Premetto che la maggior parte delle storie che leggo non mi piace, ci vedo infatti una concezione molto immatura e sciocca delle relazioni educative e fra persone. Prima di scrivere bisognerebbe aver conosciuto molte persone e aver imparato ad osservare ed ascoltare le loro storie per riuscire a rendere vivi e veri i personaggi. In questo racconto non succede.
Non mi è piaciuto già dal titolo, in quanto secondo me non è possibile cambiare una persona; tutto quello che si può fare, anche in ambito educativo, è accettarla per com'è, nei suoi punti deboli e in quelli forti, nelle sue peculiarità e nei suoi modi di reagire. Alla fine gli adulti danno al ragazzo solo gli strumenti per affrontare le difficoltà e lo fanno aiutandolo a trovare soluzioni efficaci ai suoi problemi accompagnandolo in tutte le turbolenza della vita.
Detto questo, l'idea di una storia dove il protagonista torna indietro per cambiare una persona è davvero immatura e poco affine al personaggio di Piton che ho sempre visto come una persona riflessiva e matura, un individuo capace cioè di comprendere l'assurdità di un tentativo di questo tipo ( cambiare harry) tentativo che porterebbe Potter a diventare fragile, passivo e bisognoso di approvazione o a ribellarsi facendo ancora più guai. Niente di buono.
In questa storia poi Piton è fastidiosissimo per il suo suo eccesso di controllo e per i suoi tentativi di trasformare harry in una marionetta senza volontà e senza personalità ( lo noto anche negli altri capitoli) . Lo si nota anche da come critica le reazione spontanee di Harry e da altre cose che ho notato più avanti e che non anticipo.
In sostanza è una storia che non mi è piaciuta. Opinione personale, |