Trovo incredibile che sia il primo a recensire questo gioiello, un piccolo capolavoro del genere nonsense.
Al di lā dell'esercizio di stile (che farebbe rallegrare anche Umberto Eco, ne sono certo), č proprio la maestria con cui sono stati uniti mondi lontanissimi, aggettivi improbabili, parole tecniche e descrizioni fuori da ogni senso che mi hanno consentito di leggere fino alla fine le mirabolanti vicende di tre magici animali, non proprio coerenti nelle parole e nelle azioni, ma non per questo meno amabili. In certi punti, ho persino provato empatia e vicinanza mentale al gruppo e condiviso le loro assurde peripezie, divertendomi ogni volta sugli incastri narrativi e terminologici, specie quelli in cui sembrava che la parola fosse totalmente fuori posto e invece, in realtā, ci stava perfettamente.
Che dire ancora: bravissimo. |