Ehilà! Non immaginavi di rivedermi tra queste righe così presto, eh? (Sì, sono ironica, sono perfettamente consapevole di aver fatto passare un altro mese nel frattempo, ma la mia disorganizzazione ormai è conosciuta!).
Comunque, mi era mancato davvero tanto immergermi in questa vicenda, essere coinvolta dalle emozioni di questi due personaggi che sto scoprendo pian piano nelle tue pagine – e che si scoprono a vicenda!
Ho adorato che il fulcro della riflessione iniziale – questo dilemma tra giusto e sbagliato – abbia costituito il pilastro di questo capitolo e ne sia stato anche “chiave di volta”, andando così a rafforzare quel senso di colpa che impregna tutte le scene e mettendo un punto a questa domanda: sbagliato.
Ma poi, sbagliato è davvero la scelta sbagliata? Non potrebbe essere quella giusta? Se capovolgiamo la prospettiva, forse la scelta convenzionalmente sbagliata potrebbe essere giusta per l’individuo – dopotutto, hai spiegato perfettamente questo concetto quando hai messo in evidenza tutte le volte in cui Hermione ha preso la scelta sbagliata per fare la cosa giusta! (Questo ragionamento lo possiamo far rientrare nella psicologia controversa? Perché mi è piaciuto davvero tanto come hai giocato sul significato denotativo e connotativo del termine! – Sì, sto andando fuori strada, ma credo che tu ormai abbia capito quanto io mi diverta a cogliere le sfumature più improbabili di un testo!).
D’accordo, tornando a noi, un aspetto che mi ha colpito molto è stato il “fastidio” nella scena Ron\Hermione. Si è percepito un disagio che mi ha quasi turbata, come se questi due personaggi stessero forzando sé stessi per compiere azioni dettate dalla mente e non dal cuore, come se fosse tutto sbagliato (!).
Parlando proprio di mancata attrazione, ho davvero avuto l’impressione di trovarmi dinnanzi due cariche elettriche positive che cercano in tutti i modi di unirsi – un’impossibilità destinata a rimanere tale!
Che Hermione ami Ron è un dubbio che non mi ha nemmeno sfiorata, ma l’amore ha innumerevoli declinazioni e sfaccettature! Quello che prova per Ron è un sentimento molto forte, ma manca una complicità, un’attrazione che invece con Fred è naturale, istintiva – cariche opposte destinate ad incontrarsi! È una differenza abissale di cui persino lei si rende conto, è un’evidenza che non si può negare.
Non mi affatto sorpresa, infatti, che George abbia intuito tutto – e mi chiedo sinceramente quanto tempo ci impiegheranno gli altri.
Ovviamente ho amato come, in poche parole, tu sia riuscita a rendere la profondità del legame tra i gemelli e il fatto che George mostri il suo pieno disappunto sulla vicenda, anche se credo sia più interessato a proteggere Fred che Ron. Non mi fraintendere! Sono certa che tenga a Ron, ma Fred è – letteralmente – la sua metà e credo che il suo obiettivo sia quello di salvaguardare l’integrità mentale e spirituale del fratello – in fondo, Hermione è pur sempre Hermione e scegliere Fred andrebbe contro ogni principio e Fred potrebbe uscirne devastato se si lasciasse coinvolgere! (Ha senso?).
Ho adorato anche il clima allegro e festoso che fa da sfondo alla vicenda, questi genitori impegnati a conoscersi e questi mondi che si mischiano – in una netta contrapposizione alla divisione imposta dai principi che hanno mosso la guerra! A proposito di quest’ultima, apprezzo che venga comunque nominata, come un ricordo che tutti cercano di ignorare ma che, effettivamente, ha radici troppo profonde per essere estirpato – ha lasciato ferite troppo dolorose e, seppur in maniera marginale, mi è piaciuto che tu abbia deciso ancora una volta di riportarne gli effetti, dando quel tocco di realtà a tutta la faccenda.
Che dire sulla scena finale, poi? Il primo bacio tra Fred ed Hermione non avrei potuto immaginarlo più perfetto di così: improvviso e passionale. Mi è parso che i due personaggi fossero finalmente in armonia, che quelle due cariche avessero smesso di respingere la forza magnetica e si fossero arrese al loro destino – arrese nel vero senso della parola, perché io ho sempre l’idea che quell’ora del giorno sia “l’ora del coraggio”, in cui la mente è troppo annebbiata dalle fantasie notturne per rendersi conto delle implicazioni di determinate azioni, in cui tutto sembra possibile e le conseguenze lontanissime.
Conseguenze di cui io adesso sono curiosissima!
Ti direi “ci sentiamo presto” ma, sinceramente, il mio presto potrebbe anche tradursi in mesi! Quindi ribadisco quanto io abbia amato questo capitolo (e perdonami gli scleri lungo il cammino, ma sai che adoro quando una storia riesce a darmi tanti spunti di riflessione!) e quanto questa storia mi stia appassionando! – Davvero, perdonami la lentezza nel proseguire, ma mi piace analizzare un capitolo nei dettagli e ho bisogno di un po’ di tempo per farlo nella maniera giusta!
Ti mando un grande abbraccio! ❤ |