusione della storia è di una dolcezza disarmante, non potevo sperare in un'immagine più bella a conclusione di questo racconto. Sono tanto belli.

Recensore Junior
01/12/16, ore 19:24

Mia cara _Noodle, mentre faccio rotta per il "sud", distrutta, ma con il cuore colmo di felicita', voglio lasciare una recensione alla tua storia, che per l'appunto ho letto sullo stesso bus stamattina. Lo sai che non sono un'amante di Tsukki, ma per fortuna esistono persone come te al mondo, che non si lasciano intimorire dal fatto che una certa ship sia meno amata di un'altra e che quindi scrivono piccoli e originalissimi capolavori. Perché questo, a mio parere, lo e'. E non lo dico perché sono tua amica, lo dico perché e' la sacrosanta verità.
La storia si apre su un piccolo Tsukki, già "alieno" alla realtà, che si approccia lentamente a quello strumento affascinante e complesso del pianoforte. Gia' da subito nasce un legame fra i due, uno scambio segreto di sentimenti e confidenze, che Tsukki cerca subito di razionalizzare e ridimensionare con un semplice "e' solo un pianoforte" (che mi ha fatto urlare/ morire malissimo di feels). 
In seguito Tsukki cresce. Cresce nella sua "bolla". Non e' intrappolato, ci si e' confinato, perché la migliore autodifesa e' quella di mostrarsi indifferenti al mondo, e Tsukki questo lo sa fare egregiamente. "Sordo" alla vita fuori dalla sua bolla, concentrato su quelle "7 note". Sono lui e il pianoforte. Nessun altro. 
O almeno questo era il suo piano, prima che un certo felino tiptappasse nella sua vita e facesse esplodere la bolla che lo circonda. E qua mi soffermo sul tuo Kuroo perche' porca puttana se l'hai descritto meravigliosamente.
Me lo sono vista appoggiato allo stipite della porta, pantaloni e bretelle, e le immancabili scarpe da tip tap, che chiede a Tsukki di portare "Satie e una giacca decente" al Neko Club * Ems sviene malissimo  *. E nulla, mi sono innamorata. Ti sei lamentata di non saper rendere "spontanei" i dialoghi, ma in questa storia non ho trovato nulla di "artificiale", nulla di troppo pensato. Tutto era si', elaborato, ma mai pesante.
Il momento in cui Kei suona per Kuroo mi ha sciolta. Se chiudevo gli occhi potevo sentirla anche io la melodia. Gli sguardi indiscreti che gli indirizza il felino poi... Mi sono sentita in soggezione anche io, ma in modo "giocoso". Kuroo pero' e' lungi dal voler analizzare con freddezza il brano. Un po' perche', sebbene sia un tipo malizioso, ha preso la faccenda con una serieta' che in pochi riescono a vedere sotto la facciata spensierata, e un po' perche' quello non e' un semplice brano, ma la melodia dei sentimenti del suo musicista, la stessa che ha inavvertitamente origliato (almeno all'inizio) e ha finito per innamorarasene a poco a poco. 
E poi Kuroo danza sulle 'note-emozioni' di Tsukki, in controtempo, strisciando i piedi e sporcando quella melodia malinconica con la sua gioia di ballare. 
All'inizio la tua scelta mi aveva lasciata perplessa, come tu ben sai, ma poi ho ascoltato il remix e ho capito. Era perfetta per loro due. Sono stata una banana a non crederti quando me la presentavi come la melodia adatta a questi due. Mi rimangio le mie parole blasfeme u.u 
Mi e' piaciuto anche il tuo ritratto di Tsukki come artista anomalo, lontano dalla scena bohèmienne. Non beve, non fuma, non sembra lasciarsi tentare da nessun vizio. Beh, tutto questo prima di ritrovarsi fra i pedi uno come Kuroo. TSUKKI SUONALO IN TUTTI I MODI E IN TUTTI I LUOGHI PLS, TU CHE PUOI. 
Alla scena del bacio ho emesso un lungo squittio da demente, che meno male all'andata eravamo tutti svegli (al momento mezza gente e' svenuta malamente). Kuroo che distende le dita di Tsukki, cosi' lunghe e delicate, poi le loro labbra che si incontrano  E POI EMS CHE URLA COME UNO PTERODATTILO AFFAMATO. 
Stile impeccabile come sempre mia cara cipolla, piacevole ed elaborato. E' come prendere una boccata d'aria fresca insomma, rilassante, ma che ti tiene sempre all'erta. 
Viva la KuroTsukki, ok? L'hai fatto dire a una che trova insopportabile quel biondo col palo in culo. Ma stanno benissimo insieme. Amen.
Ems
Ps non so cosa ho scritto, sono esausta e assetata e rincoglionita dalla bellezza di questa fic. Spero di leggere presto la prossima fic, lo sai che la anelo. 

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