Recensioni per
Rose e Lillà : da boccioli a fiori
di Vale0tta

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/12/21, ore 06:35

Molto carina, soprattutto la parte iniziale, Oscar e André bambini

Recensore Master
16/07/18, ore 19:16

André è già un piccolo mito, che per il suo amico è disposto anche ad essere sgridato. E poi l'immagine delle foglie sull'acqua è molto poetica. Brava un altro bel capitolo.

Recensore Master
16/07/18, ore 18:51

Trooooppo teneri! Sti bambini mi fanno una tenerezza incredibile, e i puledri amici loro per una vita. Poi quando scrivono i loro nomi nel box, be' li il cuore ha perso un battito, ricordando la frase di Oscar nell'anime:" vorrei tornare a quel tempo in cui credevo di essere un maschio e tutto era più facile". Sei veramente brava, le cose più semplici le rendi dolci, ironiche e profonde.

Recensore Master
16/07/18, ore 16:07

Scusa il ritardo, questi bambini sono fantastici. Oscar è un po'arrogante, ma ci sta col carattere fiero, però sotto sotto lo consola, con la storia delle nuvole, e diventa un caro amico per lui. Brava veramente l'inizio mi piace molto.

Recensore Master
17/03/17, ore 02:14

Cara ValeOtta,
E così Oscar ha scelto. Qui, come nella storia canonica, ella ha dovuto rifugiarsi nella scelta che più le era
sollecitata. A suon di schiaffi e spintoni paterni e pugni tra amici, eccola diventare il capitano della Guar-
dia di sua Maestà Luigi XV, oltre che la guardia del corpo della futura Delfina di Francia. Ci hai fornito una
nuova ipotesi per la vera motivazione che avrebbe spinto Oscar ad indossare la divisa. Una ipotesi parti-
colarissima, dotata di un nome proprio di persona: Andrè. L' unica maniera per non perderlo ed averlo
sempre vicino, nella vita e nel lavoro, era farsi soldato. Ipotesi interessante e coraggiosa e anche molto
originale. Personalmente non ho mai creduto alla teoria propugnata dalla nonna. A me è sempre parso
che il grande patema d' animo di Oscar non fosse il non riuscire a scegliere tra l' essere uomo o donna,
bensì il doversi accontentare di un destino prefabbricato e blindato a vita. A un cuore intrepido come il
suo una esistenza simile non poteva che sembrare una prigionia immeritata. Eccoci quindi arrivati alla vi-
gilia dell' arrivo di Maria Antonietta. Spero intensamente che tu, nei prossimi capitoli, possa recuperare,
in qualche modo, quella deliziosa atmosfera da favola che avevi saputo regalarci all' inizio di questa sto-
ria. Era un vero incanto averci a che fare.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
12/03/17, ore 21:50

Per Oscar è stata una scelta difficilissima: in entrambi i casi non sarebbe stata libera; se avesse scelto di vivere da donna, sarebbe stata sottoposta a tutte le regole dell'epoca, se avesse scelto di vivere da uomo avrebbe dovuto affrontare un mondo molto difficile per lei; ha fatto la scelta meno dolorosa.

Recensore Master
04/03/17, ore 18:11

Cara ValeOtta,
E' un piacere ritrovarti! Simpatico questo tuo ultimo capitolo. Questa Madame Rosselle, con i suoi discor-
si e i suoi ordini, riesce ad avvicinare alla danza persino i lettori, per lo meno quelli che non ancora la co-
noscono oppure li scoraggia una volta per tutte, come sta capitando alla sottoscritta (inestimabile guada-
gno per l' arte tersicorea). Mi pare veramente poco azzeccata la "tempistica" della scelta persa dai geni-
tori di Oscar. Gli odierni tredici anni della Nostra e i quattordici e mezzo di Andrè non sono certo le età
più consigliabili per far avvicinare così intimamente due ragazzi, per di più sani ed esuberanti come loro.
Qui lo status quo, tanto agognato, viene minato addirittura alla radice. Ma, del resto, quando mai le deci-
sioni prese a Palazzo Jarjayes hanno brillato per tempistica e sagacia? Anche la tua scelta dei tempi, ca-
rissima, forse è inciampata in una svista... Probabilmente è stato un po' prematuro l' aver parlato di val-
zer. Questa danza è stata introdotta a Versailles da Maria Antonietta. Nel marzo 1769 la prossima moglie
del delfino e futura regina di Francia stava ancora a Vienna. La tua è una piccola inesattezza, che non
pregiudica certo il valore di quanto hai scritto.
Un affettuoso saluto

Recensore Veterano
03/03/17, ore 07:22

La sintonia tra i due è evidente e continua a crescere.
Giustamente, Oscar è turbata dalla vicinanza di André, imbarazzata dalla differenza tra il suo corpo e quello dell'amico e,forse, iniziano a provare attrazione reciproca. In effetti, nell'anime,questo aspetto è stato trascurato, ma è poco plausibile che,durante l'adolescenza, la vicinanza reciproca non abbia provocato loro qualche imbarazzo. Quindi, hai fatto bene a mettere in evidenza questo aspetto.
Mi piace il tuo modo di scrivere: chiaro, lineare, preciso e mi piace il fatto che, per ora, i tuoi personaggi siano molto conformi, caratterialmente, a quelli originali.

Recensore Master
02/03/17, ore 22:51

Il ballo è divertente, ma per Oscar sembra essere una vera tortura! Meno male che c'è sempre André con lei.

Recensore Master
04/02/17, ore 01:27

Cara ValeOtta,
Quanto è bella questa tua versione dei fatti!!! In questo frangente hai deciso di regalare a Oscar tutto
l' affetto di cui aveva bisogno. Le hai dato una madre amorevole e un padre affettuoso, un amico più
che fedele, praticamente un fratello, e una nonna affezionata. Come te nessuno mai...
Oscar è circondata dall' affetto di tutti eppure piange disperatamente comunque. Ormai ella è diventata
donna a tutti gli effetti. Da oggi in poi la sua già dura esistenza sarà gravata da questo ulteriore peso.
Del resto, il Generale è stato perentorio: non sono consentite variazioni o deroghe al cammino, a suo
tempo, prestabilito.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
01/02/17, ore 20:34

Evviva il generale! Questa volta ha capito davvero come trattare la figlia in un momento tanto delicato; paradossalmente, la sua scelta le ha donato la libertà non concessa alle sue sorelle.

Recensore Veterano
01/02/17, ore 16:17

Anche in questo delicato momento, André era presente.
Certo, mi aspettavo che Oscar lasciasse entrare André nella sua stanza per farsi consolare, ma questa è davvero un'esperienza particolare per una donna ed è normale che l'abbia condivisa con altre donne.
Amo le storie sull'infanzia di Oscar e André, vivono nel loro mondo, senza interferenze.
Sono curiosa di sapere fin dove la tua storia li condurrà...

Recensore Master
24/01/17, ore 01:55

Cara ValeOtta,
Oscar "da quel lontano giorno" ha deciso di essere un uomo...
Prima ella pensava di esserlo ed era felice, ora sa di non poterlo essere però lo vuole ed è profondamen-
te infelice. Una situazione decisamente poco invidiabile.
Il Generale lascia la figlia ed Andrè alle cure di un maestro d' armi, un espediente interessante. Come
mai di queste lezioni non dai qualche descrizione più diretta? Descrivi invece, direttamente dall' anime,
ma un po' rivisto, l' episodio della "scazzottata" fra i nostri due giovanissimi eroi. La narrazione che ne
fai è super realistica. Pare proprio di esserci in mezzo a tutti quei pugni. Devo confessare che non mi è
mai piaciuta molto la scena dell' anime, anche se indubbiamente la sua presenza ha una certa motivazio-
ne. La batosta in quel caso serve da "schiarimento" nei rapporti tra Oscar e Andrè. Tu, invece, la descrivi
come un allenamento all' autodifesa abbracciato liberamente dai nostri due. Io una scena del genere non
riesco proprio ad accettarla, capirei se si trattasse di qualche tipo di lotta, ma pugni, calci & c., mi fanno
semplicemente inorridire. Un mio limite. Trovo molto bello il finale. C'e' tanto sentimento intorno alla ta-
stiera di quello strumento musicale. Anche la nonna se ne è accorta...
Un affettuoso saluto

Recensore Master
21/01/17, ore 22:05

Oscar non vuole vedere la realtà, che André le ha detto chiarissimo: il risultato è che dà la colpa di tutto al suo essere una femmina! Dovrebbe ragionare di più sulle sagge parole del suo amico e compagno di giochi.

Recensore Master
11/01/17, ore 00:25

Cara ValeOtta,
Bella ricostruzione dei fatti! Complimenti!
Racconto credibile e quindi, purtroppo, veritiero...
Ancora al giorno d' oggi ci sono troppi bimbi che piangono notti intere in solitudine, figurarsi nel XVIII
secolo. Cosa dire della "nobile" famiglia Jarjayes? Cosa aggiungere ancora ad anni e anni di commenti
infuocati? Fortunatamente nella vita di Oscar è arrivato un fedele amico, che da questa notte prenderà
il sembiante del più amabile dei fratelli maggiori.
CIAO!!!

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