Sai cosa mi piace di questa storia oltre al modo in cui tratti i personaggi canon?
Il tuo modo intimo e personale di descrivere i sentimenti e i paesaggi.
Non è semplicemente una semplice descrizione, si riesce ad essere negli occhi dei personaggi, a vedere i colori del tramonto oltre i vetri delle ampie finestre del palazzo e del giardino reale sotto di essi, a sentire il sapore e il profumo del the. Tu sei Selenis, non la descrivi soltanto. Sei Ignis, Regis e Noctis. Diventi i personaggi, come se fossi un'attrice che si esibisce tramite la sua penna, e questo si nota in ogni singola riga di ogni singolo capitolo. Come di fronte a uno spettacolo teatrale ben realizzato si riesce a immedesimarsi così bene nel tormento di Selenis da essere quasi parte di lei, nella sua storia. E questo perché tu, scrittrice, non ti limiti ad inventare e usare i personaggi, ma li vivi e li fai vivere, ascoltandoli.
Scommetto che mentre scrivi ogni tanto ti fermi e ti chiedi:"Ma questa azione è da Ignis? Lo farebbe? Lo direbbe? Selenis agirebbe così?"
E se non te lo chiedi direttamente magari cerchi di immaginarlo, immaginare il vero Ignis muoversi come tu hai in mente è mentre lo guardi decidi se è da lui o meno.
Sai perché te lo chiedo? Perché si vede che ci metti attenzione, tanta. E ogni capitolo è un capolavoro e invoglia alla lettura.
Apprezzo tantissimo quando vedo tutto ciò, perciò sono felice che tu non ti sia arresa e sia andata avanti. Leggo il prossimo capitolo, a presto e di nuovo bravissima! ❤👍😉
Sarah |