TU NON SAI DA QUANTO STESSI ASPETTANDO QUESTA FIC!
No, non lo sai. E mi sono ritrovata boccheggiante davanti al computer; poi sono semplicemente schizzata nella mia stanza alla ricerca di un cuscino su cui urlare.
La mia beta mi ha praticamente sopportato mentre stavo sclerando malissimo. “L’ha aggiornata, capisci? L’HA FATTO!”.
Sono ancora incapace di crederci.
Grazie, ora mi tatuo la data di questo giorno sul braccio, assieme alle parole finali.
“Venite a stare da me”. MA COME SI FA, SANTO IDDIO?
Fatta la mia entrata stupidissima e assolutamente non necessaria, la prima parte della racconto la conoscevo abbastanza bene. Troppo bene. No, non l’ho mica riletta un centinaio di volte, cosa credi?
*si nasconde dietro una tazza di tè*
ERA IL DOPO CHE ASPETTAVO, AIUTO!
E quando mi sono vista comparire il nome della bambina davanti, il mio cuore ha avuto un capitombolo.
Non ho idea del perché io abbia pianto come una bambina mentre descrivevi di Oikawa dentro il bagno, ancora incapace di metabolizzare la notizia. Hai la capacità di riuscire a descrivere le emozioni dei personaggi alla perfezione, io boh, ma cosa mi serve a fare il cuore?
*si raggomitola a letto*
Per non parlare di quando Oikawa lo prende per la manica e, insomma, sa che c’è dell’altro da dover dire, ma non ci riesce, e poi Hajime che lo chiama per nome…
Se c’era un modo per fermare il mondo dal vorticargli dentro era sentire il proprio nome pronunciato da Hajime. Pareva dire Basta così, smettila e – il cuore fece una capriola non richiesta seguendo un intuito fantasioso – sono qui.
La presa sul suo polso fu gentile, ma non esitante. Le lacrime negli occhi, Oikawa ne era certo, gli sfalsarono la visione, perché Iwachan aveva un’espressione pallida e sofferta che il setter non aveva mai visto prima. Lo osservò passarsi le dita sul viso senza delicatezza, come se volesse cancellarsi da solo i sentimenti che stavano prendendo il sopravvento; dita che, con la stessa ruvidità, Tooru aveva sentito su di sé tante volte, troppe poche col senno delle promesse, rimanendo un malinconico ricordo.
I’M NOT CRYING, YOU’RE CRYING!
IWA-CHAN DESERVES BETTER, OKAY?
*cries in Japanese*
No, sul serio, passi per Oikawa, ma Iwa-chan in queste condizioni fa malissimo al mio cuoricino. E la stilettata l’ho ricevuta di nuovo, leggendo del little Hajime che piange per il nonno…
E, MIO DIO, MA HAI INSERITO ANCHE LA SCENA DI “SORRY NOT SORRY”?
*scroscio di applausi*
Arrivata alla parte in cui finalmente si chiariscono, ho pianto per la bellezza, ma quanto è bello quando la tua OTP si riappacifica e anche nel giusto modo?
*le danno una botta in testa*
E LORO DUE CON MICHI, IO NON CE LA FACCIO! ME LI IMMAGINO ENTRAMBI CON STA BAMBINA IN BRACCIO E SONO ENTRAMBI BELLISSIMI! <3
*piange in celtico* (??)
La frase finale, ripeto, me la tatuo.
Io non so davvero come ringraziarti per questa meraviglia, veramente, IL 2017 E’ DIVENTANTO DECISAMENTE UN ANNO MIGLIORE! (??) <3
Oh, è la canzone che hai scelto è la perfezione *w*
Io non posso che inchinarmi, e tu e SpigaRose sarete delle madrine bellissime, Michi è troppo preziosa per questo mondo corrotto *piange lacrime color arcobaleno*
Perdona questa recensione/sclero, e grazie, grazie, grazie! <3
_Lady di inchiostro_
P.S: mi sembrava doveroso dirtelo, perché anche io mi sono ritrovata a scrivere una cosa del genere. Solo che, nella mia testa, la bambina di Iwa-chan si chiama Akane ed è più grande. E lui e Oikawa non sono mai diventati migliori amici. Io non volevo scriverla, te lo giuro, l’idea me l’ha fatta venire la mia beta, la colpa è tutta sua... *si para dietro di lei* Non picchiarmi…
P.P.S: in un prossimo capitolo spiegherò meglio l'origine del nome (spoiler!). Eh? E QUESTO CHE DOVREBBE SIGNIFICARE, SCUSA? *la portano via* |