Recensioni per
Destini in rivolta
di wolfymozart

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/04/18, ore 01:24

Interessante anche questo capitolo... Dove tu voglia arrivare non so, come passa dall'esser rimasto affascinato da Anna allo sposarsi Lucia mi rimane ancora un mistero, ma sono certa che mi stupirai!
Il loro incontro...be i loro primi incontri con la tenzione che si tagliava a fette, la rabbia di lei mascherata male dietro al dolore impossibile da nascondere, occhi lucidi e lacrime inpossibili da trattenere... Cosa mi fai ricordare! L'attacco d'asma di Emilia e la ferita di Fabrizio, ancora oggi mi riguardo quelle scene e mi meraviglio dell'elettricità che sono riusciti a creare!

Recensore Junior
20/02/17, ore 14:49

Lo amooo! Inoltre si può vedere l'amore che Anna prova per la figlia. Che dire, una meraviglia
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 06:13 pm)

Recensore Veterano
15/02/17, ore 00:05

Prima di passare alla storia, ti devo dire una cosa, la prima che ho pensato al termine di questo capitolo.
Scrivi proprio bene. E lo si capisce subito, sai! Dal fatto che non tolgo gli occhi dallo schermo finché non finisce, dall’appropriatezza e varietà del lessico. Oltre a stare scrivendo sui miei personaggi preferiti, lo fai in modo splendido, e non posso non apprezzarlo doppiamente.
 
Mi piace troppo questo rapporto di amore-odio tra Anna e sua figlia. Lei è apparentemente così rigida da quasi sembrare la caricatura di una vecchia maestra, di quelle cattive, che ti mandavano dietro la lavagna, ma tanto lo sappiamo che lo sta facendo per l’educazione e l’istruzione di Emilia, perché spera possa meritare qualche soddisfazione in più di sua madre.
 
Ho trovato davvero dolcissimo il ricordo del primo incontro tra i protagonisti. Essendo la loro storia costruita sul passato, è quasi inevitabile inserire flashback, e mi è piaciuto molto come lo hai introdotto, cioè come se entrambi lo stessero rivivendo su due piani temporali leggermente sfasati, ma allo stesso momento. Per poi culminare finalmente in un incontro vero. Beh, forse quel finalmente non lo dà a vedere di certo Anna, che, tuttavia, in fondo in fondo un tuffo al cuore l’ha provato. È però sempre in grado di dissimulare: le sue parole, eccessivamente dure e intransigenti, sono in pratica fini a se stesse, retoriche, per riempire il silenzio che invece (e qui perdonami se sarò banale) è più assordante della voce stessa. Sarebbe stato più difficile mostrarsi sorpresa dell’incontro, magari sorridere (lo so, chiedo davvero troppo) piuttosto che iniziare a sbraitare, unico suo appiglio per non svelare il suo vero mood del momento. Malinconico, un po’ come quello di Antonio – sono più simili di quanto sembri –, sognatore, e un po’ rassegnato.
Ma Antonio non risponde, ha capito che l’unico modo per poter avere a che fare con lei è lasciarla sfogare e non esprimere la sua posizione, altrimenti si arriverebbe ad un punto di non ritorno. Punto a cui sono sempre stati abbastanza vicini, ma la lontananza aumenta la nostalgia e quindi di conseguenza l’impossibilità che si sviluppi una rottura definitiva.