Recensioni per
Sherlock Holmes e Il Caso Marlowe
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/06/17, ore 16:19
Cap. 3:

Capitolo molto carino e concentrato sui cari Johnlock :)
Mi è piaciuto molto il dialogo in carrozza, e come Holmes ben "inquadra" il suo Watson, mi piacciono questi momenti concentrati su loro due. John l'ho trovato un po' eccessivo verso il cliente giudica troppo in fretta, per quanto posso immaginare la fonte vera del turbamento e citando Sherlock, è comprensibile in parte. Mi piace che Sherlock lo "punzecchi" in questo modo, per fargli capire una verità che John nega perfino a se stesso, ma visto le premesse del tuo racconto, penso che lo capirà :) data l'epoca è normale lui sia così.
Aspetterò con curiosità il prossimo capitolo, ti rinnovo i miei complimenti per un racconto che mi sta prendendo sempre più :)

Recensore Veterano
25/06/17, ore 20:35
Cap. 2:

Ciao :) continua ancora più interessante questo racconto! Hai ben reso la signora Hudson :P e John che cerca di rimproverare Sherlock ma sorride- innamorato cotto-Watson è dolcissimo. Anche qui, come nel precedente capitolo, hai ben fatto un John più emotivo che ad esempio riterrebbe utile una spiegazione alla signora Hudson per il fatto delle note e Sherlock che ignora bellamente non essendo ciò logico per lui, ben fatto! Anche la riflessione di John sul dimostrare affetto a Sherlock mi piace molto.
Capisco la preoccupazione di John per quanto innocuo che Sherlock si procuri allergia, mette l'ansia anche a me dunque posso immaginare John :P
Mi piace tantissimo quando Sherlock gli fa i complimenti, John la sua eccezione ed è bellissimo ciò!
Complimenti anche in questo capitolo :)

Il ritmo del racconto è perfetto per l'epoca e personaggi :)

Recensore Veterano
25/06/17, ore 02:15
Cap. 1:

Ciao :) finalmente inizio a leggere sto racconto! Dico così poiché mi pare su Twitter lo pubblicizzasti tramite AO3 e già mi aveva attirato ma ho avuto anche io un blocco da s4, e dunque non riuscivo a leggere di Sherlock e tantomeno Johnlock ma sono contenta di averlo inziato ora, alle due di notte è un buon orario per cominciare un racconto ahah
Lo stile di scrittura è assolutamente paragonabile a Doyle, l'ho apprezzato molto ^_^ che tu sei brava a scrivere lo sapevo, ma è bellissimo vederti così spigliata in un opera vittoriana.
Gli accenni Johnlock io già li vedo comunque :P come il fatto Holmes lo accompagni a fare una passeggiata o la gelosia di Watson quindi se sarà più delicato, in tema con l'era vittoriana sarò ben contenta :P
È interessante questo caso, che pare avere un lato "occulto" mi piace anche la delicatezza con cui hai scritto di certi argomenti, proibiti in quell'epoca...ovvero omosessualità.
John è così John che non ho parole per esprimerlo ahah solo tanta adorazione, mi piace quanto adori il suo Sherlock e come lo osserva, che hai reso davvero bene nello scritto tanto che lo vedi quasi.
Complimentissimi davvero :) parte benissimo questo racconto!

Recensore Veterano
06/05/17, ore 19:46
Cap. 3:

Eccomi in ritardassimo. Mi spiace che questa storia non abbia nel fandom l'attenzione che merita. È ben scritta, curata, molto Canon e non utilizza i vari cliché delle ff
È come leggere un libro (l'ho già detto ma in questo caso lo ripeto).

Come al solito Sherlock punzecchia e John, bonariamente, subisce, tanta è l'ammirazione che il buon dottore ha per il detective.

Il caso stava per entrare nel vivo. Non so se vedremo un seguito ma nel caso sono qui :)

Un abbraccio grande amica!

Recensore Master
09/04/17, ore 15:23
Cap. 3:

Concordo pienamente con Sh sulla suggestione che un paesaggio invaso dalla nebbia può provocare: quel bianco lattiginoso diventa quasi uno schermo accogliente su cui proiettare, per liberarsene, le produzioni invasive di una mente che lavora troppo, fossero anche limitate a semplici supposizioni o ipotesi, pane quotidiano di un meccanismo razionale perfetto e ad alta funzionalità come la testa di Holmes. Ma io penso che non sia solo quel tipo di pensieri che Sh consegna alla campagna inglese che scorre “…oltre i vetri della carrozza…”: comprendiamo che, nella mente del consulting, s’intrecciano fittamente le riflessioni preparatorie sul caso che stanno andando a risolvere ma anche tutto ciò che riguarda Watson. Infatti, nei rari dialoghi che intervallano il silenzio durante tragitto sul treno, c’è qualcos’altro che si esprime in una sotterranea ma costante attenzione in Sh (“…È il fatto che intrattenga une liaison con un uomo, a destarle un giudizio tanto severo…”). John è già, di per sé, preso da un “devastante e profondo turbamento” che s’intromette nei suoi pensieri ed a cui, fino ad ora, non ha saputo, o voluto, attribuire un nome ed un volto. Pertanto le allusioni di Sh su di lui, riguardanti il suo carattere o le sue opinioni, lo incuriosiscono ma non sono ancora inquadrate precisamente in un contesto emotivo chiaro. In questo capitolo, che mi è piaciuto molto, forse perché perdermi con lo sguardo in un paesaggio nebbioso, a me ispira un senso di tranquillità e di libertà. Sulla scena c’è un John positivo, che ritrai caratterizzandolo come principalmente impegnato nell’espressione di opinioni che trasudano senso civile ed equilibrio, senza la formulazione di facili giudizi (“…non sia mia abitudine valutare un uomo, o una donna, dalle compagnie che sceglie per sé…”). Ma a me rimane negli occhi, a fine lettura, il consulting, tanta è la precisione con cui lo descrivi. É uno Sh che hai delineato magneticamente in gesti eleganti e misurati, come quel chiudere la sua “redingote”, l’indossare il cilindro, l’infilare gli inseparabili guanti ed il liberare il bastone da viaggio dai fermi metallici. Tutto questo sotto lo sguardo di John che, secondo me, comincia ad avere la percezione di aver intrapreso una strada dalla quale, difficilmente, potrà deviare. Parole, le tue, che scorrono fluide ed affascinanti come il paesaggio fuori dal finestrino.

Recensore Master
06/04/17, ore 14:20
Cap. 3:

Ciao carissima!
Che bel capitolo, complimenti!
Adoro quando si punzecchiano, eheh A dire il vero, è quasi sempre Holmes a punzecchiare Watson, ma va bene così!
In effetti, ho quasi la sensazione che il detective sia in attesa di qualcosa.. forse sta aspettando che sia il suo fidato collega e amico a fare il primo passo? Perché Holmes dice e non dice, e Watson, per carità, certe volte mi fa proprio innervosire tanto! E' il classico tipo che nota la pagliuzza nell'occhio degli altri e non vede la trave nel suo!!
Che dici? Sono troppo severa con lui?
Beh, fammi ricredere con i prossimi capitoli eheheh
Un bacione!! :)

Recensore Master
25/03/17, ore 23:27
Cap. 2:

“…Holmes non le presta cortesie inerenti alla vostra età perché né lui né io…”: ritorno sullo stile che hai usato in questa storia e di cui già ho scritto nella precedente recensione, complimentandomi con te per l’aderenza del modo di scrivere al contenuto. La frase che ho riportato sopra, è solo uno dei numerosi esempi che potrei enucleare dal testo per confermare questa tua caratteristica che mi fa sentire di fronte a qualcosa di finemente cesellato e che rende più credibile, anche dal punto di vista tecnico, il contesto storico e sociale in cui agiscono qui Sh, John ed i personaggi che li circondano. Hai rappresentato in modo leggero e piacevole il loro dialogo sulla signora Hudson, immersi nella quotidianità della loro abitazione e, leggendo, mi è sembrato, quasi di trovarmi di fronte ad una bella partita di tennis, con botte e risposte che si rincorrono con un ritmo sostenuto. Ma le parole che rimbalzano dall’uno all’altro nascondono un diverso scenario, secondo me: ed è tutto in quegli sguardi attenti ed indagatori con cui Holmes studia il volto e le reazioni di John. Quest’ultimo, comunque, è consapevole che la sua attenzione è impegnata ad analizzare le sue emozioni e sicuramente l’effetto che Sh ha su di lui. Quindi quel dialogo, così vivace e rapido nello scambio di impressioni su un argomento, tutto sommato, un po’ banale, mi appare come un alibi usato dai due per osservare meglio il rispettivo interlocutore nelle sue più nascoste intenzioni. Fai emergere efficacemente la brillante mente di Sh nell’escogitare sistemi per indagare e scambiare informazioni con John in modo non sospetto, mettendo anche a repentaglio la sua salute, e la tenace lealtà che, mista ad un sentimento non ancora ben definito e valutato nella sua vera natura, porta Watson a seguirlo incondizionatamente. È anche vero che li accomuna la stessa dipendenza da adrenalina e da situazioni pericolose, perciò il medico, anche se discute, non lo fa con troppa convinzione. Infatti, dopo lo scambio di opinioni sulle allergie e sull’opportunità di salvaguardare la salute, sia pure su posizioni diverse, egli cede e si adegua ai piani investigativi del suo coinquilino. “…Sarò affiancato da un ottimo medico... Sono certo di non correre alcun rischio…”: questa frase, che Sh rivolge a John, mi ha tanto ricordato quel “sarei perduto senza il mio blogger” di moderna memoria. Sul fatto che la tua storia trasmetta una sensazione di calma, hai perfettamente ragione, leggerla è molto rilassante. Per quanto riguarda, poi, la lunghezza dei capitoli, sei tu che devi scegliere il “quanto”. Io sono disponibile sempre a leggerti, senza alcun problema di maggiore o minore sviluppo del testo. Vai tranquilla come meglio credi.

Recensore Master
24/03/17, ore 00:27
Cap. 2:

Ciao cara! Bellissimo capitolo, complimenti!! Che dire.. Adoro i loro battibecchi, soprattutto quando Holmes stuzzica il caro Watson!! Fa bene quest'ultimo a preoccuparsi per la salute del suo amico; provocarsi degli attacchi di allergia non mi sembra il massimo, ma Holmes sa quello che fa, giusto? Non vorrei che questa cosa gli sfuggisse di mano! Watson gliele darebbe di santa ragione!!
Chissà che cosa voleva intendere il detective quando ha fatto notare al suo amico che nessuno dice mai tutto sul proprio conto.. Credo che volesse provocarlo un po'.. Forse ha capito che Watson non gli sta dicendo quello che prova veramente per lui.. Ok, sto andando oltre, me ne rendo conto! È che voglio vederli felici e innamorati, chiedo troppo? 😉
Comunque il caso sembra molto interessante e sono convinta che le indagini ci riserveranno un sacco di colpi di scena!!
Al prossimo capitolo! Bye bye!! 😉

Nuovo recensore
23/03/17, ore 20:20
Cap. 2:

Questa storia mi ha catturata fin dalla prima lettura del primo capitolo.
Ho letto poche storie "vittoriane", ma questa mi sta piacendo davvero tanto.
Bello lo stile, il linguaggio che usi e sí, anche i tempi di scrittura.
Inoltre trovo il caso che deovono seguire Sherlock e John davvero intrigante.
Non vedo l'ora di sapere come proseguirà!
A presto :)



 

Recensore Veterano
23/03/17, ore 18:51
Cap. 2:

Ma no, la calma è la virtù dei forti :-D e poi stai preparando con la giusta attenzione il caso è la scena. Si alza il sipario per il prossimo capitolo.
Le atmosfere vittoriane mi piacciono molto, sono le AU più fedeli che ci siano e tu, come ho già avuto modo di dire, ti sei calata benissimo nel tempo e nel linguaggio. Non so perché ma in alcuni momenti sento echi di "mio diletto holmes", forse in quei momenti in cui Sherlock "provoca" John, facendogli notare che non gli ha detto tutto della sua vita o forse semplicemente perché è scritto bene come un libro :)
Piacevole il loro battibeccare leggero su mrs hudson e allergie feline.
​aspetto il prossimo capitolo, sempre brava :)

Recensore Veterano
19/03/17, ore 15:03
Cap. 1:

Ciao e ben trovata in questi vecchi confortanti lidi.
Ribadisco quanto già detto in A03, sono contenta che alla fine hai deciso per l'AU Vittoriana (sempre che di AU si possa parlare, visto che i personaggi originali sono questi) rendendo tutto così canon.

Di storie vittoriane non ce ne sono molte, almeno qui su efp, per cui fa sempre piacere trovarne una immaginando l'ambientazione di TAB per restare all'interno del nostro Sherlock televisivo.

Molto bene la storia e molto intrigante, padroneggi perfettamente il linguaggio accurato alla Doyle...ma che sapessi scrivere bene già si sapeva ;)

Sono curiosa di vedere come svilupperai il rapporto Holmes - Watson che per il momento è altrettanto canonico e delicato.

Brava, alla prossima!

Recensore Master
14/03/17, ore 10:25
Cap. 1:

Ben ritrovata qui, ora posso tirare fuori il servizio migliore per delle tazze di buon tè per accogliere il tuo ritorno. Volentieri, lo sai, condivido questo viaggio, da fare in carrozza, ovviamente: permettimi di portare qui lo stesso bagaglio con cui ti ho seguito volentieri in altri lidi, a cui ho aggiunto qualcosa che mi mancava. La tua storia è ad ambientazione vittoriana, quindi doppiamente dovevo leggerla. “…il punto di mezzo della propria esistenza…”: è solo un breve esempio, di come tu abbia saputo rendere flessibile la tua lingua scritta in modo da adeguarla alla forma in uso in quel tardo Ottocento, in cui le strutture espressive erano più articolate e complesse, con frequenti indugi sul circostanziare ampiamente sia gli ambienti, i personaggi ed i pensieri, possibilmente sempre rigorosamente nel pieno rispetto del conformismo dilagante. A tal proposito hai espresso, rendendo così tutto estremamente credibile, dando l’ “imprimatur” di un preciso contesto storico, sociale e culturale, la preoccupazione, o meglio, la tristezza che coglie John, mentre ascolta il problema del cliente, nel pensare alla situazione sua e di Sh (“… non ci sarebbe potuto essere una sola lacrima a solcare i nostri volti alle esequie dell’altro…”). Infatti il loro legame, unico e inestinguibile, lì, in quell’epoca passata, oltre a soffrire del perenne “non detto” e “non espresso” a noi contemporaneo, viene ulteriormente soffocato dalla pesante condanna moralistica che la società vittoriana riservava a chi era sospettato di omosessualità. Procedendo nella lettura mi sono sempre più resa conto che il tuo eclettismo linguistico non è una fantasia: il tuo percorso, tracciato dalle ff che ho letto e gustato, presenta caratteristiche tali da convincermi della tua capacità indiscussa di saper scrivere, anche per la fruizione di un lettore vittoriano, in questo caso, e nel modo più efficace che si possa pensare. Con questa storia è come se io avessi tra le mani un ricamo prezioso, davvero.
P.S. A proposito del “trauma da quarta Stagione, se noi lettori non avessimo voi autori che ci aiutate a sognare, altro che generica malinconia, io sarei probabilmente ridotta come Eurus, intelligenza stratosferica esclusa, ovviamente…

Recensore Master
14/03/17, ore 00:15
Cap. 1:

Ciao! Finalmente sei tornata a scrivere su questo sito! Tu e le tue storie mi siete mancate tantissimo!! Trovo il primo capitolo di questa tua long molto intrigante!! Poi adoro le storie ambientate in epoca vittoriana! Sono sicura che il caso che i nostri eroi si accingono a risolvere, li scuoterà profondamente, soprattutto John.. O almeno lo spero!! Non mi aspetto delle scene erotiche, ma qualche tenerezza tra i due ci sarà, vero? Dimmi di sì, ti prego!! Ne ho bisogno, anch'io non mi sono ancora ripresa dalla quarta e forse ultima (sigh) stagione!! Solo una cosa della tua storia mi ha fatto storcere un po' il naso: il vero nome dell'uomo che Sherlock e John devono proteggere è Victor! Non si tratta di quel Victor, vero? :) Sai cosa penso di lui.. Meno male che nella serie lo hanno fatto subito fuori! È una delle poche cose che ho veramente apprezzato! Sono crudele, lo so eheh
Ad ogni modo, non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo!!
Pubblica presto, please!!
Baci e abbracci!! 😊😉