Recensioni per
Destini in rivolta
di wolfymozart

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/18, ore 01:41
Cap. 5:

Inutile dire che ho sempre sperato che il matrimonio fra Anna e Alvise fosse, se non proprio combinato dai genitori, solo di puro interesse, per cui puoi immaginare quanto questo capitolo mi possa piacere...
Se poi proprio te la devo dire tutta, sognavo anche che in Elisa di Rivombrosa 2 si scoprisse che Emilia era figlia di Antonio, ma vabbè capisco che si vada sul fantascientifico...
Via proseguo con la lettura 😘

Recensore Junior
20/02/17, ore 14:47
Cap. 5:

Prima di esprimere il mio parere su questo capitolo, a dir poco meraviglioso, ecco! Volevo tenere un po' di suspense per restituirti il favore, ma non ci sono riuscita.
Comunque, andiamo per ordine:
1. Alvise ubriaco è ormai all'ordine del giorno, sopratutto nell'ultimo periodo della sua vita e quindi della prima stagione di EDR. Il suo carattere emerge perfettamente durate tutto il capitolo. IL disgusto che provo nei suoi confronti è grande, molto grande e non posso fare a meno di immaginarlo con l'aspetto di quando (nella serie) ha tentato di strangolare la povera Anna. Sinceramente quella è stata l'unica scena in cui penso che lei abbia provocato un po' troppo il marito, anche se questo non giustifica l'azione compiuta da quell'essere.
2. La casa piena di persone che possono essere identificate con dei tratti caratteriali simili a quelli di Alvise. Ecco, il barone l'ho letteralmente odiato e messo sullo stesso piano di Alvise.
Disgustoso come lui e con un unico pensiero fisso: il sesso e il divertimento.
Questo comportamento dissoluto e questo carattere a dir poco orribile vanno perfettamente a braccetto. Inoltre penso che presi singolarmente sono pericolosi, ma se si incontrano formano un connubio molto più rischioso.
3. (spero di non annoiare troppo con questi punti, ma sto leggendo un libro formato di e-mail e una delle due persone che si scrivono utilizza spesso questo tipo di elenco... così esco dall'argomento e non va bene)
Apprezzo tanto il tuo modo di mescolare flashback e presente/resto della storia. Mi piace molto e riesci a farlo benissimo, talmente tanto che riesco a immaginarmi molto chiaramente tutte le scene, io non riuscirei a farlo. Con le descrizioni riesco a mettere meglio a fuoco il volto e le fattezze dei personaggi. Trovo che questo sia utile perché non sempre si ricordano particolari dettagliati e con l'aiuto di un lessico vario e ben "posizionato" fai risaltare.
(con queste parole mi sento una persona colta che sa cosa dire e che sa analizzare un racconto)
In ogni caso aspetto fervidamente e ansiosamente il nuovo capitolo, il quale sarà sicuramente altrettanto stupendo, tanto da leggerlo tutto d'un fiato. Questa mattina avevo controllato se c'erano novità e avevo visto il nuovo aggiornamento, ho aspettato con ansia il momento di poter leggere i capitolo. Buona giornata e alla prossima :)

Recensore Veterano
20/02/17, ore 08:25
Cap. 5:

Capitolo difficile.
Non da leggere, s’intende. Anche perché hai descritto così bene le scene che proprio per questo motivo mi hai coinvolto a tal punto da percepire lo stesso ribrezzo di Anna di fronte al degrado cui versava il salone di Rivombrosa. Quella casa che per lei è sempre stata la sua vita, sua e di Fabrizio, e che poteva anche rappresentare una via di fuga dal palazzo Radicati… adesso si è trasformata nella sua stessa prigione, da quando il marchese se n’è appropriato, dettando le sue regole fatte di smodatezza e lussuria e mancanza di rispetto. Ha dato atto di quanto è capace alla fine della festa, quando Anna, in buona fede, ha aperto la porta pensando ad Antonio, verso cui i suoi pensieri l’hanno tenuta occupata gran parte della sera.
È stata un’incredibile fortuna che arrivasse Betta, altro personaggio non so quanto migliore di Alvise.
Anzi, proprio perché ancora giovane, e dal cervello quantomeno più ragionevole di Alvise, mi sento di disprezzarla ancora di più, visto che, nonostante la buona famiglia (mezza caduta in disgrazia, ma non c’entra niente) e l’amore del padre e della sorella, volutamente si è invaghita del (presunto) denaro promesso da quest’uomo. Diciamo che non potrebbero essere due sorelle più diverse: l’una devota alla religione e all’umiltà e all’onestà, l’altra aggrappata agli stivali di un omuncolo che vive solo di eccessi.
 
Anche stavolta hai proseguito l’analisi del passato di Anna e Antonio, abbiamo conosciuto qualcosa di più degli eventi che ci hanno portato al presente. Devo dire che hai scritto ciò che la maggior parte di noi ha quasi sempre immaginato, in merito a ciò che ha portato Anna a sposare Alvise. La fretta di accasarsi, un po’ per vendicarsi di Antonio, come a dire “tu non mi hai voluto? Ne potrei trovare altri 100”.
Antonio, d’altro canto, presumibilmente se n’è fregato altamente, visto che i suoi problemi erano altri, quali l’allontanamento dalla sua famiglia di origine, che credo non sia stato del tutto indolore, nonostante la grande spinta fornita dai suoi ideali.
Di certo nessuno poteva conoscere la vera indole del nuovo sposo, noto piuttosto per i possedimenti e il patrimonio. Ma Anna non può rimproverarsi per questa scelta, visto che attendere anni non avrebbe giovato a nessuno. C’era la questione della “donna in età da marito”, come se prima o poi arrivasse la data di scadenza; c’era da trovare qualcuno per amministrare Rivombrosa; c’era – come ho accennato prima – la voglia di dare un taglio al passato e ricominciare come se Antonio non fosse mai esistit-… beh, Anna su questo non poteva contare troppo. Purtroppo la nostra volontà a volte non è così potente da mascherare ogni nostro pensiero e desiderio. E quando cerchiamo di allontanarci da qualcosa o qualcuno, la casualità ci dà il colpo di grazia portandocelo direttamente a casa. E sono sicura che nel prossimo capitolo ci riserverai almeno un altro breve incontro tra i due, perché non credo che Anna potrà resistere a lungo in questa situazione, senza confidarsi con qualcuno che sia dalla sua parte. Sono sicura comunque che Antonio, anche solo vedendola, sia in grado di capire che la vita della marchesa non è il ritratto della serenità.
Speriamo solo che l’alcol faccia cadere Alvise in un sonno abbastanza lungo per dare un po’ di tregua ad Anna.
 
Per concludere: capitolo scritto magistralmente, che ha saputo farci entrare nei panni di Anna e della sua sofferenza, ma nel contempo della sua necessità di auto-controllarsi, visti i gesti di cui è capace Alvise.
C’è però da dire che sta pian piano smettendo di incassare tutto in silenzio, e questo è uno dei punti su cui l’evoluzione del personaggio gioca maggiormente.
 
Al prossimo capitolo!