Scusa per il ritardo nel recensirti ma, comunque, la tua storia era inserita nella mia lista/promemoria, perciò non ti avrei "persa". Dopo l'annichilimento del post-TFP, ho ritrovato un po' di pace, risistemando le mie idee ed archiviando nella mia testa solo gli elementi dell'episodio che corrispondevano ad un mio stato di maggior benessere. Quindi, eccomi qui. Vivian Norbury, un personaggio assolutamente secondario ma che ha reso palpabile ed incombente l'azzurro atmosfera angosciosa del l'acquario. Tutto sommato, una piccola donna, con il suo carico di frustrazioni che ha, comunque, dato una svolta determinante alla vicenda, ma non solo perché ha ucciso Mary. La conseguenza devastante è dilagata anche nell'animo di Sh, travolto dal senso di colpa: forse, se non avesse insistito nel suo atteggiamento arrogante e non privo di presunzione nei confronti della Norbury, Mary avrebbe avuto salva la vita. Ma le cose sono andate diversamente. Tu rappresenti egregiamente queste circostanze che, comunque, secondo me, hanno contribuito a fare ulteriormente maturare in Sh un riflesso più intenso di umanità. Ecco che "Norbury" diventa come "Vatican Cameos", una parola d'ordine in codice, un richiamo per riadeguare il comportamento, in questo caso, a canoni meno egocentrici ("...nel caso ti fossi mostrato di nuovo arrogante...). La consapevolezza di aver agito in modo sbagliato, volontariamente, colpisce ancor più con violenza il cuore di Sh perché viene richiamata l'immagine sconvolgente di un John ferito e carico di rabbia, come dici tu "...C'è il soldato...tradito...". E questo tormento l'hai rappresentato concretamente in quel buio desolante del salotto al 221b, che rende ancor più tragico il vuoto che Sh sente attorno a se stesso. E chiudi efficacemente la storia con l'eco di quei passi che il vento dell'Est porta fatalmente. Bella ff, la tua, straziante ma evocativa a ben scritta.

Leggi la risposta dell'autore

Ammetto che anch'io sto ancora cercando di metabolizzare il tutto... Questa stagione è davvero incredibilmente TROPPO intensa.
Ma bando alle ciance, parliamo della tua storia: l'ho trovata molto interessante, perché porti in ballo riflessioni 'nuove' e molto personali in maniera molto poetica, con delle belle e riuscite figure metaforiche. È inoltre molto intelligente l'idea di ricollegarti alla 'vicenda Norbury', a quell'appunto che Sherlock ha fatto. Ammetto che la 4x01 è stata la puntata che ho apprezzato di meno della stagione (e della serie in generale, con la 1x02), ma mi è piaciuto come hai 'riletto' l'episodio della morte di Mary, come hai analizzato i sentimenti di Sherlock e il suo senso di colpa. La tua storia è particolarmente apprezzabile soprattutto perché copre un arco piuttosto ampio e varie sensazioni. Complimenti, mi è molto piaciuta!

Leggi la risposta dell'autore