Salve, oh persona! Vorrei scriverti un commento come si deve, lungo e circostanziato, ma sono dal cellulare e non so bene cosa riesco a far venire fuori. E commenta dal pc, potresti dire te. Nah, ho troppe ore che mi separano dal mio computer e se leggo una storia che mi soddisfa la mia filosofia è quella di farlo il prima possibile, che poi mi dimentico e la povera autrice.se ne sta lì, a veder aumentare il numero di letture e tutto il resto ma con poche soddisfazioni sul fronte recensioni.
Ora, ci sono diversi motivi per cui questa storia merita una recensione degna di questo nome, in primis perché è davvero interessante l'ambientazione in cui hai scelto di muoverli, quindi cominciamo da qui. Il circo mi lascia sempre un retrogusto di angst potenzialmente devastante anche se qui sembra non esserci. Suga che volteggia sul trapezio impedendo a Daichi di distogliere lo sguardo è stata un'immagine davvero molto bella (credo che questa frase abbia problemi di consecutio, ma non importa fa caldo e ho fi fronte a me la prospettiva di passare un'ora immersa nell'aria soffocante degli spalti di una piscina piena di bambini, mentre commento un'au sul circo che mai avrei pensato di poter leggere dallo schermo col cellulare, è tutto molto scomodo) e devo dire che sugawara acrobata mi sembra una scelta molto azzeccata. Non so dirti quanto siano ic i personaggi (evidentemente mi sto distraendo da quello che volevo scrivere, speravo di fare un commento ordinato e preciso ma mi sa che ti tocca accontentarti di un sacco di parole messe vicine che mi auguro abbiano un qualche senso logico se lette insieme - è che sono così felice! È una daisuga, è una cosa bella e dovrebbero essercene fi più al mondo! E poi questa è *così* originale!) Insomma dicevo, non so se siano o meno ic, perché li hai spostati talmente tanto dall'ambiente in cui sono abituata a vederli che davvero è una cosa difficile da stabilire.
Devo dire che all'inizio tutti i riferimenti a yui mi avevano fatto un pochino storcere il nado, anche se in teoria non avrei dovuto avere grossi dubbi su quale fosse la coppia principale, c'era scritto... solo che ho avuto un'esperienza in tal senso in passato e avevo un po' di ansia che si ripetesse. E invece no.
Adesso, tu non sai quanto abbia apprezzato la presenza del figlio di Daichi; in fondo è un papà anche quando lo incontriamo nell'anime, mi è sembrato il giusto sviluppo della cosa quello di lasciarlo vedovo ventisettenne con un minore a carico. Anche perché se non fosse stato vedovo non avrebbe incontrato Suga, e noi non saremmo state per niente felici. Io,.almeno, non lo sarei stata per niente.
C'è un sacco di musica in questa storia, ed è piena di odori. Non lo so, è una cosa che ci tenevo a farti sapere che ho apprezzato moltissimo. Che poi, anche sticazzi di quello che ho apprezzato tantissimo, ma no è un commento ed è giusto farle sapere queste cose, vero???? Perché ho sempre un po' la paura di essere comunque troppo prolissa, almeno rispetto agli standard della sezione. Comunque amen, questo passa il convento.
Dicevo, la musica e gli odori mi hanno colpito, totalmente inasprttati in una storia che all'inizio non sapevo come valutare: ci ho messo un po' a capire cosa stava succedendo, e mi sono sentita meravigliata insieme al figlio di Daichi con l'aprirsi dello spettacolo, e con tutta la magia di un circo che si vede per la prima volta.
Suga è un personaggio molto ambiguo, e mi piace molto il modo in cui hai deciso di farlo vedere attraverso gli occhi di daichi che, giustamente, non capisce e non accetta subito quello che sente per lui, non capisce e non accetta subito il perché lo abbia subito e così profondamente colpito, e ho adorato che usi il figlio per avvicinare quella persona che un attimo prima volava sulle teste degli spettatori spingendosi al di là dei limiti immaginabili come se non ci fosse nulla di più facile.
Adesso, avrai forse capito che amo le daisuga (perché mi.piacciono davvero un sacco, sono una coppia bellissima e mi rendono sempre felice, e dovrebbero esserci più storie su di loro perché davvero ho bisogno di leggerle. Tutti dovrebbero leggerle) ma la cosa che mi ha fatto pigolare da morire è stato il modo tutto particolare in cui hai fatto evolvere il rapporto, il modo in cui hai reso Daichi incredibilmente fragile per via della moglie, del lavoro frustrante e alienante, del figlio che deve crescere da solo e dalla presa di coscienza che, in un attimo, può cambiare tutto nella sua vita. Hai reso la cosa problematica, il che non è poco.
Non credo che parlerò del modo in cui è scritta la storia, perché è scritta molto bene e, purtroppo, quando le cose stanno così passa in sordina, però volevo solo sottolineare come sei riuscita a non rendere ridicola la scelta di scrivere attraverso Daichi. Mi spiego, hai scritto tutto usando la prima persona, e almeno per quanto riguarda le ultime cose che ho letto era sempre una scelta disastrosa che portava il racconto al limite del ridicolo. Tu non lo hai fatto, anzi, hai sfruttato al meglio tutte le possibilità cge questo particolare tipo di narrazione offre. Scrivere al presente è una potenziale tortura cinese, quindi tanti tanti tanti complimenti per questo.
Però ora veniamo alle cose serie: perché non dovresti scrivere decine, centinaia, migliaia daisuga? Personalmente leggerei vagonate fi storie così. Sappi che hai reso yua una lettrice felice.
Ps, la conclusione della storia è di una dolcezza disarmante, non potevo sperare in un'immagine più bella a conclusione di questo racconto. Sono tanto belli. |