Recensioni per
Le cronache di Aveiron: La guerra continua
di Emmastory

Questa storia ha ottenuto 89 recensioni.
Positive : 89
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/18, ore 13:06

Ciao Emma!
Non controllo nemmeno quando sono venuta qui l'ultima volta altrimenti penso che sbiancherei e poi sverrei. Non ritorno da tantissimo, troppo tempo e di questo ti hiedo scusa, ma come sai ultimamente scrivo tanto e leggo poco.
Comunque, tu chiami e io arrivo. :) Scherzo, non è un obbligo recensire, lo faccio volentieri e comunque avevo intenzione di lasciarti almeno un commento prima di partire per le vacanze.
Avevo letto questo capitolo molto tempo fa e me lo ricordavo bene quindi ci ho dato solo una scorsa veloce.
Dunque, dunque, dunque...
"(...) ma nonostante questo, mi veniva davvero da piangere. Lacrime. Acqua che minacciava di sgorgare dai miei occhi da un momento all’altro. Attorno a me non c’erano che dolore, miseria e distruzione, e mentre sia il tempo che il mio intero mondo parevano aver smesso di muoversi, io ero lì, ferma e china sul corpo della mia povera figlia, che all’età di soli cinque anni, aveva raccolto tutto il suo coraggio per difendere me. Sua madre, la donna che le aveva donato la vita. Muta e letteralmente incapace di parlare, non facevo che guardarla e piangere in silenzio. Guardandomi intorno, non dicevo una parola, ma anche solo con l’aiuto dello sguardo, cercavo aiuto. In quel preciso istante, Stefan e Soren mi notarono, e avvicinandosi, il mio amato si rese subito conto di quanto stesso accadendo. “Mio Dio, Terra.” Biascicò, con la voce rotta e spezzata dall’emozione. Proprio come me, non riusciva a crederci. La sua bambina, piccola principessa, che ora giaceva lì, immobile e quasi priva di vita. Inginocchiata in terra, la guardai, e solo allora, notai un particolare. Stentavo a crederci, ma non era morta."
L'ultimo capitolo mi aveva lasciata letteralmente sconvolta e piena di tristezza, come ti avevo scritto nel libro precedente. Terra è ferita, ha salvato sua madre (un gesto coraggiosissimo) ma purtroppo questo le sta costando caro. Sta molto male e le parole di Rain mi hanno fatto temere, per un momento, che avesse un arresto cardiaco o qualcosa del genere. Hai descritto perfettamente il dolore della giovane donna, un dolore che solo una madre in una situazione del genere può capire e, secondo me, una delle sofferenze più grandi e profonde. Nemmeno la presenza di Stefan e del suo gruppo riesce, ovviamente, a distoglierla da quella sofferenza che rischia di sommergerla come un mare in tempesta. Pensa che la piccola Terra sia morta, e proprio mentre temevo che si sarebbe messa ad urlare e a piangere dal dolore, ecco che c'è una speranza. Piccola, forse, ma pur sempre una speranza, che come una debole ma presente fiammella si riaccende nei cuori dei protagonisti: Terra respira. E' incosciente, ferita, ma viva.
E' a questo punto che in Rain avviene un cambiamento: la ragazza reagisce, urla, chiede aiuto, nonostante sappia che forse nessuno la sentirà dato che lì intorno è tutto morte, sofferenza e distruzione. Ah... beh, Rain piangeva anche prima, sì, ma io mi riferivo ad un pianto ancora più disperato, convulso...
"Grazie alla forza della disperazione, scelsi di agire. Mi concentrai quindi sulla ferita nella schiena di mia figlia, e chiudendo gli occhi per un attimo, mi feci coraggio. Con un gesto secco estrassi quell'arma".
Ecco, qui ti segnalo un errore. Non un errore di battitura, ma un errore proprio nella storia. Ho sempre sentito dire che se una persona ha un oggetto conficcato da qualche parte non devono essere mani inesperte a toglierlo. Facendolo, e volendo agire per il bene della persona, in realtà rischiano di fare peggio e di creare un'emorragia o di peggiorare le condizioni della ferita che potrebbe infettarsi. E se si infetta sono ca*** amari. Davvero, è una cosa seria questa. Rain ha agito per istinto, e chiunque l'avrebbe fatto, ma non avrebbe dovuto. Avrebbe dovuto lasciare che un dottore arrivasse e che la togliesse lui, senza muovere la bambina. Per fortuna non sembra essere successo niente, ma qui hai purtroppo sbagliato. Non volendo, sicuramente, e non te ne faccio una colpa. Ci tengo solo a segnalarti questa cosa. Forse ti sei iformata a riguardo, forse avresti dovuto approfondire la cosa di più, non lo so. Ma non me la sentivo di non fartelo notare.
Mi dispiace per tutta quella gente che urla e soffre. E per quanto riguarda le parole di Stefan, sono dolcissime. Spero abbia tenuto la bambina in modo che il sangue non uscisse, o che ne uscisse il meno possibile. Per quanto concerne Rain, io avrei lasciato Terra a Katia o a Lady Fatima. La piccola è forte, ma portarla in battaglia mi è sembrata una cosa sbagliata. Ad ogni modo non importa, ormai è andata così. E il fatto che io non sia d'accordo non significa che non stimi i tuoi personaggi, anzi. Belli e profondi i riferimenti a Dio.
"Continuavo a ripetere, parlando con me stessa e sperando che qualcuno di molto più in alto oltre a lei potesse sentirmi. Data la situazione, poteva apparire scontato, ma stavo davvero pregando Dio perché la salvasse. Da molti avevo sentito dire che il destino era scritto, e che per tale ragione nulla si poteva cambiare, ma io non ci credevo. In fondo, perché mai qualcuno di superiore a me e alla mia intera e allargata famiglia avrebbe dovuto scrivere un capitolo così triste per le nostre rispettive vite? Non lo sapevo, né potevo saperlo, e benché fosse accaduto, non potevo accettarlo. Non lei, non la mia bambina. La dolce e adorabile creatura che avevo tenuto sotto il mio cuore per nove lunghi mesi, ancora troppo giovane, piccola e fragile per questa vita, piena di dolore, miseria e violenza."
Anch'io credo che il destino non sia scritto, altrimenti non ci sarebbe speranza in questa troppo difficile e tortuosa vita.
Per fortuna sono arrivati in ospedale e il dottore li ha aiutati, Purtroppo la situazione è seria e di questo mi dispiace tantissimo, tanto che provo una terribile angoscia, ma almeno c'è una speranza e la certezza che qualcuno li aiuterà.
Bel capitolo, e belle le parole da e usate, profonde le emozioni... insomma, mi hai fatta piangere.
Giulia

Recensore Master
05/02/17, ore 16:02

Ed eccoci di nuovo qui con l'intenzione di continuare a seguire questa lunga avventura nella terra di Aveiron, terra che ancora non riesce a trovare pace e tranquillità. Ritroviamo Rain là dove l'avevamo lasciata: distrutta e straziata dal dolore su quello che sembra il corpicino esanime e senza vita della figlioletta adorata. Scopriamo con grande sollievo che non se n'è andata, nonostante versi in condizioni gravissime e la comparsa del dottor Patrick è assimilabile ad una spera di sole nel buio della tempesta. Terra è una bambina forte, è stato sottolineato da tutti, sicuramente ce la farà e poi si trova sotto le cure del nonno che farà anche l'impossibile per strapparla alla morte.

Vado subito a leggere il seguito, dunque a fra pochissimo.
Ottimo inizio!
😊

Recensore Master
05/02/17, ore 12:02

Ciao Emma!

Che bel capitolo...Toccante, commovente, scritto benissimo e curato in ogni sua parte che trapela di emozioni.

Il dolore che si prova per una figlia, una figlia che ha lottato in nome della speranza e dell'amore...Una figlia che brillerà sempre nei nostri personaggi...Bisogna farsi forza, perché la speranza è sempre lì, che attende solamente di riemergere dalle ceneri.

Complimenti per questo primo capitolo di un'altra parte dell'avventura!

-Bigin