MEEEEEEEEEEEEEEEL!
ERMAHGERD SEI TORNATA A POSTARE FINALMENTE, NON CE LA FACEVO PIÙ A TORMENTARTI *ripone la frusta nel suo cofanetto di ebano foderato di satin rosso*
Credo di fangirlare per Thuringwethil da secoli e di aver fangirlato tantissimo quando mi hai detto che avevi scritto questa storia, e ancora un altro po’ quando era in betaggio, e credo di averti davvero sfrantecato le ovaie con la mia voglia di leggere questa storia che aumentava quanto più ti facevi pippe assurde e – ora posso dirlo – infondate.
Ebbene, finalmente è qui.
Ed è quello che speravo e di più!
Okay, mi avevi detto che avevo intuito molto della storia, e sì, il tono forse? Però questa sensazione di volo a spirale, quasi, che si chiude con una discesa in picchiata sui poveri Uomini indifesi e spaventati nella notte… ecco, non me l’avrei potuta immaginare nemmeno nelle mie fantasticherie più spinte. Altro che svolazzare di qua e di là, c’è una traiettoria in questo volo e una morsa che si serra intorno agli odiatissimi Uomini, con la loro luce del sole che la indebolisce e dà loro l’illusione di una protezione che non hanno.
Thuringwethil è deliziosamente ferina e selvatica, guidata dalla sete di sangue sì, anche nel suo catalogare le genti di cui si nutre, ma quando accenna a Sauron si intravede la messaggera fedele ed efficiente, con quella vena sadica che di sicuro a lui non dispiace. E mi fa una gran tenerezza nella pratica come me la faceva nella teoria. La belva che si placa per l’unica persona per cui ha una fiducia e fedeltà – che è probabilmente quello che la porta alla morte quando poi Lúthien ne prende la pelle, immagino ♥
(quella nota del Lay rende tutto così triste e sciatto che merita di essere ignorata, sorry not sorry :P)
E tornando al catalogare, adoro prima di tutto i nomi (suvvia si capisce chi sono, era necessario specificarlo nelle note? gne gne gne) e la descrizione del gusto di ogni creatura, come i sentimenti che Thuringwethil prova verso le sue prede siano contrastanti.
Adoro questa descrizione degli Elfi: "Sangue che sa di stelle, di luce antica e odiosa.” – odiosa è proprio l’ultima cosa che ti aspetti di leggere al fondo di questa frase e secondo me caratterizza benissimo il personaggio. Selvatica, feroce, senza pietà e fedele.
Gli Elfi per lei sono una tortura di cui non può fare a meno.
Ovviamente gongolo alla descrizione dei Nani, e allo sdegno con cui pensa a loro, anche se mi fa tristezza quanto per gli Elfi immaginarli vittime della sete di Thuringwethil. Perché il loro sangue le fa schifo, ma li caccia lo stesso, quasi per il puro gusto di provare loro che sbagliano a sentirsi al sicuro al buio, che sia quello della notte o delle viscere della terra (se penso a Khazad-Dum qualche millennio dopo, mi viene un attimo da ridere: non hanno proprio imparato!)
Mi sono piaciuti anche i pensieri sugli orchi immagino (o cacciava anche i mannari? sarebbe interessante :P), saranno pure servi di Sauron, ma in realtà sono creature di Melkor e in fondo, in fondo, non è che Thuringwethil abbia tutto questo rispetto per loro, non sono servitori fighi come lei, oh!
Ho adorato anche qui la descrizione che fa del loro sangue: "il loro sangue è nero e amaro e la fa volare in alto indignata e furiosa."
Il suo nutrirsi non è del tutto uno spasso, anzi, reitera il contrasto che la anima: ha bisogno del sangue, qualsiasi tipo di sangue, anche che la irrita, se le genera odio, se ha un gusto schifoso (non si dice “che schifo” al cibo, Thurì, non te l’ha insegnato la mamma? :P)
E infine gli Uomini, oh, riesco a quasi a vedere il sole (ADORO Fiamma dell’Ovest) brillare nel cielo, dopo la notte delle righe precedenti, quando Thuringwethil dice “i Figli della Luce” e li descrive marciare instancabili. Riesco a sentire il calore del sole (nonostante stia gelando, okay), la luce dorata, la terra stessa dorata, il suono dei passi e poi… tramonta il sole e sono di nuovo in Thuringwethil che li osserva e vola verso di loro, sempre più vicina, sempre più irritata dall’invincibilità che gli Uomini credono di avere e del tuto decisa a farli ricredere.
Ce credo che per lei il loro sia il sangue migliore, forse proprio perché è quello per cui deve essere più paziente e faticare di più.
Come dice la pubblicità (o era Lessing? Secondo me Lessing ha copiato la pubblicità, assolutamente :P), l’attesa del piacere non è essa stessa il piacere? ;D
(Ora immagino Thuringwethil che aspetta il tramontare del sole sorseggiando Campari Red Passion, ciao, è stato un piacere)
E infine l’orgoglio che prova come messaggera di Sauron provoca una certa tenerezza, è così genuino e quasi ingenuo, il che è decisamente in contrasto con la ferocia che dimostra contro le sue prede. Se la sua sete è assolutamente egocentrica ed egoista, il suo operato per Sauron è sì pieno di orgoglio, ma il suo è un mettersi a disposizione per forse l’unica creatura che rispetti davvero.
Forse perché sono compagni di svolazzate? :P Peccato che Thuringwethil non fosse in giro quando Sauron se n’è svolazzato via sanguinante dopo l’incontro ravvicinato con le fauci di Huan, sarei stata curiosa di vederla smacchiare le tracce di sangue del suo Signore con la lingua… e chissà come lo avrebbe descritto e commentato, mmmmh.
Di sicuro ho dimenticato qualcosa, nel mio entusiasmo, e tanto ho sempre modo di dirtela in altra sede, ma davvero, sono strafelice di poterti vomitare addosso le mie impressioni dopo che tu mi hai fatto entusiasmare tanto con qualcosa di tuo dopo ormai un anno e mezzo? Fuck real life, lascia che la Mel scriva a go go e posti, soprattutto!
Grazie per aver scritto di Thuringwethil, era un personaggio di cui volevo leggere, ancora di più se scritto da te. E decisamente non hai deluso le aspettative, anzi, il tuo tocco unico si sente ed è quello che apprezzo tanto ♥
Alla prossima, lo spero vivamente *tira di nuovo fuori la frusta e sorride*
Kan |